Saggistica

Saggistica Saggistica LA letteratura è sempre stata considerata come 11 regno del fantastico e, dell'arbitrarlo: un luogo se non fuori1 della Storia, certo dotato di un suo statuto; speciale, affrancato dalle servitù di altre! discipline. La letteratura come luogo dell'estetico, non dell'utile, con buona pace di tutti coloro che hanno cercato di piegarla a necessità via via pedagogiche, didascaliche, o di propaganda politica... Se questo è vero, è possibile costruire una ricerca storica su testi letterari? Una dimostrazione positiva viene da Emmanuel Le Roy Ladurie, cioè proprio da uno del maestri della storia «quantitativa», gran frequentatore di archivi parrocchiali e verbali dell'Inquisizione, attento consumatore di statistiche demografiche e di diagrammi del clima, come sanno bene 1 lettori del suo libro più fortunato, Storia di un paese: Montaillou (Rizzoli, 1977). Vi sono particolari che 1 documenti si dimenticano d! dire, e che un testo letterario si lascia sfuggire senza saperlo: basta metterlo a confronto con testi coevi, basta Immergerlo nella bacinella In cui un sapere antropologico abbia versato opportuni materiali di cultura popolare, racconti orali, fiabe, miti, leggende giunte da chissà dove. La nuova Indagine di Le Roy Ladurie e della sua équipe parte ancora una volta da una regione ristretta e precisa: quelle colline del Midi che si estendono dalle ultime propaggini del Massiccio Centrale verso Nlmes, tra ameni frutteti. Il tema sono le politiche matrimoniali fra Sei e Settecento, uh argomento su cui la storiografia tradizionale credeva di sapere tutto. Che cosa fa Le Roy Ladurie? Comincia a rileggere in controluce la novella di uno dei > maggióri scrittori della letteratura d'oc, l'abate Jean-Baptlste Castor Fabre (1727-83), tanto bravo quanto totalmente ignorato dalle storie letterarie ufficiali. L'abate aveva capito che la tradizione popolare racchiude veri e propri tesori di espressività e scriveva In llnguadoclano per 11 diletto del francofoni colti, mettendo In burla senza troppa tenerezza le plebi «semi-selvagge» della sua regione. Aveva il

Persone citate: Castor, Fabre