Tra i suoi misteri la morte il regime del terrore e la biblioteca perduta

A colloquio con lo studioso sovietico Preobrazfaenskij A colloquio con lo studioso sovietico Preobrazfaenskij Tra i suoi misteri la morte, il regime del terrore e la biblioteca perduta MOSCA — Due sono gli zar della vecchia Russia valorizzati peremo dalla storiografia sovietica, che In loro cerca di vedere precursori Ideali di riforme sociali o di spinte nazionalistiche consone al dettato leninista e rivoluzionario: Ivan II Terribile e Pietro II Grande. Sorprende, quindi, che U quarto centenario della morte di Ivan passi sotto silenzio: nulla, non una celebrazione, né un discorso, neppure un francobollo ricorderanno quel 18 marzo del 1584. Sarà per quella che è una tradizione russa — e ora sovietica — di festeggiare la nascita, quindi la vita, e non la morte; o sarà forse per evitare parole troppo elogiative nel riguardi di colui che, dopo tutto, era sempre uno zar, e neppure del più pacifici Tuttavia, dice Aleksandr Preobrazhensklj, l'anniversario dei prossimi giorni •porrebbe stimolare la comparsa di opere nuove legate a Ivan ri Terribile, per il quale è cresciuta in questi ultimi tempi una spiccata curiosità del pubblico» lì professor Preobrazhenskij. 59 trini, dottore in scienze storiche, oltre ad essere topo di biblioteca e appassionato ricercatore di antichi documenti, è capo del dipartimento per 11 periodo feudale presso l'Istituto di storta dell'Accademia delle Scienze. Con lui cerco di distinguere il confine fra storia e leggenda di quello zar sanguinario — • terribile-, appunto — ma ricordato fra 1 grandi Non è facile ro-mongolo conseguita da suo nonno Ivan III, e citò Dmttrt) Donskoj che aveva sconfitto il Can Marnai* • — Uno del grandi dubbi storici riguarda la sua morte. «La maggior parte degli storici sovietici ritengono che sia morto di cause naturali. Ma altri studiosi, fra l quali, ad esempio, Vladimir Karetski], che lavora in questo istituto e che nel 1979 espresse quella tesi in una serie di articoli, sostengono che egli fu ucciso. Io sono un sostenitore delle cause naturali, Karetski) parla di avvelenamento da mercurio. In effetti qualche anno fa, quando fu aperta la tomba di Ivan II Terribile nella cattedrale di San Michele Arcangelo al Cremlino (Archangelskij Sobor, 11 Pantheon degli zar e dei principi russi, n.d.r.), furono eseguite analisi di laboratorio alla ricerca di un eventuale veleno. Emerse la presenza di grandi quantità di mercurio che, secondo il referto ufficiale, "non consentono di escludere l'avvelenamento acuto o cronico di Ivan II Terribile e del figlio" (che è sepolto con lui, n.d.r.). Ritengo che sarà difficile trovare prove conclusive: le testimoniarne scritte sulla sua uccisione sono del secolo seguente, mentre le fonti contemporanee e quelle del periodo di «Occorre valutarlo nel contesto di quell'epoca», mi risponde. Lo storico ritiene che se Ivan diventò «11 terribile», lo zar-tiranno, è proprio per effetto di quel suo monda Fin dall'Infanzia fu circondato da menzogne, sangue, intrighi. E fin dall'infanzia ebbe coscienza del potere illimitato dello zar: •Basta ricordare che aveva appena 13 anni quando fece giustiziare il principe Sujskij. — Un Ivan vittima del tempi, allora? •Non si può negare la sua estrema crudeltà, ma è un fatto che molte cronache e manoscritti successivi calcarono la mano. Un esempio: secondo tali documenti Ivan fece uccidere fra 40 e 60 mila persone quando distrusse la città di Novgorod; ebbene, gli storici hanno stabilito che in quell'epoca non vivevano a Novgorod più di 25-30 mila persone, che la città fu notevolmente danneggiata ma non rasa al suolo. La scienza storica insegna un'altra cosa. Atti di vandalismo, ira, crudeltà erano ti caratteristiche di Ivan, ma anche un grande pensiero politico e una profonda cultura. La sua fu una fusione drammatica di ferocia e di grandetta, degna dei pili grandi maestri dell'arte e della letteratura. Perché no?, un personaggio shakespeariano, — Lei insiste so quisto aspetto di un Ivan colto e con visioni da grande sovrano. Ma esiste un riscontro storico? «Prendiamo la corrispon¬ suo figlio Fedor Ioannovtch parlano di colpo apoplettico: dicono, per l'esattezza, che da tempo Ivan non stava bene, che quel giorno andò alla banja (la sauna russa a vapore, n.d.rj, poi fece la comunione, si fece tagliare t capelli dal monaci e mori». — Quella sulla sua morte e la maggiore controversia storica? •No, e neppure la più Importante. Stiamo cercando di capire, per esemplo, l'introduzione dell'opricnina, il regime di estremo terrore applicato da Ivan verso i nemici, veri o presunti. Il suo contenuto politico non è molto chiaro: in che misura egli fu nemico del boiari? Numerosi studiosi ritengono che egli non abbia voluto stroncare tutta la nobiltà, ma cercato Invece di unificare tutti gli strati feudali: nobili, boiari e il vertice del mercanti. Altri ritengono che egli abbia voluto con essa combattere gli sfarsi separatisti dei boiari, che rappresentavano lo sfaldamento feudale. Altri ancora dicono che l'opricnina fu introdotta per terrorizzare il popolo e derubarlo quando le imposte non bastavano: —Come faceva anche con la Chiesa- •Ah, sì. Le derubava senta pietà. Per esempio a Novgorod i suoi oprichntki saccheggiarono sistematicamente ogni tempio. Curiosamente, Ivan era anche molto religioso, e cercava di sottolineare quella sua religiosità andando regolarmente in chiesa. Ciò non gli Impedì di avere sette mogli e di non avere alcuna bontà cristia¬ denza fra Ivan II Terribile e Andrej Kurbskij, sulla cui autenticità sono anche stati levati dubbi, a mio avviso infondati. In quelle lettere Ivan esamina il concetto del potere onnipotente dello sax e della provenienza divina di quel potere, teorizza il suo diritto "di giustiziare e di graziare" E poi non dimentichiamo che durante il suo regno furono stampati i primi libri, a partire dal 1564 quando Ivan Fedorov pubblicò il suo "Apostol" Si compilarono anche, in quell'epoca, importanti studi storici, come un immenso codice manoscritto composto di numerosi volumi e contenente 15 mila miniature. E poi c'è la sua misteriosa biblioteca.:.» — Non è mai stata ritrovata, péro. •A quelle ricerche dedichiamo buona parte della nostra attività. Crediamo che sia, da qualche parte, nei sotterranei del Cremlino. In ogni caso l'influenza di Ivan sulla cultura di quel periodo trova conferma nella creazione di altre biblioteche: quella ricchissima del mercanti Stroganovy, nelle cut terre si sviluppò anche uno stile specifico di pittura delle icone. E poi Ivan era un profondo conoscitore della storia. Egli sottolineava sempre la continuità del suo potere rispetto agli zar che lo avevano preceduto: suo padre Vastltj III e ancor più suo nonno Ivan III. Quando decise di abbattere II conato di Kazan, per esemplo, paragonò quell'Impresa alla liberazione russa dal giogo tarta¬

Luoghi citati: Mosca, Novgorod, Russia