Tra i miliardari della Polonia affamata di Roger Boyes

Tra I miliardari della Polonia affamata Feste da dolce vita, champagne, abiti firmati, auto e dacie lussuose, viaggi all'estero: chi sono gli «altri polacchi» Tra I miliardari della Polonia affamata Sono commercianti in generi «rari», industriali della moda, titolari di alberghi c ristoranti • Una «gioventù delle banane» (8 mila lire Puna) NOSTRO SERVIZIO VABSAVIA — X* noffe. quando si lavami le strade, quando sfrecciano gli ultimi autobus e gli ubriachi barcollano sulla porta di casa, a quell'ora entrano in azione I ricchi. Porsche e Mercedes sfilano datanti al Club degli Architetti in via Foksal, e ne cjcc lo società gaudente del mondo comunista. Impellicciata e ingioiellata In Polonia è la stagione mondana, inaugurata da un grande ballo in questo club. Scarpe di Cucci si nolano sul pulimento, cognac e vodka soccorono a fiumi, la ricchezsa tiene esibita come i mfulll sulla Piazza Rossa di Mosca. H'omio Hlcltckt, ti playboy brizzolato che organizza II concorso di Mix* Polonia, apre la manifestazione facendo piroettare una ragazza sulla pista. A questo punto entrano in campo i ricchi commercianti, uomini d'affari che trafficano con l'estero, vivaisti che hanno fatto fortuna coltivando fiori Incece che squallida — e per loro costosa — verdura, architetti venditori d'auto. C'è anche una spruzzata di attori, disellila tori e umoristi come Jan llrtrzak e Wttold Filler, in rappresentanza dell'ingegno; e c'è un gruppo di modelle della stilista Grazyna Uose in nome della bellezza. Eccoli, i nuovi ricchi. In parte lo sono alla faccia della crisi polacca, in parte grazie alla crisi. Sono disprezzati dagli esponenti della linea dura del regime marxista, secondo t quali offendono t lavoratori con la loro ricchezza improduttiva. E sono guardati di storto dalla gente comune, che li considera ti simbolo di un sistema iniquo. Mntclligheitlsla * sempre più povera — a un assistente universitario una bottiglia di cognac costerebbe un mese di stipendio —, off operai rlwnfono più che mai l'austerità, tutti hono in crisi. Ma la crema di Varsavia, in modo ancor piti sfrenato di quella di Budapest, bella al ritmo del tappi di champagne. / mi in tono incredibilmente diversi dagli altri. Mangiano banane che si trovano solo In due negozi della capitale a ottomila lire luna. Fanno viaggi organizzati in Turchia e in Cina, spendendo anche un milione di zloty, equlva- lenii a sette anni dello stipendio medio In Polonia. O In Vietnam, dove l più intraprendenti vendono sigarette e comprano pelli di sentente jier farne borsette. Acquistano jmntalonl di cuoio e inula? -,i di Hermes al Bombertow, ricino al quartler generale sovietico, al prezzi di l'artgt. Vanno con elicotteri privati da Cracovia alle stazioni sciistiche. Zakopane, Bukouina, Szczyrk, ricino al confine cecoslovacco, dove affittano chalet o sullo d'albergo, danno mance fino a mille zloty in r evitare la coda agli skilift. affittano interi ristoranti. Xakopane non è tanto un posto per sciare, quanto una imsscrclta per chi. vuole guardare ed essere guardato. Qui, i 'giovani delle banane', come tutti chiamano I ricchi, ìtasseggtano per la via principale di questo centro che un tempo era un incantevole, piccolo villaggio di monta¬ gna, con sci j-i. ..-.-ri. occftlad Polaroid, tute francesi, scarponi italiani L'abbronzante è di llelcna Kublnstctn. Poi, tutti a riposare, a prepararsi per la festa. In questo Intese gli Imprenditori sono confinati ad attività marginali: moda, alberghi, ristoranti, commercio in generi che scarseggiano come le automobili. 1 settori più redditizi dell'agricoltura. Spessissimo, questi sono lavori clie infrangono la legge, jierchè la legge non è strutturata in base alle esigente dell' industria privata, o perché è impossibile avere materie prime e permessi di costruzione legalmente. Il libero imprenditore è quindi vulnerabile: si può diventare legalmente milionari in zloty o In dollari, ma è estremamente difficile. i.n scorciatoia passa altraveiso i dollari, comprandoli e rivendendoli. Jl tasso al mer^ calo nero tter la valuta americana e di imi zloty per un dol¬ laro, contro i cento zloty «//!elafi. Con duemila dollari si i-omprano quindi oltre un milione di zloty, abbastanza per vivere comodamente due anni senza lavorare. Per 1 dollari vie una vera lotta. I viaggi all' estero non sono uno svago, ma una speculazione Ma l milioni di zloty sono come ferraglia. Finché restano in Polonia, i milionari sono dei Creso. Si costruiscono enormi dacie con grande cura: traboccano di tHdeoglochi. elettrodomestici, giradischi hi-fi. Un contadino del posto si occupa del giardino, la moglie della cucina, il cognato della piscina, la nonna fa la coda — dietro lauta mancia — per la carne, il nipote lucida la Volvo e fa Polfckl Fiat. Ma appena il miliardario esce dalla Polonia, il denaro gli scivola a fiumi dalle tasche Ecco perché questa 'Stagione' del ricchi polacchi. Qui non ci sono concorsi ippici, non ci sono grandi battute alla pernice. C'è questa stagione che va dall'inverno a Zakopane ai balli di primavera nella capitale e a Cracovia all'estate sui laghi Mazuri sulla costa Baltica. E' un rit mo intenso, a un enorme costo di zloty. Difficile non concludere che i ricchi sono imbarazzanti Ma c'è anche la vaga consapevolezza che siano inevitabili in un Paese moderno, persino se ufficialmente marxista, benché non portino grande profitto alla Polonia. E per molta gente comune una briciola di guadagno c'è. Quesf anno, per esemplo, la crema di Varsavia andrà in vacanza nella piccola stazione balneare di Deby a tutto vantaggio del figlio della guardia forestale, che guadagnerà un po' di zloty scortando t compagni di scuola attraverso 1 boschi sino alla spiaggia, dove i ricchi e le attrici loro compagne prendono il sole nudi. Forse Konstantin Cemenko e i suol alleati «duri, del partito comunista polacco definirebbero tutto queste 'Corruzione'. Ma sarebbe come dire che né lui, né i suol colleghi di Varsavia hanno mal Iiarlecipato a un ricevimento alla polacca, a base di banane e caviale. Roger Boyes < ''l'irttht . IIiika Nc-v.ipap.tN . * Ptf l'Itali* ila Si

Persone citate: Cucci, Deby, Grazyna, Konstantin Cemenko