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Protesso subito per il giudice che indagò su Craxi e il cognato Il magistrato di Trento si occupava del traffico d'armi Protesso subito per il giudice che indagò su Craxi e il cognato ROMA — l.i \r.-inni' HKrl- I ROMA — La sezione dlscl plinarc del Consiglio supcriore della magistratura ha respinto la richiesta del giudice di Trento. Carlo Palermo, e ho deciso di procedere nel giudizio disciplinare nel suol confronti. Il magistrato trentino, dopo l'i- trattoria -sommarla- svolta dal sostituto procuratore generale Ouldo Ouasco, su Incarico del p.g. della Cassazione, Tamburino, titolare, insieme con 11 ministro Ouardaslgllll dell'azione disciplinare nel conlrontl del giudici, aveva chiesto la • formalizzazione, dell'inchiesta. Aveva domandato, in sostanza, clic fosse un componente della sezione disciplinare del Csm ad indagare sul suo operato, non ritenendo forse completa l'Indagine svolta dal sostituto Ouasco. Ma 1 nove membri della sezione disciplinare, che si e riunita Ieri mattina sotto la direzione del vicepresidente del Csm senatore Otancarlo De Carolis, hanno deciso. Invece, di passare direttamente al • processo-: In una prossima seduta, non ancora fissata, I giudici del Consiglio .supcriore cominceranno ad esaminare gli atti Istruttori raccolti dal sostituto Ouasco per verificare se effcurvamente il magistrato trentino si sia reso colpevole degli addebiti che gli sono stali mossi. l.n cnvlnnn rllcr-lnllnarn / hi 1 La sezione disciplinare, che come vuole la prassi dovrò presentare poi le sue conclusioni al -plenum- per 11 giudizio definitivo. 6 chiamata o pronunciarsi su tre episodi precisi, 8econdo l'accusa, Carlo Palermo, nel corso della sua Inchiesta sul traffico di armi e drogo, avrebbe commesso plU di una scorrettezza. Avrebbe, cioè. Illecitamente indagato sul presidente del Consiglio Craxl e su un altro deputalo socialista, l'on. Plllltlerl. 6cnza aver preventivamente Informalo II Parlamento; avrebbe emesso mondati di cattura contro due avvocati dllcnsorl di imputati nel traffico di armi senza 11 i\nrnrn rial nliViKIInn mini' le. I parere del pubblico ministero; avrebbe. Infine, Interrogato tre Imputati In carcere In assenza del loro difensori. Accuse gravi. Indubbiamente, dalle quali non c ancora dato sapere come Ieri si sia difeso II diretto Interessato, Interrogato per diverse ore a Palazzo del Marescialli. Un comportamento, quello del giudice Palermo, che non ha mancato. In passato, di suscitare polemiche e reazioni. Altre polemiche, molto più vivaci, furono sollevate sul suo caso durante una riunione del -plenum- del Csm. Due consiglieri vicini al pel. Franco Lubertl e Cecilia Assaliti, chiesero di discutere della denuncio Inviata dal presidente I i I rirl fYiniclolIri a] nnvnralnrn del Consiglio al procuratore I generale della Cassazione, i Denuncia che. In effetti, dette 11 -via- all'apertura dell'Inchiesta contro Palermo. SI disse che Craxl aveva agito come privato cittadino: questo almeno confermò anche Il p.g. Tamburrlno. In un'Intervista concessa ad un giornalista. Però poi si scopri che la denuncia era slata stesa su carta Intestata della presidenza del Consiglio: di qui la richiesta di Lubertl e Assantl di discutere 11 caso prima che della vicenda se ne occupasse la seziono disciplinare. Ma dopo lunghe e violente discussioni, la proposta del due esponenti comunisti, al quali si associarono subito gli esponenti di Magistratura democratica (la corrente di sinistra dell'associazione magistrati), venne bocciata a maggioranza. Il nome di Craxl e di suo cognato. Plllltteri. comparvero in un mandato di perquisizione che il giudice Palermo aveva firmato nei confronti di Ferdinando Mach. Indiziato del reato di -associazione per delinquere finalizzala al traffico Illecito di armi'. Nel provvedimento del giudice si leggeva, tra l'altro, che l'ufficio dell'Imprenditore doveva e::,eif perquisito «per f comprovali rapporti' tra Mach, 11 presidente del Consiglio e Plllltteri. r.con.