La danzatrice casta che piaceva a Hugo e Gautier di Luigi Rossi

Maria Taglioni a cent'anni dalla morte Maria Taglioni a cent'anni dalla morte La danzatrice casta che piaceva H G pa Hugo e Gautier /,T? LLEfltlcmlraclede M I j mcitre au thé&tre ce qu'on n'y avalt Jamais vu: une danseuse chaste, au yeux balssés. p&le d'émotton.. Cosi Baraci/ d'Aurevilli/. uno degli innumerevoli ammiratori di Maria Taglioni, come Hugo, Chateaubriand, De Musset, Gautier .Maria piena di grazia., come renit-a chiamata con riferimento non casuale alla Vergine, riscattò <fe/lniflramen(e il peggior mito della ballerina come oggetto Ai desiderio erotico, cosi come era andato consolidandosi fin dall'antichità con le etère e le cortigiane. La donna-silfide, iaérienne che aveva esaltato, se non inventato, la punta come simbolo di elevazione immateriale, era addirittura assunta da Théophlle Gautier ad incarnarlo ne di un modo, di essere 'Danzatrice cristiana, la definì II poeta-critico ballettomane, contrapponendola a Fanny Elssler, • domatrice pagana-, corposa e sensuale .terre-à-terre. non soltantocome tecnica Le due emblematiche rivali morirono entrambe nel 1884. a pochi mesi di distanza La Taglioni a Marsiglia 1/ 27 aprile.: la Elssler a Vienna. sua cifra natale, ti27 novembre Ma la scaltra danzatrice austriaca, che ebbe ai piedi granduchl e Imperatori, mise a frutto le sue inpenti ricchezze e non ebbe problemi finanziari in vecchiaia Non cosi la povera Maria e non certo per sregolatezza, ma piuttosto per debolezza verso un marito fatuo e sperperotore e un padre sventato che dilapidò in speculazioni sbagliate il patrimonio della figlia, costretta a vendere anclie la deliziosa villetta di Blevio sul lago di Como, un buen retiro posto accanto a quello di Giuditta Pasta di cui la Taglioni era amica, e due palazzi veneziani. Le difficoltà degli ultimi anni furono, in un certo senso, anche provvidenziali. Sei 1858 Infatti Maria Taglioni tornò a Parlai, la città del suo prodigioso trionfo con • La Sylphlde.. e cercò di infondere ai .pettts rats. dell'Opera un po'della sua anti¬ Leibniz fa il detective PARIGI - 1 protagonisti si chiamano Aristotele, Lcihv.% Hume Ma non è una nuova storia deli; filosofia E' il primo giali' «filosofico-informatico», scritto da René Dzagosan e pubblicato da Fiammarion Si intitola // stilema ArutottU e ha per eroe un calcolatore cict tronico che ha rubato il nome al filosofo greco Siamo nel 1999, in piena sfida nucleare tra Suri Uniti e Unione S<v vietica Aristotele decide di far da se e si ril*cl la agli ordini e diventato pazzo o e vittima di scienziati nemm' Leibniz e Hume, detective e direttore della (ja. iominciano le loro indagini: sari un war game tra l'uomo e il suo irrs'cllo Candice e il pupazzo NEW YORK Anche Candite licigrn avvenente attrae ameri cana, ha ceduto alla tentazione di scrivere l'autobiografia, o meglio la storia dei suoi primi SH anni {«Kntxk W-, ed Simon & Schustct | Libiro 'M/i'e . ricco di epivo. ■ curiosi Mi torse l'aspetto più •..ireressantc dell'autotitxatro sta nei rapporti di Candice con il pa !rc, Edgar Hcrgcn, famoso ventriloquo che faccv- parlare un pupazzo dai rome «Chariie» Lei era ancora una bambina c partecipava a spettacoli con il padre, raccogliendo applausi' A «Charlie» quel secesso non andava giù E una volta sbottò «Adesso basta, non lasciamoci sfuggire la situazione. Fuori di cjui, bambina...» Era un innocente scherzo del pupazzo o rivalità paterna1 La storia si conclude con il tramonto e là mcrie del vecchio arti st; t una dichiarazione d'affetto della figlia ca fiamma Almeno una sua allieva ne fu degna, la plorantssima Emma Llvry. per la quale la Taglioni creò l'unica sua coreografia che ricalcava esplicitamente l'idea di elevazione che per prima Incarnò. Il balletto si chiamava .Le papillon, e la musica era del re dei compositori della Belle epoque, Jacques Offenbach. Purtroppo la farfalla si bruciò subito le afi e la povera Llvry mori atrosemcnU a venfanni ustionata, da una fiammata che aveva investito il suo leggero tutù. Maria Taglioni restò ancora qualche anno nella carica di Ispettrice dell'Opera, poi si trasferi a Londra come direttrice di una scuola di ballo e di belle maniere per nobili fanciulle. Un pietoso eufemismo per significare un certo degrado dal professionismo al peggior dilettantismo, così come tiene ancora oggi concepito in talune famigerate accademie di danza. Ma Maria aveva cominciato con ben altro rigore. Nata a Stoccolma il 23 aprile 1804, mentre ti padre Filippo era impegnato come ballerino in quel Teatro Reale, fu educata tra Vienna e Parlai dal genitore con sererlfd inaudita. Per lei il .padre padrone, fece costruire una apposita sala di prova con pendenza notevole del pavimento per abituarla al palcoscenici più Imperili e consolidarne l'aplomb. La tecnica aerea che Filippo, di scuola milanese e napoletana (ma già il padre, torinese, era ballerino al Regio e a Venezia e il fratello Salvatore fu pure grande danzatore e coreografo), sviluppò per lei era già stata parzialmente applicata in Italia da Amalia Brugnoll. La .punta, fu consacrata definitivamente nel 1832 a Parigi da Maria con quello che è considerato ti protoballetto romantico .La Sylphlde., che lo stesso Filippo Taglioni approntò all'Opera nel 1832. Il libretto era del grande tenore Nourrtt; la musica di un ascuro timpanista, Schneitzhoeffer In quella occasione Eugene Lami in¬ ventò un nuovo tipo di vestiario di leggera garza, illuminato fantomaticamente dalla luce a gas per la prima volta impiegata. Erano nati il. bullet blanc. e il tutù detto .romantico, che ne era l'emblema. Silfide divenne nome comune per ogni ballerina e persino le rivali della Taglioni come Fanny Elssler furor-si costrette a scendere sul suo stesso terreno, anche se fisicamente non erano adatte per questo personaggio etereo della mitologia nordica che simboleppiava l'elevazione goethiana a cui portava l Idealizzazione della donna Il mito aella Taglioni percorse trionfalmente l'Europa consolidandosi ed accrescendosi. A Milano l'Intera orchestra della Scala le dedicò una serenata sotto le finestre del suo albergo; a Pietroburgo un gruppo di suol ammiratori cucino e mangiò reltpiosamente durante un sontuoso banchetto un suo palo di scarpette Fptsodi inauditi che arrivarono al feticismo e non soltanto in questa occasione La donna-silfide (come in sepulfo la donna-cipno; restò legata all'idea stessa del bal. letto romantico. Victor Hugo dedicò un suo poema alla Taglioni con la scritta «ai vostri piedi, olle vostre ali» De Musset, quando la dtva dette gli addii alia carriera con «L'ombrìi., sempre di Filippo, la pregò con versi accorati: «81 vous ne voulez plus danser - si vous ne (altee que passer / sur ce grande théfttre sombre / ne courrez pus après votre ombre / et tachez de nous la lalsser. Afa l'ombra della Taglioni sarà lunga e si proietterà fino al nostro secolo, se si pensa che Anna Pavlova, diventata a sua volta leggendaria, operò ancora fino agli Anni Trenta esattamente nella tipologia della «dfviria .'.rane., ricalcandone il personappio e il repertorio, cosi come è avvenuto dalle nostre parti, con (lucrili e più attuale sensibilità, anche con Carla Fracci. Luigi Rossi