«Scippati» di tre quadri, sette frati fanno guerra alla Sovrintendenza di Cinzia Sasso

«Scippati» di tre quadri, sette frati fanno guerra alla Sovrintendenza Padova, avevano prestato le tele (della scuola del Piazzetta) per una mostra «Scippati» di tre quadri, sette frati fanno guerra alla Sovrintendenza La vicenda è finita davanti al pretore • Secondo vecchi (e contestati) documenti i dipinti apparterrebbero al Demanio NOSTRO SERVIZIO PADOVA — E' ima guerre di lettere e documenti antiilii. combattuta su articoli del codice civile. Da una parte i sette Irati camaldolesi dell'Eremo di Monte Rua. sopra Torreella. adagiato nella pace dei Colli Euganei: dall' altra il sovrintendente ni Hi ni artistici, storici e culturali di Venezia, dott. Francesco Valcanovcr. una voce dura e decisa come il cognome. Motivo della contesa tre quadri del 700 attribuiti alla scuola di Giovambattista Piazzetta, un .Cristo al Calvario- di isuiìm Lama, un -San Marco- di Giuseppe Almi li. un -San Luca- di Antonio Marinetti detto «il Chtozzotto-, Sono passati dalle stanze buie, silenziosa ; riservale della sacrestia dell' Eremo al saloni UH rninflti dai riflettori di Ca' Vtoftdfilmili Calergi. sede di >nn ino stia veneziana di grftixiu nielliamo. E adesso pare -ihe inni debbano tornarvi p- . Ecco la guerra, anelli se l>er nobili motivi. Il s.iriplendente sostiene -he le urviv non appartoiihio.oai fr.'i. che sono del .feniani cita quindi e lo 8t~.to « verte custodire, il reverei h: ;>adre Miritele Earrel. E-ipcriore generale e legale rappresentante della congregazio'ie degli eremiti camaldolesi, e WinIriend Lel|)old. priore dell' Eremo di Monte lilla, dichiarano che quelle tele appartengono al irati da tempo Immemorabile, che a loro sono .state «scippate> e che nelle loro stanze devono tornare. Costi quel che costi: anche una discesa del priore dalla clausura dell'Eremo, una chiamata in causa di avvocati e pretore. -£' la legge — tuona Valcanover —. noi abbiamo diritto di prendete f/i/ei quadri quando e Come Òogllanw*. .Sono nostii da sempre — ribatte il religioso — e noi li riprenderemo'. Adesso la questione t sul involo di un pretore di Venezia, un ricorso legate presen¬ tato dagli avvocati Mario To,r..di Padova e Ferdinando Trivellato di Venezia: le tele sono accatastate nella galleria cippo .ito del Sci-Settecento all'Accademia di Venezia, a dis;>oslzione degli studiasi, davanti al i * - ■ 111. chiuso e : .Ho Imbragato Sono II dal settembre dell' anno scorso, quando la mostra • Giovambattista Piazzetta, il suo tempo, la sua scuola-, ha chiuso i battenti E quando e cominciata la scaramuccia di lettere e codici 1/Cttcre dapprima garbate: il 30 novembre '82 l'assessore alla Cultura del Comune di Venezia. Domenico Crivellali, scrive al Irati jw-r chiedere a prestilo le tre opere do esporre nella mostra allestita in occasione del terzo centenario della nascita di Piazzetta. Garantisce per il trasporto, l'assicurazione, e. ritengono I Irati, per la restituzione. Il priore acconsente, ma il 12 settembre '81 riceve una lettera che non gli place: firmata da Crivellali, spiega che le tele, su indicazione del sovrintendente ai Beni artistici, saranno restituite alla Sopraintendehza, • Ringtaitandovi della cortesia — si accomiata l'assessore — ri preghiamo di accogliere i più distinti saluti-. Qualche giorno più tnrdl il portalettere e costretto u violare ancora 1' Isolamento dell'Eremo, e a consegnare un'altra busta E' di Valcanover. che aggiunge: • Questo ufficio ha provveduto al ritiro dalla mostra dei dipinti, li ha ricoverati nelle gallerie dell'Accademia l>crch? all'Eremo di Monte Kua non risultano facilmente accessibili al pubblico, né protetti da eventuali furti. ve' oggetto di particolare devoeione: All'Accademia, afferma, sarebbero state più facilmente a disposizione del visilatori e degli studiosi Che lossero poco accessibili, e vero. L'Eremo camaldolese e abitato da sette frati tedeschi e olandesi, tutti in età. la visita al pubblico e ammessa solo in orario e giorni particolari, le donne ne sono as¬ solutamente escluse. Ma e una ragione sufficiente per ■ scippare- In questo modo un pezzo di eremo da sempre appai tenuto aì frati? Loro sostengono di no. e al documento sventolalo dalla Sopr.tlntcndrnza (data 1885) rhe testimonia 11 -deposito, del quadri allora avvenuto a scopo di culto presso II Monte Rua. contrappongono un dispaccio luogotenenziale (data 18641 che certillca la -concessione . Aggiungono che nel regime precedente (quello austro-ungarlro). ma anche in quello umbertino, cui si riferiscono I documenti) solo gli immobili erano considerati beni demaniali. Cinzia Sasso

Luoghi citati: Comune Di Venezia, Padova, Venezia