Per chi batte il cuore del pri?

Per chi batte il cuore del pri? Dalle punzecchiature di Spadolini al pieno appoggio di Visentini a Craxi Per chi batte il cuore del pri? «Con il discorso del presidente è scomparsa dal nostro partito la sponda al pei» dice il vicesegretario Gunnella -11 ministro Mammì: «Non credo chiuso il dialogo, bisogna vedere quale linea prevarrà a Botteghe Oscure» DAL NOSTRO INVIATO MILANO — Per chi batte II vecchio cuore del prl? Intanto, battono le mani del delegali, per salutare Bruno Visentini che ha appena pilotato Il suo discorso dal pieno appoggio a Craxi ad una dura critica al pel. cosi come 11 giorno prima le stesse mani applaudivano le punzecchiature antlsoclallstc che Olovannl Spadolini aveva disseminato qua e la nella sua relazione. Indeciso, zigzagante, o soltanto appesantito e reso cauto dalla crescita elettorale, questo prl modello '84? 'Macché, tutte storie — taella corto Spadolini, soddisfatto —. Anzi, il discorso di Visentini e di totale allineamento con me, nei giudici sul psi come sulla de e sui comunisti'. Eppure, (orse qualcosa di nuovo si nasconde dentro la cartella di tela chiara, nella quale Visentini sta indiando adesso le sue carte, con calma, come un qualunque professore alla fine di una lezione. Poi beve un bicchier d'acqua, fa «ciao* con la mano alla platea che lo applaude e se ne va, mentre nella tribuna del capi si accende la mischia del sussurri e del commenti, perché tutti hanno capito al volo che qualcosa si e mosso, dentro 11 prl. Il più esplicito, gongolante, e Aristide Ounnella. vicesegretario del partito, capo dell'ala destra che sostiene fino in fondo 11 pentapartito e l'intesa con il psi: .La not'lfd c'è, eccome — spiega —. Oppi, con (/ dlicorjo di Visentini, è scomparsa la "sponda" al pei che da anni sopravviveva in casa nostra, più o meno sommersa'. Accusato per anni di ftlocomunismo, sostenitore del -governo diverso, sganciato dal partiti c aperto a un rapporto nuovo con l'opposizione. VI scntlni Infatti ha ammainato la bandiera Lo ha fatto spiegando, ragionando, tenendo d'occhio gli umori antisociali stl che già si erano affacciati alla platea, senza mal nomi nare Craxi, disegnando un fi losoclallsmo piti strisciante che rampante, nato da vec chle delusioni piuttosto che da nuovi entusiasmi, comun que convinto. Nessuna abiura sul passato, da parte di Visentin!: solo, l'accortezza di sistemare le sue tesi di allora al riparo della predicazione di Ugo La Malfa, sia sul psi (In quegli anni attraversato do tentazioni .egemoniche' e da suggestioni per un'alternanza, ridotta ad uno scambio di ruoli tra democristiani e socialisti), sia sul pel. nel tentativo lamalflano di responsabilizzare e coinvolgere la maggior forza di opposizione per 11 risanamento del Paese Oggi 11 prl e cresciuto. Spadolini e entrato a Palazzo Chigi prima di CprcdVdCrrlhnIstr Craxi, non c'e più il rischio per I partiti laici di scomparire, non ce plU ragione di dichiarare guerra alla presidenza socialista, come fece Visentin! — e Ieri lo ha ricordato — davanti all'ipotesi Craxi del "79. si può collaborare nel governo con questa parola d'ordine: tNi succubi, né litigiosi-. Quanto al comunisti, non hanno raccolto a suo tempo ne gli Inviti di La Malia, né le Ipotesi per un governo diverso, hanno anzi scelto la via tic'.! .ailvrr.c.tr. r. ■ e della • c.'i- renila'. Infine hanno com¬ messo .un serio errore per la democrazia' nel passare dall'opposizione all'ostruzionismo per bloccare il decreto sul costo del lavoro. 6econdo Visentini. la • ?! "ila - vlsentlnlai in nasce dal fatti, e tutta qua Ma per 11 prl. é qualcosa di più. In questo strano partito senza correnti, c'è una stella fissa, che è Spadolini, e poi ci sono punti di riferimento abituali, che fino a Ieri assegnavano a Ounnella li ruolo di destra, a Olorglo La Malfa la funzione di coscienza critica del governi, vigilando sui loro programmi, e a Bruno Visen¬ tini la ricerca di un dialogo sul grandi problemi con II pel Uno schema che riassumeva, attorno alla leadership spadollnlana. tutta la dialettica del partito, governava gli equilibri interni, conciliava realismo e ambizioni, lealismo e tentazioni. Oggi, la geografia cambia Con Visentini. Craxi ha un nuovo alleato. Spadolini è più che mal al centro del partito. La Malfa, con le sue critiche al governo, al trova spostato su una posizione di frontiera «iVon credo od uno «cambio di ruoli tra Visentin! e La Malfa — dice Ounnella —: Glorpfo non funzionerà mai da sponda per il pel e in ogni caso non è antisoclallsta. se mal è anticraxtano.. •Non credo che il dialogo con il pel. da parte nostra, tta davvero chiuso — aggiunge li ministro Oscar Mattimi —. Affé Botteghe Oscure non c't una linea sola, ce ne sono due, bisogna vedere quale prevarrà. Visentini ha citato Napolitano e Nilde Jottl, ha spiegato che le loro tesi non sono passate, ma ha tenuto una porta aperta, pur registrando que sta fase di stallo. Una cosa i certa; U suo non è I annuncio di un "asse di ferro" con Cra it. né limito a chiuderci dentro I confini del pentapartito Resta 11 fatto che l'ant{socialismo sommerso, che corre alla base del prl. non trova più un'espressione politica nei leader, a meno che La Malfa decida di raccoglierlo •E' una concorrenta elettorale, una specie di agonismo tradizionale tra noi e II psi-. dice lo storico Roberto Oalasso •E'una diffusa diffidenza per i risultati e f metodi di questo governo — aggiunge il senatore Olovannl Ferrara — che non può diventare critica aperta, perché se no il quadro politico si tpacca. Così si va oranti con un congresso ovattato, senta interrogarci sul "dopo", senta chiederci cosa i<errà alla fine del pentapartito. Forse, manca quello "spirito drammatico" di Ugo La Malfa, che aveva il coraggio di rimettere in gioco gli assetti consolidati, per guardare avanti. Così, resta II mormorio... Ezio Mauro Milano, Uni congressista chiede spazio al presidente del pri. Bruno Visentini. che non trinando posto nella sala si era temporaneamente accomodato Mieli scalini durante I latori del congresso

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