L'Europa supererà i nazionalismi ? Il 17 giugno è una tappa decisiva

Gli europeisti puntano tutto sul prossimo voto Gli europeisti puntano tutto sul prossimo voto L'Europa supererà i nazionalismi? Il 17 giugno è una tappa decisiva Al mercato italiano Un compromesso nella «guerra» del crocefissi Gli abitanti del Vecchio Continente credono molto nelle elezioni e nel processo di integrazione - Lo confermano i risultati delle consultazioni del '79 - E i politici? avanti: disporre di vero potere, decidere, legiferare. Lo si era compreso già nel 1879. Eletta per la prima volta a suffragio diretto — anziché formata, come prima, da delegati del parlamenti nazionali — l'Assemblea di Strasburgo senti di doversi conquistare poteri più ampi e divenire, almeno In prospettiva, la Costituente della nuova Europa Questo era ti voto espresso per oltre mezzo secolo dagli europeisti più lungimiranti (basti rileggere Federazione europea o lega delle nazioni?. scritto da Oiovannl Agnelli e Attilio Cablati, nel 1918, sulle rovine della grande guerra» e dal federalisti più conseguenti, all'inseguimento d'un sogno: dal congresso dell'AJa, del 1848. al Trattato di Roma del 1957, alla recente assise di Bruxelles, presieduta da Giuseppe Petrilli, col conforto di organismi, come gli Stati Generali del Consiglio del Comuni d Europa, espressione della spinta popolare verso un'Europa unita e Indipendente al servizio della pace. Il 10 giugno 1979 1 risultati elettorali parlarono europeo. Infatti essi segnarono ovunque un sensibile progresso, rispetto al consensi solitamente raccolti, per 1 partiti più esplicitamente impegnati nella battaglia per l'Unione Europea. In Italia s'era votato una settimana prima per 11 Parlamento nazionale. Il 10 giugno dalle urne la de usci con un 2r; e il pel con mezzo punto In meno rispetto al 3-4 giugno: Il psl in sette giorni balzò dal 9,8 alili''}. 11 psdl sali dal 3.8 al 4.5. Fu però soprattutto 11 pll a far miracoli: dall'i.9 al 3.fi'; DI più: quelle elezioni misero in evidenza 11 forte bisogno d'Identificarlone dell'elettorato con candidati d'estrazione non strettamente partitica: Imprenditori (258.000 preferenze per Pinlntartna). Intellettuali -non organici*, europeisti d'antica fede, come Altiero Spinelli. Socialisti e «laici- salirono a un 22% circa complessivo, con 18 seggi, contro 130 della de e I 24 del pel. Era un segno del lento adeguamento dell'Italia al modello europeo, che. In tutt'Europa. vide eletti al Parlamento di Strasburgo 111 socialisti. 107 democristiani. 44 comunisti, 40 Uberaldemocratlcl, 63 conservatori, 22 democratici del progresso e altri 23 eurodeputati di più ardua collocazione. A differenza dagli altri Paesi della Comunità, in Ita¬ Ce 11 14 luglio 17B9della Bastiglia — fine dell'antico regime, avvento della nazione — e ce il 14 febbraio 1084: definitivo superamento del nazionalismo nell'Unione Europea Quel giorno a Strasburgo, con 238 voti contro 31 e 43 astensioni. Il Parlamento euroj>eo ha approvato II Trattato per l'Europa futura: non un mero groviglio di consigli e commissioni, bensì una grande speranza, un unico sforzo di pace, lavoro, progresso. E' 11 sogno affidato quarantanni In. nr! confino di Ventotene. da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi. Eugenio Colorili a un •manifesto» che denunziava n tutte lettere la pericolosità degli Stati tradizionali, due volle cocciuti protagonisti di guerre mondiali nelle quali avevano tutto perduto, ma dalle quali nulla avevano lmimrato Restaurati, essi hanno confermato tutti 1 limiti dinanzi al problemi più gravi del nostro tempo. Le elezioni del prossimo 17 giugno costituiscono perciò un.-, tappa decisiva nel cammino verso l'untone europea: quasi un referendum sulle grandi linee del nostro futuro. Il Parlamento europeo eletto a metà giugno avrà Infatti 11 compito d'incalzare le assemblee parlamentari nazionali ad approvare prima possibile la Carta del 14 febbraio. 11 cui art. 82 — d'eccezionale Importanza — stabilisce che l'Unione entrerà in vigore non appena 11 Trattato sarà ratificato da metà degli Stati membri, forti di 2 3 della popolazione delia Comunità europea (Irlanda. Oran Bretagna. Danimarca. Benelux. Francia, Germania. Italia. Oreclo). Le sorti dell'Europa non dipenderanno più. In altre parole, dal benestare d! un suo solo membro, arroccato sul .veto-. Le elezioni di metà giugno non Intendono certo mettere In discussione le Istituzioni dei slngol* 8tatl — monarchie secolari o repubbliche (rutto di lunghi travagli storici —. né Interferire negli ordinamenti • locali- non contrastanti col principi generali di democrazia assunti a base della Comunità europea e Iscritti nelle costituzioni del suol componenti E' però chiaro che 11 Parlamento europeo non può più limitarsi a un ruolo consultivo, occontentarsl di formulare • raccomandazioni- al governi del Paesi membri e npiK-lll a quelli esterni. Sono maturi l tempi per un balzo in lia l'europeismo non é però I monopollo di un partito o di uno schieramento. Esso é semmai l'uniforme quasi costantemente indossata dagli eurodeputati Italiani. Nel voto — storicamente qualificante —a favore del Trattato dell'Unione Europea I democristiani d'Italia han votato compattamente a fianco di quelli degli altri Paesi della Comunità, come han fatto liberali, repubblicani e I radicali Palmella e Bonino. Col socialisti nostrani si sono Invece schierati solo quelli del Benelux e di Germania tranne 5. astenuti col socialisti francesi. Irlandesi, danesi e molti laborlstl britannici Quel voto ha però fatto da spartiacque soprattutto per I comunisti: divisi tra favorevoli (1 soli italiani), e contrari (Francia. Orecla. Danimarca). Parafrasando Crispi, si può dunque dire che -l'Europa ci unisce. l'Italia ci divide anco¬ La ripresa eco ra-? Forse ciò accade perché, da noi, tutti hanno capito che gli Stati attuali stanno all'Europa come gli staterelll dell'Italia preunitaria o della Confederazione germanica stavano alle nazioni dell'Ottocento: per risolvere 1 problemi Interni dovevano sciogliersi In entità maggiori, più vere e quindi più sicure. Hi fogna aspettare la Terza guerra mondiale per saliere che cosa fare dell'Europa'', é la domanda lanciata su .Le Monde- dal federalisti La risposta verrà dalle elezioni di metà giugno Un appuntamento decisivo: perché — spiega e documenta un'equipe di studiosi In Europa regione del mondo (Petrilli) —. proprio tra Infuocato Mediterraneo e gelido Atlantico gli arsenali del mondo possono saltare o trovare, finalmente, la via del negoziato, di una più stabile pace. I il.nMfi.i. Ni-ll'amhho della campagna clellorale, il candidato democratico alla timinlnalioii» pei la ( Dionea (..ir> Ilari ha ti-.ii.ito il mercato italiano (iii.ml.tmlo quesl» pesce, Ilari ha commentato: * Rassomiglia proprio a uno dei miei anlagonisli» (IVI. Lpi) Aldo A. Mola nomica è ormai una realtà nella più g Scoppiata presso la scuola d'agraria di Mletne, la .guerra dei crocefissi- rischiava di compromettere lo svolgimento delle laboriose trattative tra II potere mllltarcomunlBla e l'episcopato polacco, tese a definire un compromesso vantaggioso per le due parti: come se ciò non bastasse, la contestazione di Olemp In una parrocchia di Ursus per l'allontanamento di padre Nowak, ordinato dal Primate su richiesta delle autorità, rischiava di riaprire un pericoloso focolaio di tensione in quel sobborgo opernlo di Varsavia, che dal '76 rappresenta un bastione delle lorze d'opposizione. La -guerra' — Incautamente <o provocatoriamente?) fatta scoppiare dalle autorità comuniste di Mletne ed eslesasi in molti centri del Paese dO|K> la disposizione governativa di togliere dagli edifici pubblici I crocefissi appesi durante la breve stagione di liberta sindacale — si é chiusa venerdì scorso con un compromesso siglato dal vescovo della locale diocesi e dal prefetto della regione: tolti dalle pareti delle classi. I crocefissi potranno essere deposti sul banchi durante le lezioni, mentre saranno mantenuti nelle biblioteche; inoltre, gli allievi potranno portare sul loro abiti delle piccole croci SI tratta di un successo per I cattolici, siicele se si considera che e In atto In tutto 11 blocco sovietico un'offensiva ideologica, diretta dal nuovo segretario generale del pcus Cernenko. per il -rafforzamento del marxismo-leninismo-: al momento, le manifestazioni più vistose sono state la campagna •ateistica» in Urss e virulenti attacchi lanciati dalla (ine di marzo dalla stampa cecoslovacca (espressione del partito più moscovita di tutto l'Est europeo) contro Giovanni Paolo II. In realtà, tuttavia, dietro la • guerra dì Mietne- era In giuoco una posta ben più alta: l'accordo tra lo 8tato comunista e l'episcopato cattolico, ineseguito negli ultimi mesi dal generale Jaruzelskl e dal cardinale Olemp con la medesima determinazione: tale accordo non poteva (e non può) non Incontrare reazioni ostili opposte, ma convergenti: da una parie, quella dell'apparato lllosovlellco del poup (ridimensionato dalla presenza egemònica del militari nell'apparato statale: prtvuto di gran parte del potere dalle misure di decen¬ rande metropoli degli Stati Uniti tramento e autonomia delle attività produttive: incapace di riproporsi come forza di direzione del Paese); dall'altra, quella del dirigenti di Sondamene clandestina (e con loro, forse, lo stesso Walesa) e di una parte del clero: la cosiddetta ala -radicale». Con la -guerra di Mletne.. evidentemente, questi due campi contrapposti potevano essere ugualmente Interessati non a trovare una soluzione di compromesso, ma ad un nuovo e duro confronto, capace di far saltare. In una prospettiva più o meno Immediata le Ipotesi di accordo Stato-Chiesa. Al momento. 1 armistizio di Mletne appare emblematico di accordi di più vasta instala Infatti, nel giorno stesso In cui esso veniva siglalo, la Dieta approvava la legge che autorizza la creazione del tanto discusso Fondo per 11 sostegno al contadini del settore privato, finanzialo dal i.ii>.!aii raccolti dagli episcopali ori ■ninnali e Investiti nell acquisto, all'Ovest, di trattori, macchinari, concimi che. a prezzi particolari, verranno venduti da uno speciale comitato governativo agli agricoltori privati polacchi: con II denaro ricavalo, 11 governo finanziera lavori pubblici nelle campagne, che andranne h vantaggio anche del settore cooperativo e statale. Non solo: appare ormai sicuro che entro l'anno verranno riconosciuti I diritti e le funzioni della Chiesa cattolica all'interno dello Stalo polacco, mentre si provvedere, al ristabilimento di normali relazioni diplomatiche tra Santa Sede e Varsavia Si tratta di risultati di grande Importanza, siicele se si tiene conto della situazione complessiva In cui operano le diverse confessioni religiose nel Paesi del blocco moscovita: gli spazi che la Chiesa |x>lacca viene ad occupare sono in,pensa bili altrove. all'Est: tuttavia, il prezzo che e stato pagato è altissimo, a cominciare dall'abbandono delle forze che ancora animavano Il sindacato Ubero nella clandestinità: anche sul plano della libertà di cultura. Il regime comunista si muove verso restrizioni che colpiscono scuole e università, come scrittori, giornalisti, artisti. Il futuro soltanto potrà dire ehi. tra Stato e Chiesa cattolica, avrà tratto 1 maggiori vantaggi da un accordo che sacrifica non pochi e sempre nobilissimi Interessi. Piero Sinatti