Quelle auto famose che non corrono più

Quelle auto famose che non corrono più Quelle auto famose che non corrono più che automobilistiche italiane» pubblicato dalla De Agostini (pagine 111, lire 24.000). Costantino, che ha diretto per molti anni il Centro Storico Fiat, è un appassionato cultore degli annali dell'automobile, ha scavato in archìvi aziendali e familiari, ha messo le mani su foto inedite, e le sue pagine sono un'attenta ricostruzione d'epoca. Abbondano nomi, date, vicende di capitali sociali, di trasformazioni e fusioni. Ma intorno si svolge un affresco dove si muovono pionieri, artigiani ' geniali, •torpedo» rombanti e mdépliants-> ingialliti come quello della •Dora; industria di Alpi. anano, che già nel 1905 offriva vetture elettriche «ideali per città e per dame». Addentriamoci nel pullulare di fabbriche e fabbrichette, corttli'con chassis allineati, capannoni tristi (sarà l'ombra dèi tempo che si insinua nelle immagini) e un po'solenni: nel 1906, secondo AVEVANO nomi come •Temperino », «Itala», «piatto», .Chiribiri», «Aquila», «Ansaldo». Un fiorire di stemmi, di ingegnosità tecnica, di spavalderie che accompagnò l'epoca pionieristica dell'automobile. Piccole fabbriche che nascevano in capannoni tra meccanici dai baffi austeri; si espandevano, conquistavano pubblicò e trofei sportivi, e magari anche l'onda della moda, e poi venivano spazzate via dal tempo/ o meglio, dalla concorrenza, dalla volubilità del mercato, dalle difficoltà finanziarie. Alcuni di quei nomi galleggiano nella memoria, legati ad aneddoti, film, o addirittura leggende, come la Isotta Fraschini. Ora la storia di queste case automobilistiche dei primordi, è di olire sorte più tardi quali la Osca e la Cisitalia, prende contorni precisi in un volume, di Augusto Costantino «Le piccole grandi mar¬ lavorare come carradore sulle rive del Po a Torino nel 1835. E tra gli sprazzi di gloria? Ecco l '«Itala, di Cetrano-Ansaldi, vettura da 35*5 HP che nel 1907 consentì al principe Scipione Borghese (meccanico Ettore Guizzardi, le statistiche, esistevano in Italia 51 società per la costruzione di automobili, 19 carrozzerie e 30 società per accessori. Meteci e che spesso avevano origini umili. J7 fondatore della famosa^ 'Diatto., ad esempio, Guglielmo Diatto, aveva cominciato a L'equipe da corsa della ca

Persone citate: Augusto Costantino, Ettore Guizzardi, Guglielmo Diatto, Scipione Borghese

Luoghi citati: Italia, Torino