Parenti, un Tartufo del '900 di Osvaldo Guerrieri

Parenti, un Tartufo del '900 MOLIÈRE IN SCENA AL CARIONANO NELL'ALLESTIMENTO PI PETER LOTSCHAK Parenti, un Tartufo del '900 La commedia ambientata nel nostro tempo per sottolineare l'eterna contemporaneità del personaggio - Qualche eccesso di regìa, non sgradevoli incursioni nell'avanspettacolo - Accanto al protagonista, bravissimi Lucilla Mor'acchi e Franco Alpestre TORINO —11 registi» Peter] Lot.scliak ha ragione nel sol-I li.lineare l'eterna contemtv [ ranella di Tartulo. Ques'o personaggio possiede una triste in en,-.a che gli consente di attraversare I secoli con scandalosi! Immunità: la sua virtù è subdola, vischiosa, si Insinua nell'animo altrui per Insultarvi l'infimo; parla di Dio ma con la doppiezza del diavolo. Oual a chi e travolto dalla sua -riIda dolcezza. Tartufo viene da lontano, ma va anche lontano. E allora si capisce perché Lotschak ha ambientalo la commedia di Molière In un tempii che è senza dubbio 11 nostro, ma che tuttavia contiene minuscoli reperti di altre epoche. LI riconoscian>o non solo nel severo soggiorno j bianco di una casa probabii-i mente umbertina (Idealo da Olanmaurizio Fcrcioni), ina anche negli abiti di scena del l>crsonaggt. nelle •j.illf-ml del soldati, prese in pr. .-»i.lto da qualche operetta -il Lehar. in quelle dei |x>llziolil, ..-he richiamano, con qualche variante, le accelerate figurine delle comiche di Sennet. Questi particolari ci danno subito il tot .1 e il clima del Tartufo che la cooperativa di Franco Parenti rappresenta al Carignano. L'umor nero di Molière, la pantanosa mellifluità di un personaggio proIKisio per la prima volta alla corte di Luigi XIV, qui vengono un lineo sacrificati a vantaggio di un gioco scenico diretto, risolto nella franca comicità delle situazioni e delle controllarti, nel contrasto del caratteri, nel linguaggio che la traduzione dello stesso Parenti si preoccupa di attualizzare al punto da inserire un inopinato ~Jawohl- in risposta a un |>crentorio ordine di Orgone. KmIi si ò |>ortalo in casa Tartufo. I^o crede un sani' uomo, jiensa che la sua profonda religiosità jiossa recar giovamento a lui e alla sua famiglia e, gradualmente, ne viene plagiato. Orgone medita di dare in sposa a Tartulo la figlia Marianna, gli dona tutti I suol beni. Completa¬ mente accecalo, non vuol credere alla moglie Elmira. al figli, alla serva Dorina, che avvertono l'ipocrisia dell' ospite. Giunge a cacciar di casa II figlio Damldc quando gli rivela che Tartufo ha cercato di sedurre Elmira. Per liberarsi dell'ingom¬ brante presenza, per restituire a Orgone la padronanza del propri pensieri e delle proprie azioni, per consentire a Marianna di sposare 1' uomo che ama, Elmira tende la trappola della seduzione. Tartufo, sotto gli occhi di Orgone nascosto, vi cade senza sospetto. Finalmente è smascherato, scacciato. Ma lutti I sei penti hanno In serbo un colpo di coda che provoca Urtlcanll ferite, prima del liberatorio e «morale* lieto (Inc. In questa commedia dell' ipo< risia, nera come un bubbone pestilenziale. Parenti ha disegnato un Tartufo untuoso, dallo sguardo obliquo, sos]>cso tra una latente classicità e un modernismo che non si sottrae a rapinosi lenocinli da avanspettacolo Travasa nel suo personaggio quel tratti di comicità para dossale e bieca derivata da lontane esperienze. Oli (anno da contrappunto Il robusto e sanguigno Orgo ne di Franto Alpestre e la vitalissima. Impagabile Dorina di Lucilla Morlacchl. Purtroppo non sono sempre eli' altezza della situazione gli al tri Interpreti che, a volte, sii lai ri-ino e deprimono un gioco scenico elio esige precise doli Individuali. Ma le dlsu guagllanzc Interpretative < certi eccessi registici (Orgone con passamontagna fotografalo mentre cerca di darsi alla macchia, per esemplo), non Impediscono allo spetta colo di essere lungamente applaudilo. Osvaldo Guerrieri Franco I'.trenti e l neill.i Mortacela nel «Tartufo»: due inicrpreia/ioni di Immediata cornicila

Persone citate: Franco Alpestre, Franco Parenti, Lehar, Luigi Xiv, Sennet

Luoghi citati: Torino