Cile, un Walesa figlio del rame

Cile, un Walesa figlio del rame Intervista a Rodolfo Seguel, presidente del Comando generale dei lavoratori e «ideologo» della protesta disarmata Cile, un Walesa figlio del rame Sconosciuto fino e tredici mesi fa, è il personaggio più popolare e più amato del Paese - Trentuno anni, sposato, due figli, è l'uomo che Pinochet «vorrebbe schiacciare come una noce» - Sequestrato, arrestato e poi licenziato, dal suo ufficio a Santiago guida le agitazioni pacifiche contro la dittatura - Dice: «Il regime si consumerà come un vecchio tronco, l'esercito prima o poi tornerà con il popolo» DI RITORNO DAL CILE — Fino a tredici mesi fa non lo conosceva nessuno, oggi e )>.>!>..Un- un |xi' In tutto il inondo ma converrà abbozzarne un ritratto perché di Rodolfo Segue), leader degli o]>cral cileni, non e che si sappia molto. Esce dall'anonimato un po' più di un anno fa quando viene eletto presidente della Confederazione cilena del lavoratori del rame. Ma non ha inai lavorato In miniera, t un operalo di superficie, per cosi dire. Nel maggio del 1983 (forte dell'esperienza di uno sciopero di 59 giorni, nel 1981) chiama 1 cileni alla prima protesta e viene nominato presidente della Multistndaeal CNT. Comando generale dei lavoratori. In giugno viene sequestralo, di notte, da una squadracela paramilitare al servizio della |>olizla segreta ma la levata di scudi, nel Paese, è tanta che I mazzieri debbono consegnarlo al magistrato; ottiene la libertà provvisoria. E' reo d'aver definito Plnochet •dittatore fascista*. In luglio viene licenziato. In settembre * di nuovo arrestato e questa volta fa 16 sciopero della fame per 12 giorni. A questo punto molti glft parlano di lui come del • Ha lesa criollo. mentre altri lo accusano d'essere un -burattino di Moscai. Il suo nome e oramai sulle pagine, sulle coIK-rtinc del giornali di tutto il mondo: da cola de raton (coda di topo) è diventalo catara de leon (testa di leone, vale a dire un grosso personaggio). In novembre Lech Walesa lo prega di accompagnare sua moglie a Stoccolma per ritirare il Premio Nobel della pace. In quel mese stesso compie un viaggio-maratona in Europa. Lui che. al massimo, ha fatto la navette Ira Rancagua. dov'è la miniera El Tcnicnte, e Santiago, va in Belgio. Svezia Danimarca, Oermania Federale. In Spagna incontra Feline Gonzalcz e a Roma viene ricevuto dal Papa che, dice Seguel. -rispetto e ammiro pur non essendo cattolico*. E' intatti evangelico non praticante ma erede 'fermamente- In Dio: -Et caballero lo guia a uno-. Seguel e di giusta statura, robusto, ha una faccia simpa- tlca e un poco strafottente, segnata da due baffi a coda di topo e da un palo d'occhi svelti dal bel taglio un po' obliquo. Non si è montato la testa, è difficile che si neghi al giornalisti ma non ama parlare di se stesso, della sua vita privata. E' nato a Rancagua il 20 settembre del 1953, ha una sorella sposata, 1 suol genitori si separarono quando aveva sette anni. Non parla mal di suo padre perché dice di non ricordarselo bene mentre II ricordo di sua madre in lui è vivissimo. Faceva la modista e aveva il dono di far sentire Seguel un figlio superprotetto. Quand'era i>u\pio amava giocare al pallone, era anche un buon studente al Liceo de Hombres di Rancagua dove prese la licenza media con voti piuttosto buoni al quali seguivano, immancabilmente. I regallnt di sua madre. Il ricordo della sua morte, dieci anni fa, lo fa ancora soffrire: •£' ttata l' unica ittita, nella vita, che mi son sentito sconfitto'. S|xi.sato da nove anni con or-! .dia CaIlego6, 38 anni. àuena de casa, ha due figli: Carolina (otto anni) e Rodrigo (sei): vive in un quartiere ]x>|iolare di Rancagua, il Recreo. In una casa mobiliata. Possiede l'automobile ma sta uncora pagando le rate. Disoccupato com'è, campa col sussidio della Cassa interna del lavoratori del rame. Passa tutta la settimana a Santiago. Il sabato torna in famiglia. Fuma molto, gli place leggere, amerebbe praticare il suo sport preferito, Il karaté, ma non ne ha proprio 11 tempo. E' sempre In ufficio a ricever gente o In giro per 11 Paese. Ix> consiglia una squadra di avvocati, di giornalisti, di |K)litlci. lo scortano due robusti minatori. Ma sa gestirsi da solo fin troppo bene, al punto da dare l'Idea del saputello. Spesso le sue risposte sono insolenti e presuntuose Il che lascia perplessi sul suo effettivo spessore politico. Però, come giustamente osserva uno del suol .ossessori», il vecchio sindacalista I .titoli Pui:a. -ha il carisma del leader e tanto basta.. Un leader la cui Irresistibile ascesa turba I sonni di Plnochet. Se potesse, 11 dittatore dagli occhi verdi .lo schiaccerebbe come una noce., dicono ridendo a Santiago. Ma non può perche Rodolfo Seguel è forse l'uomo più amato del Cile, In questo momento, jieiche e diventato II simbolo della protesta pacifica di tul¬ lo un popolo contro la schematica dittatura plnochcltluna. .Che non possa far nulla contro di me è ancora da radere., dice grave e prosegue: .Afa mettiamo pure che sia cosi, fi siete mai chiesti perché? Perché In Cile oggi e' è un esercito popolare fatto di milioni di Rodolfo Seguel che a fona di proteste pacifiche si è Conquistato quella che io chiamo "una zona di respiro" destlnutti a diventare il tremjtolino di {anelo nel gran mare della liberti'. Codesto esercito di Seguel e slato comunque coraggioso a slltlare un esercitarli 1 più muniti dell'America Latina, -t" staio l'ii..!., di Colombo: non e facile sparare, e diventa sempre più difficile, contro gente disarmata die protesta come protestava Gandhi. La nostra farsa politica è tutta nella nostra debolczsa fisica. Ecco perché io ho preteso e insisto the In lotta sia pacifica. Certo ci vogliono nen»l Midi e tanta postema ma alla fine le mosche sconfiggeranno la carta moschicida.. Sirte tutti molto contenti perché ull'ultlina manifestazione di protesto del 27 marzo hanno partecipato frange sociali che prima s'erano tenu¬ te sull'Aventino: trasportatori, commercianti, piccoli e medi impresari. Non temete che II recente ripudio del Chicago Hoys operato da Plnochet preluda a una politica diremo keyneslana tale da dar respiro proprio a quelle frange sociali allentando cosi la pressione della società, la coralità della voslru protesta? .L'aver silurato i ministri dell'Economia e dille Finanze, Valter ripudiato una politica monetaristlea ch'era diventata, in fatto, una ideologia, in altri tempi sarebbe stata una mossa abile e forse cajmce di recuperare al regime diversi settori diclamo Intermedi della società. Oggi è troppo tardi. Certo il rimpasto di Pinochet tende a recuperare un minimo di complicità da parte delle classi {borghesia, imprenditori) su cui il leutmc ha fatto perno ma la tragedia delle cifre cilene: di soccupasione al 35% con pun te del SO in certe aree: il prodotto nazionale calato del 14%: una agricoltura dtstrut ta che comporta l'importazione dei due tersi del fabbisogno: un debito estero di 20 miliardi di dollari, di cui 14 addossati al cittadino: la tra gedia delle cifre cilene non consente al dittatore spazi comodi per rinegoziare il debito con il Fml, non consente al dittatore di avviare una effettiva ripresa. Passata l'euforia cadranno le illusioni e aumenterà la rabbia contro chi ha portato il l'aese allipoteca e alta catastrofe.. la sinistra e anche qualche uomo di spicco della democrazia cristiana sostengono come non ci sia da farsi troppe Illusioni. Pinochet non vuole andarsene, I generali e I colonnelli sono o troppo compromessi o preoccupati da un possibile destino argentino per pensare di mollarlo, sicché fatalmente aumentando la pressione popolare e aumentando, di riflesso, la repressione, si teme possa arrivarsi allo scontro frontale, al bagno di sangue. •Non escludo che la repressione possa avere qualche impennata ma io ; «-?no che i tempi siano maturi perché V Esercito decida. La decisione è semplice nella sua drammaticità: o stare col popolo o stare col dittatore. Il nostro i un esercito tutto sommato di estrazione popolare anche net gradi più robusti, non penso piaccia a un colonnello oaun soldato sentire sul collo il fiato dell'odio. Incalzato dalle proteste, dagli scioperi ma anche dalle proposte costruttive del comitato di "probielri" presieduto doli arcivescovo di Santiago. Fresno. il regime assolutista perderà sempre più terreno, finirà col consumarsi dall'interno come un vecchio tronco-. Fine lenta e progressiva della dittatura, dunque, sotto il rullo compressore della pacifica protesta pojmlarc? • Noi puntiamo a una transizione, il più possibile indolore, dalla dittatura alla democrazia. Non accettiamo compromessi ma neanche scommesse sulla violenza. La battaglia clic ci attende sarà dura e difficile, dovremo soprattutto stare attenti a non raccogliere provocazioni. Sara dura, difficile ma non troppo lenta, lo dico die fra un anno verrà primavera.. E qui Rodolfo Seguel sorride e nel suol occhi rapidi mi par di cogliere II guizzo della sincerità dettata dalla convinzione. Igor Man liane aerea (Temente Marsch». Il generale l'inocliet, insieme con la moglie I mia e alcuni ministri, inaugura il villaggio in Antartide nliilalo da sei fumiclie cilene. Ini.mio » Santiago il gou-rno Ili imposto di nuoto In censura preliminare a cinque riviste (Tel Api