Troppo libera la vendila delle armi in Svizzera chiedono più controlli

Troppo libera la vendila delle armi in Svizzera chiedono pia controlli Rapporto del procuratore di Lugano, Bernasconi, al dipartimento cantonale Troppo libera la vendila delle armi in Svizzera chiedono pia controlli Pistole acquistate nel territorio elvetico e poi usate in attentati terroristici • Un fucile a pompa può essere comprato firmando su un registro dove vengono annotate le generalità • Gli armatoli minacciano il referendum DAL NOSTRO INVIATO LUOANO — Hanno quall- I Irato la Svizzera •supermercato delle armi- OH svizzeri se ne dolgono e c'è chi vuole lare qualcosa per cercare di cancellare questa Immagine. II Procuratore pubblico sottocenerlno, avvocato Paolo Bernasconi, ad esemplo. Protrane di modificare la legge cantonale e di stipulare un nuovo concordato lnterconl oliale. Non c'è In Svizzera una legge federale che regoli la vendita delle armi. Una legislazione di questo tipo è stata allo studio a lungo, ma nel settembre dello scorso anno il Consiglio federale ha annunciato la sua rinuncia a l>crscgulre questo Intendimento: troppo forti erano le pressioni di vari gruppi, tiratori, cacciatori e. condizionati da questi, anche 1 partiti politici. Di qui la rinuncia, nella convinzione, diceva 11 Consiglio federale, che le lacune esistenti potessero essere colmale nell'ambito delle leggi cantonali. Ed ceco l'iniziativa del Procuratore Bernasconi, perchè -troppo spesso delinquenti per reati di violenta gravi hanno utilizato la liberalità del governo svizzero per venirsi a rifornire di armi nel nostro Paese, in un negozio di armatolo, per poi servirsene per commettere reati». In un suo rapporto trasmesso al dipartimento cantonale di polizia e pubblicato sull'ultimo numero della Rivista ticinese di diritto amministrativo, l'avvocato Bernasconi ricorda una casistica dell'abuso di armi acquistate liberamente presso venditori svizzeri. Ad esemplo: le armi del gruppo terroristico Italiano Morucci. nel 71-12; un fucile semiautomatico utilizato per l'attentato terroristico all'ambasciata tedesca a Stoccolma, nel '75: un fucile semiautomatico con 11 quale venne assassinato, nel 77. Il procuratore generale tedesco Buback: armi acquistate a Zurigo nel '77-'79 dal gruppo terroristico Italiano «Prima linea.; una partita di pistole comprenderne quella usata per l'attentato al Papa Solo la vendita delle armi corte, pistole e rivoltelle, è soggetta a un permesso cantonale ottenibile con domanda. Anche uno straniero può essere acquirente, deve solo presentare 11 porto d'armi italiano o il certificalo penale pulito. Per le armi lunghe, con calciami a compresi I fucili a pompa, che non si Inceppano mal. non ci sono limitazioni. Si entra in un negozio d'armi, si firma un registro sul quale vengono annotati nome e Indirizzo Questo nel Canlon Ticino, che è ti più restrittivo. In altri Cantoni non viene nemmeno registralo il nome e si pratica addirittura la vendila per corrispondenza. Però 1 Cantoni di frontiera hanno fatto un concordato Intercantonale per ridurre la liberalità di vendita. In Svizzera le imposte sulle armi sono minori rispetto all'Italia, per cui I prezzi sono convenienti. per certe armi di fabbricazione svizzera possono essere anche la metà di quelli praticati In Italia. Secondo l'avvocato Bernasconi è assurdo che siano sottoposte al regime legale solo le armi corte, quando esiste una identica pericolosità fra le due categorie. Il procuratore considera che la legge cantonale e poi 11 concordato Intercanlonale dovrebbero essere modificali recependo alcuni punti che erano slati previsti neiravamprogclto federale, poi caduto. Ad esemplo. Il compratore straniero dovrebbe presentare ali minatolo un'autorìzzaztone dello Stato di domicilio por l'acquisto di armi.. Non si tratta di una restrizione Ingiustificatamente xenofoba, perché dovrebbe concernere anche t cittadini svizzeri domiciliati all'estero*. Al divieto di acquisto e vendila, già previsto dal concordato, di mitragliatrici e pistole mitragliatrici, armi a foggia d'oggetto Inoffensivo e coltelli a molla o a scatto, andrebbe aggiunto 11 divieto per silenziatori, tirapugni, dispositivi destinati ad uccidere spruzzando o polverizzando sostanze. •£ — aggiunge l'avvocato Bernasconi — ti Consiglio di Stato dovrebbe avere la facoltà di emanare divieti speciali di commercio per determinati tipi di anni che si rivelassero prediletti dalla malavita, come l fucili a pompa del fino Remtngton cai. 13, tuttora venduti a decine anche nel Ticino, malgrado sia stato accertato piti volte II loro acquisto a scopo di rapina, data la loro potenza (sono in dotazione alla polizia americana per la loro capacità per/orante, adatta a colpire gli autoveicoli)-. E gli armatoli come vedono Il problema? In Svizzera sono circa 300 di cui 35 In Ticino (fino a una dozzina di anni fa erano una quarantina, poi, per mantenere la licenza, dovettero sostenere degli esami e 11 numero si ridusse). Dice Duilio Casslna. della Cosarmi di Lugano: - fino a qualche anno fa si vendevano molte armi agli italiani. Ora è una clientela che si e rarefatta. La legge del nostro Cantone e abbastanza restrittiva. Noi stiamo a vedere quali modifiche verranno apportate. Se la legge diventa troppo rigida C c un'as*oclazione fra armatoli, collezionisti e cacciatori, la Protei, pronta ad intervenire. Ha già raccolto un fondo di 4 milioni di franchi svizzeri, più di tre miliardi di lire, per far fare eventualmente un referendum.. Uomo Lugli

Persone citate: Bernasconi, Buback, Duilio Casslna, Irato, Morucci, Paolo Bernasconi

Luoghi citati: Italia, Lugano, Stoccolma, Svizzera