Letteratura

Letteratura Letteratura Un «favolista, che Inventa una «storia affondata nel quotidiano e nel domestico». Cosi Alberto Bevilacqua definisce Mario De Oaudlo nell'Introduzione al. suo secondo libro di narrativa, Solleone (Bastogl, pp. 171. L. 10.000). Come il protagonista del romanzo d'esordio, Dolcedorme. Giovanni si abbandona alle Immaginazioni oniriche e alla liberta dello smarrimento. Coinvolto in una «complicità triangolare» con due donne della ricca borghesia, vogliose d'amore e reciprocamente gelose, riesce a scoprire un sentiero di felicità al di la della tragedia. L, ONESTA trascrieione inglese del Ritorno del marinaio da poco vista sui nostri teleschermi rende tempestiva la versione italiana (fra parentesi, molto buona) di questo bel libro dell'autore della Signora trasformata in volpe. Il ritorno del marinaio è datato 1925, quindi contemporaneo del Ciclone sulla Giamalca di Richard Hughes: per fare il primo esemplo che venga in mente di romanzo storico-avventuroso di giovane autore novecentesco, che inserendosi senza sforzo in un ricco filone tradizionale vi innesta le inquietudini e le incredulità della nostra epoca. La trama è facilmente riassumiblle, e bene inlro- ' dotta dal titolo. 'Il ritorno del marinaio» è la frase scritta sull'insegna dell'osteria aperta in un paesetto del Dorset da un capitano di ritorno da mille peripezie, col denaro della principessa negra che ha sposato e che si è portato dietro travestita da servitorello. Siamo intorno alla metà del secolo scorso, e l'azione riguarda le operazioni del reduce prima per avviare la sua nuova attiviti, quindi per inserire se stesso e la sua famigliola nel diffidente contesto sociale del paesino, dove il colore della pelle della nuova venuta provoca poco razionali ma sempre più Diolente crisi di rigetto daparte degli abitanti, fino a un tragico finale. La tensione dello storia non si allento mal, né mai mancano di convincere i particolari che la sorreggono, sia quando sono de"scritte la iìttd quotidiana é ' la mentalità degli abitanti del Dorset, sia quando si torna indietro, nei racconti della negra Tulip, al favoloso antefatto nel Dahomey. In altre parole, il libro si può benissimo leggere restandone alla superficie, per un puro piacere di intrattenimento. Lo stesso del resto si può dire per

Persone citate: Alberto Bevilacqua, Mario De Oaudlo, Richard Hughes