La città

La città r INA URICA l)KL I'OKTA GRECO La città Altra lenii altro mare, sospiravi. Trovare una Città, un supremo approdo. Il limitarlo di questa, dove incombe Su ogni mia passione una condanna Già prima emessa e il cuore in un sepolcro Mi tiene chiuso! Mi pare essere un morto. Anima mia, in un simile sfacelo ( 'ome puoi reggere? Qui, dovunque posi Lo sguardo e giri gli ocelli, in rollami A miei ai la frantumala vita Mia. inula. In questo occupai gli anni: A mutarla in deserto, a stroncarla.— Il Luogo insolito, la Sponda ideale Afferrarli non puoi. Un inseguito Palla città tu sei. Un deambulare Ver le vie trite, il tuo... Nei ribaditi Spari di quel quartiere farti vacillo. Ini munire tra stanze consuete. Ogni altrove non è che questa riva, Questa utlà. Inutilmente speri l n altro porto per la tua nave, l n altro sbocco per la tua strada. Conte l'hai stritolata in una minima Sitisi in di mondo, non c'è immensità ( 'he non rifletta della tua vita lo strazio che ne hai fatto, irreparabile. Costantino Kavafis (versione eli CSulelo Oroneltl)

Persone citate: Costantino Kavafis