Dopo la tempesta

Dopo la tempesta Dopo la tempesta Da giugno a dicembre l'attesissima mostra In vetrina a Venezia tremila anni d'Egitto NI W YORK. Onesta petroliera maltese si è arenala ieri sulla costa del Massachusetts. Centinaia di curiosi si sono recati ad assistere allo «spettacolo». I « autorità stanno mettendo a punto un piano per pompare I 140 mila galloni contenuti nei suoi serbatoi per evitare fischi di incendi o scoppi no il Comune A Palazzo Ducale i altissima sicurezza VENEZIA — / pretfotl reperti archeologici, che dal prosslìno giugno porteranno a Venezia fino a dicembre ti fascino tuttora alquanto misterioso dell'antica civiltà degli egiti, sono stati scelti V lia fatto une commistione a a ulula dal direttore del Museo egizio di Torino, Silvio Curio, che nelle sale del Museo del Cairo ha Individuato, Ira l'enorme quantità di Inestimabili tesori, quelli che daranno all'espositione veneziana una fisionomia del tulio jmrticolare. Ad essere illustrato nella mostra di Palazzo Ducale non sarà infoili l'Egitto delle grandi opere già conosciule in lutto il mondo, ma quello della vita quotidiana, ricostruita attraverso gli oggetti Per tre giorni al Savoia Excelsior tesori del Museo del Cairo - Una nave ad per trasportare via mare il prezioso carico di uso comune, altrettanto preziosi e belli, ma assai meno noti. La mostra, organizzata dalla Regione veneta e dal Comune di Venezia, riguarderà un arco di tempo di oltre tremila anni, dalla prima dinastia del faraoni al periodo romano. Il titolo non è stato ancora stabilito definitivamente, ma la denominazione provvisoria — che peraltro ha buone probabilità di comparire negli striscioni che adorneranno Il Canal Grande — è .Tesori dell'antico Egitto del Museo egizio del Cairo.. Simbolo della rassegna sarà il modello In argento di un' Imbarcazione funeraria del faraoni, con dieci rematori e Il timoniere, la cut Immagine comparirà nel manifesto. La scelta é una sorta di amaggio a Venezia, un modo per sottolineare Il legame tra l'acqua del canali e quella del Nilo, che caratterizzarono, pur in modi diversi, la grandezza delle due civiltà. Per quunto riguarda I' aspetto economico della manifestazione, si parla di un costo di alcuni miliardi, che dovrebbe essere coperto dalla vendita del biglietti d'ingresso e da sponsorizzazioni. Benché: l'intenzione degli organizzatori sia quella di pareggiare i conti, non é escluso che l'enorme Interesse della mostra richiami un numero di visitatori superiore alle previsioni, com'è recentemente accaduto per l'esposizione dedicala all'antica civiltà cinese. Nel caso ci fosse un guadagno, è già stato deciso che esso sarà Interamente impiegato per II restauro di reperti archeologici egizi. Se sarà un'imbarcazione a rappresentare la mostra, sarà un'altra Imbarcazione, nello specifico una vera e propria nave fornita del più sofisticati congegni di sicurezza imposti dalle compagnie di assteurazlone. a trasportare t tesori egizi nella città lagunare. In questa nave e quindi successivomente nelle teche (natural¬ mente antifurto) del Palazzo Ducale, frolleranno posto gioielli In oro, argento e rame, pietre dure, oggetti in alabastro, scisti azzurri, verdi e neri, porfidi, plorile, graniti, dolomite, marmi, lapislazzuli, turchesi, quarzi, cristalli di rocca, maiolica. Tutti sono stati (roi>atl nelle tombe, dove venivano deposti accanto ai corpi di coloro che la complessa religione degli antichi egizi l'Otero imbarcati verso ti regno delle ombre Accanto ai vasi In argilla, alle asce, frecce e coltelli provenienti dalla tomba di Hemoka, un alto dignitario dell' epoca della prima dinastia, ri saranno la statua di alabastro di Chefren. scoperta sotto Il tempio di Ptah a Menti, i tesori della dodicesima dinastia trovati nella zona delle piramidi di Dahshur, Il vasellame d'oro e d'argento del tempio di Tod. E ancora suppellettili di liete Pheret. la madre dt Cheope. figlia dell' ultimo faraone della terza dinastia e moglie del primo della quarta; diademi, monili. pugnali, collane della regina Ahtolep: le cinque dita d'oro che ricoprivano la mano del faraone Psusenne I. la statua in bronzo di Osiride. L'oro, di cui era ricco l'Egitto — ne entrarono almeno 150 chilogrammi ogni anno — arerà anche un significalo sacrale: era slmile nel colore al Sole, divinità intimamente connessa alla figura del faraone. Il quale solo poteva adornarsi di questo metallo. Ma la mostra veneziana presenterà anche materiali meno nobili: come il calcare di cui sono costituite le statuette raffiguranti scene, di vita quotidiana, come II gruppo di due coniugi con i figli proveniente da Glza o le Immagini di cucina presenti in riltero policromo Oppure II granito, di cut è fatta una statua di scriba Intento al suo lavoro o il bronzo di una figura dt un'altra delle divinità egizie. Tetde. Gigi Bevilacqua

Persone citate: Gigi Bevilacqua, Osiride, Otero, Ptah, Silvio Curio