Anche nella Flm è divorzio

Anche nella Firn è divorzio L'assemblea Fim-Cisl conferma lo «strappo» nel più potente sindacato italiano Anche nella Firn è divorzio DAL NOSTRO INVIATO BRESCIA — Anche nella Firn si «torna a casa». Il più potente sindacato italiano continuerà a chiamarsi Federazione lavoratori metalmeccanici, ma con tre sigle distinte: Fiom per gli Iscritti alla Cgil; Firn per quelli della Cisl e Uilm per la confederazione di Benvenuto. L'assemblea organizzativa della Fim-Cisl è valsa a confermare questa realtà che era già nelle cose accadute dopo il decreto sul tre punti di contingenza. Il segretario generale della Fiom, Pio Galli, nel portare ai 670 delegati il saluto della sua confederazione, ha rilevato che «si è liquidata una esperienza unitaria di dodici anni riscoprendo il ruolo specifico delle singole organizzazioni-. Egli ha attribuito la responsabilità alla Cisl, la quale però replica fornendo un campionario delle «cose turche» che 1 sindacalisti comunisti hanno fatto nelle fabbriche in queste settimane costringendo gli uomini di Camiti ad una difesa a «muso duro>. ' A sua volta il segretario generale della Uilm, Franco Lottto, parlando dalla tribuna dell'Assemblea, ha detto: • Questi due mesi non sono serviti a ricucire lo 'strappo' ma sono serviti a chiarire che la crisi non è sui tre punti di contingenza ma sulla fase di lotta politica che si è aperta nel sindacato-. Che cosa accadrà nel futuro prossimo? Se le manifestazioni di buona volontà espresse da Fiom, Firn e Uilm, troveranno conferma nei comportamenti reali, non dovrebbe accadere niente di drammatico. L'unità politica, che esisteva solo più sulla carta, sarà ricostituita dall' azione comune sul problemi concreti. I metalmeccanici, cioè, attueranno la separazione consensuale evitando però 11 di vorzio. Tra l'altro, hanno le gami consistenti: le sedi co numi, a cominciare da quella nazionale di Roma, rappre sentano un patrimonio di 2025 miliardi. Su 900 mila iscritti alla Fini, quelli con tessera unitaria sono circa 400 mila ed entro il 19851 tre sindacati cercheranno, di comune accordo, di indurre questi lavoratorl a «fare la scelta, rispettando 11 più possibile la suddivisione che assegna 1143 per cento alla Fiom, il 34 per cento alla Fini e 11 23 per cento alla Uilm. Come dovrebbe essere il sindacato di domani? I delegati della Fim-Cisl, nell'assemblea che si conclude oggi avanzeranno alcune proposte. _ — Consigli di fabbrica. Restano la struttura di base del sindacato, ma con profonde modifiche. L'elezione del membri dei consigli dovrebbe avvenire sempre su scheda bianca, con un sistema che tuteli le minoranze (per esemplo, se 1 membri da eleg- gere sono tre, ogni lavoratore potrà scrivere sulla scheda un solo nome). Il rinnovo dei consigli dovrà avvenire ogni due anni (oggi ci sono consigli in carica da 6-7 anni) e le elezioni dovranno svolgersi contemporaneamente In tutte le aziende interessate. Ciò comporterà un regolamento nazionale che sostituisca la grande disparità di norme esistente oggi. I candidati per 11 consiglio dovranno essere designati in «elezioni prima rie.- dalle singole organizza zioni: Fiom, Firn e Uilm. Il la voratore, però, sarà libero di votare anche altri nomi. — Strutture sindacali sui luoghi di lavoro. In queste settimane la Firn, per rispon dere alle prevaricazioni, ha costituito rappresentanze sindacali di fabbrica (ritirandosi dal consigli) In una trentina di aziende. Però la stiada scelta non è questa. Si punta alla costituzione di «collettivi Firn» che consen tano al sindacato di consulta re, in fabbrica, 1 propri iscrlt ti ed agli iscritti di potersi esprimere sulle scelte del sin dacato, comprese le politiche rivendicative. — Contrattazione. La Fini conferma di essere contrarla alla modifica del punto unico di contingenza. Ritiene che la' riduzione dell'orario di la voro debba essere 11 pilone centrale dell'azione del sin dacato. Opera per attivare, a partire dall'inizio del 1985 (quando lo consentirà il con tratto nazionale), una con trattazione aziendale che ab bla una parte economica le gata aila professionalità, che dedichi attenzione agli orari e che punti sulla redistrlbu zione del lavoro. Queste proposte dovrebbe ro essere confrontate con quelle della Fiom e della Uilm In un seminarlo nazionale sulla contrattazione e sulla riforma del salarlo proposto ieri da Lotito. Meno probabile, invece, che si arrivi ad una conferenza unitaria del dele gati di Fiom, Firn e Uilm nel 1984: questa proposta avanzata da Pio Galli è stata accolta con evidente freddezza Sergio Devecchi Franco I/itilo Pio Galli Franco I/itilo Pio Galli

Persone citate: Franco Lottto, Lotito, Pio Galli, Sergio Devecchi

Luoghi citati: Brescia, Fiom, Firn, Roma