La poesia si è persa sulla spiaggia di Castelporziano

La poesia si è persa sulla spiaggia di Castelporziano La poesia si è persa sulla spiaggia di Castelporziano NON ho partecipato, nel 1979. al Festival di poesia di Castclporzlano. e nemmeno, l'anno successilo, a quello di piatta di Siena. Sono, insomma, una specie di veterano della non presema, di antesignano del pudico astensionismo, anche se poi. ai festival!, in tempi assai meno eroici e più stagnanti, ho finito con l'andarci anelito. E devo aggiungere che, in fondo, non penso male dei festivals né. in generale, delle letture di poesia, qualcosa sono, a qualcosa sertx>no. anche se non saprei dire esattamente che cosa e a che cosa... Ho fatto questa premessa per chiarire subito che. da un certo punto di vista, sono fra le persone meno adatte a occuparmi del libro che Franco Cordelli ha dedicato al Festival attenuto proverbiale e. nel ricordo, deliziosamente terribile di Castelporziano e a quello, complementare e meno clamoroso, di piatta di Siena. Ma si potrebbe forse sostenere anche il contrario, rio* che, non essendoci stato, io sia in qualche modo un lettore ideale di un libro che, al di là o al di sotto della sua struttura puntigliosamente diaristica. tram il proprio senso e ricala II proprio /ascino proprio dalla minuziosa, capillare distruttone dei fatti di cui parla. Cordelli. come sanno tutti coloro che si occupano di poesia e di cronaca della poesia, e l'inventore di questo genere di manifestaziont o, perlomeno, il primo che le abbia introdotte in Italia con grande gusto e tntelltgenta della provocazione, delllmprei'tsto e dell'evento tnon per niente si occupa da anni, come crtttco, di teatro) Se a Castelporelano con tutto quello che e successo, là. di assolutamente fuori copione, dal linciaggio verbale del poeti al lancio del minestrone, dal crollo del palco ol trionfo in extremis del vecchi marpioni della scuola di San Francisco dovessimo attribuire un autore, la firma sarebbe. senea alcun dubbio, quella di Cordelli. E Proprietà perduta dorrebbe essere, dunque, un documento di primissima mano, un'Interpretazione •autentica- paragonabile al libri di memorie degli statisti e generali che hanno vinto o perso la seconda guerra mondiale. -Dovrebbe-, appunto Oltre ad essere ciò che ho già detto, cioè un geniale suscitatore di eventi e un eccellente critico teatrale, e altro che non ho detto tcrittco cinematografico, schedatore e antologlstn di plot am poeti, tifoso della Lazio, poeta egli stesso ecc.), Cordelli. Infatti, è anche e soprattutto uno del pochi, autentici narratori della sua generazione. E proprio dal suo essere un narratore, e un narratore molto brai>o. deriva la particolare natura di questo libro, che non e affatto documentaristica ma, al contrario, fortemente Immaginaria, astrattiva e. al limite, azzerante. Come nel suol romanzi, da Proclda (1973) a I puri spirili 11983). Cordelli usa la mappa del fatti come una sorta di tabula rasa o di lavagna magnetica sulla quale dispone, scompone e ricompone di confinilo, con maniacale, eroica ostinazione, I segni, le Impronte, I flatus vocis di una realtà che, di per sé, non ha più senso di un alfabeto o df una tavola pitagorica, e ne riceve di stranamente ricchi e infinitamente mutevoli dall'incessante affiorare e cancellarsi delle combinazioni Costruito per raffiche seriali di frammenti In cui le rocl dei personaggi (tutti anagrafteamente esistenti e. nello stesso tempo, tutti rigorosamente inventati, a cominciare dallo stesso autore) si alternano e li sovrappongono, rijicrcorrendo ossessivamente, con diverso ritmo c suono, gli stessi fradici percorsi. Proprietà perduta è una recherche a roresclo, un sistematico e feroce (ma anche esaltante e liberatorio; sperpero dei tempo salvato o ritrovato Cordelli non ha pietà per I curiost.wdispctto dell'abbondanza di attendibimpformazioni che si è divertito ad accumulare in queste pagine Nessun postero ansioso di sapere -che cosa è successo, a Castelporelano nell'anno di grazia 1979 troverà, qui, di che sfamarsi Altr, sono I destinatati del libro: gli amanti del labirinti di specchi, delle foreste di simboli, delle amare e Inebrianti geometrie. Franco CordelGuanda, 2*2 pagi Giovanni Raboni li, «Proprietà perduta-, ne, 14.000 lire.

Persone citate: Cordelli, Franco Cordelguanda, Franco Cordelli, Giovanni Raboni

Luoghi citati: Italia, Lazio, San Francisco, Siena