Al convegno va il mio fantasma

M ■ M ■ M V . • i ' ,8 ' ' i • • • ' i ■ • • • i • i, • 111 • i' ! « ,1■ii.'., ! . « • I LUCIANO — Oggi II suo -vero- nome e Robert Jungk. Ma qualche anno fa si dilaniava ancora Robert Manin. Fu 11 padre, famoso attore e regista del cinema muto, ebreo viennese trasferitosi a Berlino, che prese lo pseudonimo di Jungk. Quando cominciò a scrivere per 1 giornali, prima della seconda guerra mondiale, anche 11 giovane Robert cambiò nome, prendendo In prestito quello del padre. Quando fece 11 dottorato, subito dopo la guerra all'università di Zurigo (tema: La liberta di stampa In Svizzera), 11 nome ufficiale era ancora Baum. Ma già nel 1950. con la pubblicazione del best seller 'Il futuro e già cominciato- e di nuovo Robert Jungk. Questa volta la decisione e definitiva. Jungk scriverà una lunga serie di best seller pubblicati con grande successo anche In Ralla: • Hiroshima il giorno dopo-, - ali apprendisti slregonf-. e cosi via lino al più recenti • L'uomo del millennio- e -Lo Stato atomico-, con il nome adottalo ufficialmente è ormai fumoso in tutto il mondo. Scrittore, professore universitario, giornalista, a 71 anni Jungk continua imperterrito la sua battaglia imperniata sul futuro. Lo chiamano «futurologo», ma lui a queste etichette e definizioni non ci crede tanto. Preferisce definirsi • uno che fa coraggio alla gente rassegnala», uno che rifiuta la frase -11 mondo andrà In malora comunque e noi non possiamo farci niente». Scrive, ma prclerlrebbe essere uomo d'azione. E allora tiene conferenze, dà Interviste. E continua a girare per 11 mondo e a raccogliere notizie. ■ • Onvell? lo conobbi a Londra-. mi dice quando cominciamo a parlare del successo di -1984» in tutto II mondo. -Era venuto dalla sua isola dove viveva ritirato per una conferemo presso un gruppo laborista di sinistra. In fondo lui era trotzkista Trovo sbagliato quello che si fa oggi, e dot di far passare Orwell per un conservatore. Quando gli chiesi cosa fosse per lui la politica, rispose: "Sono sempre stato contro 11 totalitarismo e per un socialismo umano". £cco, oppi il fende a Ignorare, o a negare, questo secondo elemento. Alla mcntfestaztonc laborista alla quale anch "io partecipai, la parola d'ordine era "Nopasaran.'". Il fascismo non doveva passare: né quello di destra, tu' quello di sinistra-. — Fondamentalmente, però, fu lo stalinismo ad Ispirare II romanzo • 1984.... -No. E sono molti a non saperlo, fu un libro di James Burnham sulla "rivolutone dei manager". Orwell vide in ciò una nuova teoria fascista: un fascismo che tentava di evitare gli errori più grossolani e le pagliacciate det fascismo storico e del nazismo. L'obiettivo era il potere di un'elite, di una minoranza. Si trattava del primo tentativo di fascismo all'americana. Su questa esperienza s inserì la delusione nei confronti della riixsluzione russa-. — E, letto ocd. In cosa ha sbagliato Orwell? • /n certe cose ha at'uto ragione. Ma ha sbagliato, per esempio, di fronte al problema della povertà. Ciò che lui descrive è la Londra del 1946-47. Oggi — 10 sappiamo — non i la povertà lo strumento per imbrigliare la gente, ma il consumismo, lo spreco, la relativa ricchezza di molti — non di tutti naturalmente, non dei disoccupati, degli emarginati — nelle nostre società industrializzate. Vivere nel benessere significa fare di tutto per mantenere questo benessere. Il nostro vero Grande Fratello t questo benessere che non vogliamo perdere. 11 pcricoloepiù sottile...». — Ma In Orwell non c'è Parliamone Al convegno va il mio fantasma 984 SOTTO 11 vestito niente. 1/ piatto sul mondo della moda milanese, scritto da Marco Parma, pseudonimo sotto il quale si cela non si sa chi, diventerà un film di Michelangelo Antonioni. Alla Longanesi si fregano le mani, soddisfatti. Il romanzo, uscito ad ottobre ha venduto 15.000 copte, è esaurito: a Parigi Laffont ne pubblica una traduzione in questi giorni, la versione cinematografica brucerà altre edizioni. Marco Parma cosa pensa di questo rinnovato interesse per il suo libro? Per parlargli bisogna ricorrere ai soliti ponti telefonici con la Longan-si. E' riuscito in tutti questi mesi a mantenere il segreto sulla sua persona. Identificato, di volta in i-olfa, con Paolo Pteroni, ti direttore di Amica, con fo storico Giordano Bruno Guerri, con l'eclettico duo Frutterò & Lucentint, Marco Parma, con l'aiuto di Mario Spagnol è rimasto nascosto. «Sono contento — dice — che il mio vero nome non sia stato scoperto. Vorrei esistere letterariamente solo come Marco Parma. E' 11 piacere di un'altra Identità. 11 desiderio di vivere un'altra vita Nella vlla si deve fare una scelta, ma è bello poter fare due viaggi Invece che uno-. — £' «tato tei a mandare ti libro ad Antonioni? •No, Antonioni l'ha trovato per conio suo. Io sono rimasto sorpreso. Pensavo Marco Parma acome il suo gial

Luoghi citati: Berlino, Hiroshima, Londra, Svizzera, Zurigo