Danni per 50 miliardi all'arte umbra Il convento di Caprignone distrutto

Danni per 50 miliardi all'arte umbra Il convento di Caprignone distrutto Il numero dei senzatetto è salito a 6000, quasi tutti in tende e roulottes Danni per 50 miliardi all'arte umbra Il convento di Caprignone distrutto Presso Gubbio: una delle prime comunità di San Francesco - Un'altra scossa di quarto grado alle 19 di ieri - Sono quasi duemila le persone che lavorano a tempo pieno nella «macchina dei soccorsi» DAL NOSTRO INVIATO PERUGIA — Nel suo ufficio, all'ultimo plano del Palazzo del Priori, Domenica Valentino, soprintendente alle gallerie e ai monumenti per l'Umbria, tira le somme del danni del terremoto che ha sconvolto domenica scorsa questa regione zeppa di capolavori mal protetti, dove il numero dei senzatetto è sa lito a 5846. Centocinquanta fra chiese, conventi, palazzi e opere d'arte disseminati nella zona colpita risultano più o meno lesionati. Per restaurarli ci vogliono SO miliardi. -Occorre subito un miliardo per procedere alle puntellazioni provvisorie, in modo da impedire che nelle situazioni molto gravi le scosse d'assestamento facciano precipitare gli edifici-, spiega l'architetto Valentino. A Roma il Consiglio del ministri si è riunito proprio ieri mattina per definire, In un disegno di legge, un plano di Interventi per 1 14 Comuni investiti dal sisma, ma Valentino è tutt'altro che ottimista. 'Lo ero 5 anni fa — dice —, all'epoca del terremoto della Valnerina, memore che dopo quello nel Friuli stavano restaurando mensa regione. Ma le cose sono andate malissimo e per la Valnerina non abbiamo avuto una lira*. — E questa volta? • Se mi mandano pochi soldi tirerò fuori dieci-quindici edifici e li farò restaurare in maniera definitiva. Poi cercherò di recuperare il maggior numero possibile di opere d'arte facendole portare nei musei. In Valnerina avevo fatto aprire molti cantieri, metà dei quali, dopo che siamo stati costretti ad interrompere i lavori per mancanza di fondi, continuano a pesare sulle nostre spalle, con interessi da pagare pesantissimi». Ottanta collaboratori di Valentino stanno completando i sopralluoghi e il soprintendente illustra sconsolato i risultati del 115 accertamenti compiuti finora nella zona, dove si profila un duro scontro tra 1 Comuni di Assisi, che reclama quasi tutti gli stanziamenti per i restauri, e Gubbio. Oltre alle opere già note, come il Palazzo Ducale a Gubbio, Santa Maria degli Angeli ad Assisi ed il Palazzo dei Priori, l'inventarlo dei danni include ora una delle prime comunità francescane, la chiesa-convento eugubina di Caprignone, completamente crollata come la badia di Vallingeno, e i castelli di Petroia e Biscina. 'Pensava' mo — dice ancora Valentino — di poter intervenire col rifinanslamento della legge per Valfrabbrica. Invece è andata come è andata, e la scossa di domenica mattina ha dato questa struttura il colpo di grazia». Si temeva per la sorte degli affreschi di Giotto nella Basilica superiore di S. Francesco, ma gli esami cui sono stati sottoposti hanno fugato le apprensioni. SI tratta di danni fortunatamente Irrilevanti, mentre appaiono più gravi nella basilica del Sacro Convento, soprattutto nel salone papale, cosi come quelli accertati nel chiostro e sulla facciata del convento di S. Francesco a Gubbio. Secondo il piano elaborato dalla soprintendenza umbra gli interventi verranno attuati attraverso una scala di priorità che tiene conto delle condizioni in cui si trovano le opere colpite: molto gravi, gravi, medie. Un lavoro complesso, che comporta interventi semplici e immediati di mss muratura e sostegno, fino al sofisticalo progetto antlslsmico che prevede cuciture e inserimenti di strutture d'acciaio, con notevole dispendio di fondi. Proseguono, sia pure con un ritmo meno frequente, le scosse d'assestamento, la più forte (4° grado Mercalli) alle 19 di ieri. 'Ma la gente non deve allarmarsi — assicura padre Martino Siciliani, direttore dell'osservatorio Bina, dei padri Benedettini di Perugia, che in collegamento con l'Istituto nazionale di Geofisica segue con due "Geoteh" l'evolversi del fenomeno —. La paura sarebbe il silenzio sismico». L'altra notte le apparecchiature hanno registrato una scossa di terzo grado dopo le 24 e una fra il terzo e il quarto alle 2,23, più nume rosi microsismi. 'Nell'area di intervento, che comprende 14 Comuni, con una popolazione di 290 mila abitanti, il numero dei senzatetto è di quasi 6000 persone (1400 solo a Perugia) — conferma nel pomeriggio un funzionario della Prefettura di Perugia —. Sono state ese guite da parte dei paesi oltre 41Icsnf 4000 verifiche di stabilità, con 1300 ordinanze di sgombero. Il ministero per la Protezione civile e quello dell'Interno sono riusciti a far affluire,' nelle prime 36 ore, 562 roulottes e 308 tende. Tra stasera e domani il numero delle prime, 450 delle quali sono state fatte acquistare da Zamberlettl (il ministro ha messo a disposizione tre miliardi), supererà le 1000 unità, sufficienti al fabbisogno della popolazione». , L'ultimo dato riguarda la macchina dei soccorsi, che vede impegnati 673 civili, fra dipendenti della Prefettura,, della Regione e dell'Amministrazione statale, 435 fra agenti di polizia e carabinieri, 468 militari, 199 vigili del fuoco e 140 volontari della Charltas, della Croce Rossa e radioamatori. Pochi gli episodi di sciacallaggio, fra cui uno, ieri, a Umbertide, dove sono stati denunciati due zingari, marito e moglie. I loro figli erano stati sorpresi con la refurtiva mentre si allontanavano dall'abitazione di Luciana Tamburini, in via Roma, con tre anelli di brillanti del valore di due milioni e mezzo. Giuseppe Fedi Belvedere (Gubbio). Il castello di Biscina, del 1200, semidistrutto dal sisma. E' uno dei monumenti più danneggiati della regione Assisi. Una grossa crepa è visibile su uno dei muri della chiesa di Santa Maria delle Grazie, in un'ala del Castello (Ansa)

Persone citate: Bina, Giuseppe Fedi, Luciana Tamburini, Mercalli, Priori