le opinioni La sindrome dell'Est

le opinioni La sindrome dell'Est le opinioni La sindrome dell'Est FRANK BARBIERI Nell'intervista alla Stampa I>c Mita deplora il fatto che vengano sollevate polemiche <'tfu,wtio AiuirtoUi va ii Maini r non quando Orasi (./.» Budapest», Va eletto subito, scn/a nstive né discriminanti, che, data la itisi mondiale, e bene c necessario andare in tutte e due, e ambe in altir capitali di 11' list. Tuttavia andati' a Mosi a e andati- a Budapest non è la stessa iosa li non solo per la loro differente impottan/a Non apparteniamo a quanti giudicano clic nella battaglia degli euromissili l'Urss su siala sconfitta e cric di conseguenza al Cremlino siiano ora cercando i modi di recuperare l'insuccesso. Tecnicamente e militarmente Mosi a ha dovuto sùbite l'installazione, non ha taggiunto l'obicttivo massimo, se mai se lo tosse lealmente posto, Sul piano ìKiiituo i psicològico, pei certi versi anche ideologico, la sconfitta non si è avuta, in quanto una gian pane degli europèi si t scopetta insofferente mi confronti degli euromissili americani più o.meno quanto lo vino i sovietici, la strategia del Cremlino nella fase annali cerca quindi di strumentalizzare la poca convinzioni europea pii creare un movimento ili censura rivolto contro l'eccessiva determinazione della linea Rcagan, Un'Kuropa chi interpreta e appliia l'atlantismo tenendo conto ilei condizionamenti di Halli.i superpotenza sul continente E' stato il molo europeo còsi concepito a ispirate l'invito di Gtomyko .ni Andrcotti, l.a visita di (a.i\i a Budapest puntava putì su un peculiare molo europeo, inteso perà in senso inverso Cetano segnali clic ani he dall'altra parte sussi venendo a galla una mentalità europea, ihe l'Europa si stesse riconquistando i suoi spazi stomi e ideaverso l'Oriente Si trattava di scoprire st¬ ani tic là dove è più diffìcile csprimcila nasi iva iiii'insollcrcn/a non solo %'ctso i missili americani, ma ambe vetso quelli sovicliti (anzitutto da quando è stata dciisa la Imo installazione al di qua ilei mnfìni ikll' l iss) Si la sindrome europea fosse dilagata ani he nei paesi minori tlcli'Est, avrclilic ponilo funzionare da moderatore nei confronti di Mosi a, prospettando puic nel l'ano di Varsavia due interpretazioni C due tipi di applicazione. La scoperta dell'alita Europa e dii suo molo aveva ispirato a sua volta la visita di (aaxi a HuiI.i|hsi lì' Montato iIk- Gtomyko abbia trovato più [iuropa in Andrcotti di quanta l'abbia potuta incontrare Càaxi nei dirigenti ungheresi, Non è stata peto solo un'csploia/ione a senso unito. la> si intuisce da una nuova polemica fra i governi dell'Est, Praga ha acinsani un'altra volta Budapest di mettete T interesse nazionale al ili sopra di quello internazionale, trattando ton gli occidentali, All'ai i usa dtl Rudi Prillo iis|h>n<l< Magyar llirlip, sostenendo che soltanto realizzando gli interessi nazionali si creano le premesse della solida) u là intemazionale e che nel uso specifico i lontani con l'Oimicini, utili all'Ungheria, non ledono le sue alleanze. L'arinolo cecoslovacco è stato riprodotto dal moscovita Nmoe Vrtmja, stnza la ris|>osta ungherese, mentte la tedesca Sena l\u!uhliiiul ha riportato la risposta ungherese, senza l'attacco cecoslovacco Ita importante andare a Budapest e andare a Mosi a, ma nell'incontro ha Craxi e Kadai a dovtr essere tauro e slaro Ka-i.ir, nell'ini unito fia Andrcotti e Cìtomyko il cauto doveva tsstn Anditi itti A ltudajiesi jk>ì l'intervista di (aaxi ha subito tagli, a Mosi a nel discorso «li Andtcotii non hanno trovato nulla da tagliale L la causa non sia ili uno nel supcriore liberalismo dei sovietici.

Persone citate: Craxi, Frank Barbieri, Magyar, Maini