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Parliamone Parliamone Shakespeare puro cotone ORMAI si porta la maglia come si porta l'anima, con una certa innocenza, con un certo candore. E' lontano il tempo in cui ci si lasciava sponsorizzare dal coccodrillo della Lacoste, per segnalare un discreto stato sociale; adesso i disegni c le scritte sulle magliette abbandonano la pubblicità diretta e si adeguano ai sentimenti. Per esempio, le magliette con i personaggi di Schulz (Linus, Charlie Brown e C) portano un repertorio di battute che hanno la concisione suggestiva dell'aforisma. Per esempio, le magliette con i famosi divi del cinema segnalano un culto e una solidarietà generazionale (come accade per chi esibisce sul petto il sorriso di Marilyn Monroc). Bisogna dite che tra i portatori di maglie si sta sviluppando,, oltre i motivi tradizionali, una autentica voglia di cultura. Chi può, sfoggia, ai primi caldi, la maglietta di qualche università americana, con un effetto che è ancora misto, metà studioso metà sportivo. E' tempo di intervenire con un cambiamento radicale e, come dire?, legittimato. La «New York Review qf Books» ha pubblicato nel numero scorso un'offerta speciale per i suoi lettori: magliette in puro cotone e in varia misura con l'effigie a scelta di Shakespeare o di Virginia Woolf nella deformazione affettuosamente caricaturale del disegnatore Levine (che i nostri lettoti ben conoscono). E' una seria iniziativa, spiega la rivista, per mettete in chiaro i propri gusti letterari, e aggiunge il prezzo: dicci dollari, circa diciàssettemila lite. Approviamo il progetto e ci va bene il prcz-' zo, ma forse occorre insistere. Shakespeare e la Woolf non si discutono, sono il corredo di par¬ ggStefano Reggiani