Cattivi Pensieri di Luigi Firpo

Per una morale politica Cattivi Pensieri di Luigi Firpo Per una morale politica I ricorrenti scandali amministrativi, gli atti d'arbitrio di occasionali potenti (ho in mefite la recente esautorazione di una commissione di esperti da parte di un ministro fin troppo disinvolto!, le prevaricazioni ila qua e la inquinano il nostro scenario politico, inducono a qualche riflessione volta a mettere in luce alcune cause di questo degrado. Oggi far politica c diventato assorbente fino allo stress, richiede spostamenti continui, letture affannose, documentazioni monumentali, sedute interminabili, il dono dell'onniscienza di S Tommaso d'Aquino e quello dell'ubiquità di S Francesco da Paola Non stupisca dunque se qualcuno, una volta scoperta la professionalità della politica, tende a rovesciarla come un guanto, facendo della politica una professione La quale essendo di per se pochissimo remunerativa, può diventarlo solo se si istituzionalizza la tangente, si mette all'incanto la concessione, si gioca sul filo dell'immunità e dell'omertà, stabilendo patti infami, spartendo il bottino fra cosche, organizzando arrampicate e ricalli e trasformando il tempio delia Democrazia nella caverna dei ladroni. Questa prevaricazione sfrontata, una vera e propria rapina delle risorse pubbliche, inizia di solito, o almeno si maschera spesso, con una giustificazione pelosa' quella di avere abusato si. ma non pei basso interesse privato, ma per quello nobile, o almeno legittimo, o almeno necessario, del partito Tralascio che in difetto di una contabilità rigorosa e di bilanci certificali, questa destinazione collettiva del mal tolto difetta di pezze d'appoggio attendibili. Per estirpare questa piaga, oggi divenuta una scusante, si cra intr.nli.tti. il finanziamento pubblico dei partiti, ma in più d'un caso sembra che tutto sia rimasto al punto di prima e che il finanziamento dello Stato si continui a solerlo irrobustire con quello mercantile, se non addirittura di stampo mafio- so Se non saranno i partiiin prima persona, si tratterà delle correnti in lotta fratricida di soppraffazione; non saranno le correnti, ed ceto allora i singoli candidati che si battono con ogni mezzo per non essere scalzati e perdere cosi le rendite di posizione Chi ha speso in manifesti e striscioni, messaggi televisivi ed elargizioni in moneta molte centinaia di milioni in una breve campagna elettorale, non stupirà nessuno se. una volta eletto, manifesterà il proposito di volersi rifare al più presto, senza guardare troppo per il sottile, e magari con gli interessi Cent'anni fa i parliti non esistevano, o erano gruppi d' opinione tenuti insieme da alcuni grandi principi ideali Si eleggevano persone, non emblemi, e le alleanze di governo si stringevano in Par lamento, fra uomini che ravvisavano fra loro molivi di affinità e convergenze di interessi Il sistema poteva funzionare, sia pure con maggioranze labili e variopinte, solo in regime in suffragio ristretto, quando la contesa elettorale era un confronto fra notabili di diversa estrazione Con il suffragio universale senza discriminazioni di cultura, di censo, di sesso (e si può dire di età dopo l'estensione del volo ai diciottenni), la fun¬ zione dei partiti come grandi organizzatori dell'informarione, del dibattito e del consenso e diventata indi(pensabile Conseguenza ineluttabile dell'irruzione delle masse ncll'arengo politico, sai ebbe assurdo colpevolizzarli dei mali connessi alla loro insopprimibile esistenza Ma regolarli bisogna, c costringerli a rispettare le regole Per intanto si può demolire l'alibi dell'appropriazione o del peculato commessi a beneficio del proprio partito: questa deve diventare un'aggravante specifica Se non altro, perché oltre alle previste violazioni della legge penale, un'altra ne aggiunge, che e quella che regola con non lieve onere per la comunità il pubblico finanziamento dei parliti Se ogni partito fosse tenuto a presentare un pròprio bilancio consolidalo e lenificato, se ogni federazione o sezione dovesse fare lo stesso, se ogni candidato iscritto in liste elettorali fosse tenuto a dichiarare e documentare ogni somma spesa in propaganda, molti dovrebbero moderare le loro ambizioni risparmiando caria inutile e tanto lavoro in sopprappiu per i netturbini I'ct il resto non c'e che serrare i controlli incrociati, inasprire le norme punitive, fare di ogni ente pubblico sii fino allo Slato una «casa di vetro.. I." evidente che una classe politica nel suo coni;' plesvi non può presentare livelli di moralità troppo disvisi da quelli del Paese che t Stata chiamata a rappresentare Possono però differenziarsi sempre piti niarealamente, al suo interno, coloro che credono in un Paese onesto, operoso, teso verso il progresso e la promozione di una sempre pui lil>era e civile convivenza, e quegli altri, una minoranza, che inconsciamente .vi assimilano alle mafie, alle camorre, ai sequestratori e a rapinatori, residui di un passato storico che dobbiamo riuscire a estirpare dal n.^tro Paese, dalla sua vita politica, dalla nostra società the matura

Persone citate: Cattivi Pensieri, Tommaso D'aquino