Elisabetta la grande: al suo servizio uomini amanti e patiboli

Elisabetta la grande: l ii Elisabetta la grande: l ii gal suo servizio uomini, amanti e patiboli collezione di gioielli, la più preziosa fra tutte le corti d'Europa. Un altro aggettivo che si affaccia alla men-. le la definirebbe «tollerante», specie In materia religiosa. Educata all'angllcaneslmo anticattolico, seppe ce- : lare abilmente il desiderio di restaurazione della religione paterna quando Ma-, ria la Cattolica, o la Sanguinaria, mori lasciandole il trono dei Tudor con l'acre odore di carni bruciate sul roghi col quali la «Sanguinaria» aveva tentato di riaffermare l'infallibilità del Pontefice romano e ristabilire 11 cattolicesimo In Inghilterra, e, Non che fosse di temperamento mite; quando fu necessario usò anche lei largamente del patibolo facendo impiccare in pochi mesi ottomila cattolici che avevano tentato un'insurrezione armata. Ma poteva ■ considerarsi giustificata dai roghi accesi contro i protestanti 'dalla sorellastra Maria, e dàlia persecuzione della cattolica Ca- ' te rina de' Medici, regina madre di Francia, che favorì, se non ordinò, la stra¬ ge degli Ugonotti del 33 agosto 1572, più nota come la Notte di San Bartolomeo. Certo Elisabetta i Inorridì per l'eccidio del, correligionari, ma ciò non la Indusse a rompere l'alleanza con la Francia lasciando anzi credere che avrebbe potuto anche sposare uno del figli cattolici di Caterina de' Medici. il gioco delle sue nozze, Invocate dal ministri Ingle¬ si che desideravano l'erede, mentre Elisabetta intendeva rimanere nubile e libera nella scelta di gagliardi amanti, 6 l'a&petto più caratteristico, di questa donna che diceva: «Sono già sposata col mio popolo». Non fu tenera, se non coi suoi favoriti, ed ebbe una condotta complicata, contorta, con i suoi nemici. La sua lunga lotta con la cattolica Maria Stuart, re¬

Persone citate: Caterina De' Medici, Maria Stuart, Tudor

Luoghi citati: Europa, Francia, Inghilterra