Altolà della Cisl al governo «Il decreto non si modifica» di Gian Carlo Fossi

Altolà della» Cisl al governo «Il decreto non si modifica» La Confederazione di Camiti preoccupata dalle mediazioni Altolà della» Cisl al governo «Il decreto non si modifica» Al convegno Uil gli economisti concordi: «Bisogna cambiare il sistema di scàia mobile» ROMA — Un secco richiamo e stato rivolto dall'esecutivo Clsl al governo e alla maggioranza, al quali spetta 11 compilo primario -di garantire II mantenimento rigoroso del quadro di coerenza complesiiva della manovra di politica economica definita nell'intesa di febbraio*. E" Ingiustificato ed Inaccettabile, afferma la Clsl, ogni tentativo di scaricare su quella parte del movimento sindacale, che a tale coerenza ha Ispirato le proprie scelte autonome, la responsabilità di rimetterla In discussione sulla base di preoccupazioni che riguardano piti la sfera della dialettica pollllca-partlllca che non quella di natura squisitamente sindacale. L'esecutivo ha. quindi, confermato la validità dell'accordo di febbraio, la positività dell'Incontro di aprile con 11 governo ed 11 giudizio negativo sulla posizione della maggioranza della Cgll, che considera •fuorviante'. sul tema specifico del recupero del punti •tagliati' di scala mobile. Al convegno Uil sulla riforma del salarlo e della contrattazione. Intanto. 11 punto unico di contingenza e la cadenza trimestrale dell'attuale sistema di Indicizzazione sono stati Ieri sotto accusa. In veste di «pubblico ministero- 1 giuristi Olno Olugni e Pietro Caverl e gli economisti Ouldo Carli. Mario Monti. Paolo 8ylos Labini hanno monopolizzato 11 dibattito che si conclude oggi con la replica di Olorgio Benvenuto, dopo gli Interventi mollo attesi di esponenti della Cgll e della Clsl. Tutti si sono trovati d'accordo sulla necessità di modi- ficare 11 sistema, pur riconoscendo che esso non costituisce la causa prima dell'Inflazione; tutti al sono battuti per 11 superamento del punto unico che ha prodotto guasti non Indifferenti nel rapporto tra i lavoratori, e tra questi e I datori di lavoro, privati e pubblici; opinioni diverse sono state espresse in merito alla cadenza degli scatti. Carli ha spezzato una lancia a favore della periodicità annuale degli scatti, Sylos Labini ha optato per quella semestrale, Monti ha apprezzato la propostta di •cadenza mobile- avanzata dall'ini sulla base dell'ipotesi sostenuta di recente dall'ex governatore della Banca d'1- lalla. Baffi. Un sistema di Indicizzazione, ha rilevato Carli, va mantenuto, ina non la scala mobile cosi com'è per 1 suol effetti dirompenti nell'economia del Paese. -La causa primaria dell'inflazione — ha precisato — risiede nella dimensione del disavanzo pubblico e nella forma del suo finanziamento. Però, nel suo assetto attuale, la scala mobile prolunga ed amplifica l'inflazione, produce l'appiattimento delle retribuzioni, assorbe gli impulsi inflazionistici di origine esterna». Favorevoli alla percentualizzazione degli scatti, suggerita dal! UH, si sono dichiarati Monti. Bylos Labini. Craverl (presidente della fondazione Brodollnl). mentre Olugni ha avanzalo un'Ipotesi originale che prevede: la determinazione di una fascia di salarlo minimo coperta al 100% dall'Inflazione (dovrebbe essere pari al doppio della pensione minima): oltre tale livello. Integra le contrattazione del salarlo: determinazione di questo nuovo meccanismo per legge, previa Intesa fra governo e sindacati. Dagli Interventi è emerso un altro bersaglio polemico ricorrente: l'eventualità di una riedizione, nel 1985 e ne¬ gli anni successivi, della misura di predeterminazione centralizzata adottata quest'anno. 'Su questa procedura — ha osservato Monti — ho riserve di carattere istituzionale: riproporla di anno in anno significherebbe paralizzare, fra l'altro, stabilmente il sistema politico per sei mesi all'anno-. Le prime reazioni ni convegno della UH sono state caute nel sindacato, fredde sul versante degli Imprenditori. Secondo Merli Brandlnl (Clsl) le proposte rappresentano un inizio di dibattito, con alcune indicazioni che vanno nella direzione giusta, altre da approfondire e migliorare. Il vicedirettore generale della Conllndustrla, Paolo Annibaldi, sottolinea che l'obicttivo dell'ini di collegare la parte pia rilevante del Ealarlo alla prestazione lavorativa, anziché lasciarla alla scala mobile, rischia di essere solo un'aspirazione se non vengono adottati provvedimenti più Incisivi sulla riforma delle Indicizzazioni. Gian Carlo Fossi

Persone citate: Carli, Mario Monti, Merli Brandlnl, Paolo Annibaldi, Sylos Labini

Luoghi citati: Roma