Comunità di Atenei per lo sviluppo del Mediterraneo

Presieduta dal rettore di Bari Presieduta dal rettore di Bari Comunità di Atenei per lo sviluppo del Mediterraneo Ne fanno parte i Paesi anche Venezia che divecollaborazione culturale-s VENEZIA — La salvaguardia del Mediterraneo e lo sviluppo culturale del Paesi che vi si affacciano sono al centro di una serie di Iniziative internazionali a livello universitario che confluiscono. In varia misura, a Venezia. L' università degli studi della citta Infunare aderirà. Infatti, nlla .Comunità delle università del Mediterraneo., tra I cui scopi figura la promozione della cooperazione scientifica tra le università mediterranee utilizzando — e detto nell'atto costitutivo — le competenze e le risorse proprie di ciascuna, nel rispetto della specificità delle differenti entità nazionali. • Venezia diventerà uno.del luoghi in cui questa iniziativa troverà attuazione — ha dichiaralo il rettore di Ca Foscarl. prol. Olovannl Castellani — ma le forme in cui questa collaborazione si verificheranno saranno decise nell'ambito di un colloquio tra i vari settori. Per il momento — ha detto ancora Castellani — i/ Senato accademico ha già approvato la nostra adesione e in tempi brevi e1 prevista l'approvazione del Consiglio di amministrazione-. L'idea di una Comunità delle università del Mediterraneo — presieduta dal rettore dell'ateneo di Bari. prof. Luigi Ambronl — è nata a conclusione della . •Prima conferenza sulla cooperazione scientifica del Mediterraneo', che si e svolta a Bari II 19 maggio dello scorso anno e ha trovato formulazione nello statuto in settembre. All'iniziativa hanno aderito 1 inora Istituti universitari egiziani. francesi, greci, israeliani, jugoslavi, libanesi, libici, maltesi. portoghesi, spagnoli e turchi. Tra le università Italiane che hanno risposto all'appello figurano quelle di Trieste. Napoli. Urbino. Firenze e Messina. Tra gl'ispiratori della Comunità ce. In particolare, lo storico francese Fernand Braudel. autore di numerosi studi sulle civiltà mediterranee. La citta lagunare, però, diventerà anche una delle sedi di un organismo che con la 'Comunità- ha molti punti di contatto. /'- Università del Mediterraneo . promosso dall'ateneo di Valencia (Spagna) e alla quale ha aderito la Regione del Veneto.. Si tratta di un'iniziativa che prevede corsi di studio universitario interdisciplinare — ha spiegato II presidente della giunta regionale veneta. Carlo Bernini — e siamo arrivati a uno stadio avanzato del progetto e già quest'anno, con la proposta dei temi da approfondire da porre delle università interessate, sono previste iniziative concrete-. Le nazioni coinvolte in questo disegno sono, al momento. Attentato a caserma nel Foggiano FOOOIA — Una bomba di natura ancora imprcclsata e stata fatta esplodere durante la notte ad una decina di metri dall'ingresso dell'autorimessa della caserma del carabinieri di San Ferdinando di Puglia L'esplosione — a quanto si e saputo — ha provocato lievi danni all'edificio. Sulle cause e le responsabilità dell'attentato sono in corso indagini Subito dopo 1 esploslone. sul posto si sono recati Il comandante della legione carabinieri, col. Pisano, e militari del reparti s|>ccla!l rivieraschi - Ha aderito errà uno dei centri della scientifica internazionale Spagna*. Portogallo. Francia. Italia, Marocco. Algeria e Tunisia. .Le civiltà mediterranee — ha detto Bernini — hanno sempre costituito un ' unicum' culturale: si pensi ai ftopoli egizi, assiri, fenici, greci e arabi: a partire da questa notevole intuizione culturale, l'università muoverà i primi passi-. Per 11 maggio prossimo. Intanto, e previsto un convegno che si terrà a Valencia e dal quale gli studiosi attendono indicazioni operative più dettagliate. Da parte sua. l'Unesco — durante un Incontro avvenuto alcuni mesi fa a Città del Messico — aveva deciso l'istituzione di un ufficio per 11 coordinamento delle politiche culturali nel .Mediterraneo-, di prossima attuazione. • Per quanto riguarda la scelta di Venezia come sede di iniziatila universitarie di respiro mediterraneo — ha affermato la responsabile dell' ulllclo veneziano dell'Unesco. Maria Teresa Rubln De Cervln —- va detto che l'idea e senz'altro buona, e che sono molte le isole di Venezia nelle quali una simile iniziativa jtotrebbe venire ospitata'. E Venezia, grazie all'Unesco. sta sperimentando I primi efletti dell'attenzione scientifica a livello Internazionale con il 'Progetto di ricerca per la laguna di Vcne*ifl., redatto da un gruppo di esperti degli atenei di Padova. Venezia. Bordeaux. Messina. Roma. hi,.idi Island. sostenuto da Comune. Provincia e Regione e che sarà esaminato dal Magistrato alle acque, di Venezia, emanazione del ministero dei Lavori Pubblici. Per Iniziativa. Invece, del ministero degli Esteri, si svolgerà, dal 16 al 26 ottobre prossimi a Venezia, presso la Fondazione .Giorgio Cini-, un convegno sulla 'Cooperazione culturale, scientifica ed economica nel Mediterraneo', alla quale sono Invitati tutti I Paesi rivieraschi del .more nostrum'. -In questa sede — ha ricordato il prof. Ernesto Talentino, della 'Cini' — sarà possibile approfondire ogni ipotesi relativa al progetto di collaborazione tra gli stessi atenei del Mediterraneo-. Una slmile possibilità, d'altra parte, era già stata affrontata in un colloquio svoltosi presso la Fondazione veneziana, tra I ministri per la Cultura francese e italiano. Lang e Scotti, nell'ambito di un incontro per la cooperazione Internazionale. Ma l'idea più antica di creare* un organismo culturale che accomuni gli esperti dell'area mediterranea risale addirittura ai 23 febbraio del '79. quando 57 scienziati si riunirono a R/ìMin — sotto la presidenza del prof. Antonino Zichichi. presidente della Società Europa di Fisica — per proporre, tra l'altro, l'istituzione di un 'Istituto politecnico del Mediterraneo-, con un massimo di cinquemila studenti, scelti In base a una rigorosa selezione e per I quali dovevano già essere assicurati 1 posti di lavoro. Questo progetto — nato nell'ambito del Centro per la Cultura Scientifica -Majorana- di Erice (Trapani) — prevedeva. Inoltre, che II rapporto docenti — studenti fosse di uno a dicci. Uno dei tanti sogni nati sulle sponde di un mare che ha bisogno di urgenti interventi di salvaguardia e che |>otrft forse unire sotto 11 suo segno anche Paesi che hanno bisogno di pace. Gigi Bevilacqua