Uomini speranze e illusioni cresciuti nel partito d'azione di Adriaco Luise

Tre giorni di rievocazione a Bologna, dalle origini alla crisi Tre giorni di rievocazione a Bologna, dalle origini alla crisi Uomini, speranze e illusioni cresciuti nel partito d'azione La statua di Fatima «La Signora a Roma» I negozianti in prima fila nella battaglia pro-Napoli Il segretario del pri Spadolini ha ricordato le previsioni di Ugo La Malfa, la richiesta di una vera democrazia, con un esecutivo e un sindacato forti - Le testimonianze : BOLOGNA — Come nacque — con quali uomini e programmi — 11 partito d' azione? Pani, La Malfa, Lussu e 1 caduti della Resistenza (Olnzburg, Galimberti, Enzo Sereni...) nutrirono solo speranze, Illusioni? No, affatto — ha affermato Giovanni Spadolini rievocando Ugo La Malfa, per comune riconoscimento la mente politica più acuta dell'antifascismo democratico —: 11 furono, a ben vedere, le radici del «partito della democrazia., sognato da Mazzini e Cattaneo, da Nathan e Bissolati — liberali, repubblicani, riformisti — accomunati dal disegno di un' Italia moderna. Il riferimento all'attualità, non l'elogio di un cadavere imbalsamato, è stato al centro del tre giorni di serrato dibattito sul Partito d'azione dalle origini alla Resistema (Bologna, 23-25 marzo) concluso dal senatore Enzo Enriques Agnoletti con la rievocazione del convegno d'inizio settembre 1943, a Firenze, costretto alla clandestinità da un governo'Badoglio non migliore di quello Mussolini a cui dal Piemonte parteciparono Giorgio Agosti e Dante Livio Bianco: esponenti di un folto gruppo che contava, tra gli altri, Carlo e Alessandro Galante Garrone, Franco Venturi, Vittorio Foà. Quello fu l'approdo di un lungo cammino. -Abbiamo sempre saputo di lavorare a lunga scadenza, quasi soli. Oggi dobbiamo continuare il nostro lavoro senea più pensare a scadenze, senza speranza. Restiamo esuli in patria: A questo modo, all'Indomani dell'avvento di Mussolini, Piero Gobetti fissava le linee di lavoro della minoranza illuministica decisa a non mollare. Il fascismo aveva travolto liberta politiche e partiti di massa. Costretti all' 'esilio sotto l'incalzare dello squadrismo, 1 politici si fecero storici." per capire le cause della debolezza della democrazia in Italia e prepararne il riscatto su basi più solide e durevoli. Ravvivando lo storicismo di Benedetto Croce col volontarismo di Giovanni Amendola, 11 radicalismo di Salvemini con l'analisi delle trasformazioni sociali Simbolo della continuità tra democrazia risorgimentale, socialismo riformistico e ricostruzione democratica fu il trasferimento In Corsica di Filippo Turati: un'Impresa attuata da Ferruccio Porri, Sandro Pertinl e Carlo Rosselli. Confinato a Lipari, proprio Rosselli con Socialismo libe rale, pubblicato a Parigi dopo la sensazionale evasione, tracciò la sintesi e indicò la via. Su quel solco, con diverse sfumature, camminarono gli uomini che nel 1942 si raccolsero nel partito d'azione. Il 10 giugno 1937 (13 anni dopo 11 delitto Matteotti) Carlo e Nello Rosselli erano stati assassinati per ordine del regime, molti altri antifascisti (Ernesto Rossi, Riccardo Bauer, Leone Glnsburg...) erano stati arrestati e condannati: ma le loro profezie si erano avverate tutte. Dopo anni dì retorica e di falsi successi era arrivata la catastrofe. Per uscirne 11 partito d' azione propose la Repubblica, la riforma dello Slato e la federazione europea, propugnata soprattutto da Ernesto Rossi, Altiero Spinelli ed Eugenio Colermi. Studiare le radici di quel programma non significa fare dell'archeologia antifascista, bensì — ha detto Ludovico Ragghiami — cogliere l'originalità dell'unico partito nuovo sorto dopo 11 fascismo e capire le cause della sua crisi, nel 1946-48. Oltre a raccogliere le testimonianze di quanti vissero la germinazione e le lotte del partito d'azione, — il convegno di Bologna ha congiunto la riflessione storica dei protagonisti, come Leo Vallanl e Aldo Garoscl, con 1 più recenti studi sulle dimensioni locali dell'azlontsmo (Fulvio Mazza, Anna Maria Cittadini Cipri, Marina Addis Saba, Antonio Alosco, Vittorio Telmon), mentre Massimo Sclossoll e Marina Tesoro hanno esaminato 1 rapporti fra repubblicani e partito d' azione e Arturo Colombo ha Potrebbero ess rievocato Riccardo Bauer attraverso 1 diari, ancora inediti. Il convegno — ha ricordato Leo Vallanl — era tra i desideri di Ugo La Malfa. Analizzandone la figura a cinque anni dalla scomparsa, 11 ministro Spadolini ha ricordato che secondo La Malfa 11 buon governo non può reggere solo sull'eroico sforzo di una minoranza Illuminata, bensì deve radicarsi in un vero partito. La minoranza laica, 1' Italia della ragione, conteneva le premesse per un grande «partito della democrazia»: traguardo reso finalmente possibile dal progressi sociali ed economici e da quasi mezzo secolo di confronto tra ere accusati di alt Dopo la serrata di didano a promuov NAPOLI — Non è facile guardare con ottimismo alla situazione napoletana che, lungo 1 binari di una crisi profonda, porta a Palazzo San Giacomo, da un anno senza certezza Istituzionale. II «voto nero» sul bilancio del Comune, passato nella scorsa settimana con 11 sostegno non richiesto ufficialmente del msl e offerto «in nome del popolo napoletano ... per una sfida al partiti dell'arco costituzionale-, ha acuito tensioni e polemiche, accresciuto sfiducia sul futuro della città. Il tentativo riuscito di salvare il salvabile si scontra con una realtà amara, con un groviglio di lacerazioni, dissensi e contrasti. L'obiettivo della sopravvivenza del Consiglio,comunale per scongiurare la Iattura di un ricorso a nuove elezioni a distanza di pochi mesi, non si può dire del tutto raggiunto. Si è ottenuta una proroga ma null'altro. Il rischio che l'operazione sia servita solo a far prendere respiro, lasciando posto a tatticismi e alchimie, è ben vivo. Sulle difficoltà dell'intesa, sul superamento di pregiudiziali e di ferme prese di posizione, sventola ora anche la bandiera dell'antifascismo, con reciproche accuse di ver gognosl cedimenti, di com promessi, di oscuri patteggia menti. I risultati sono tangibili, sotto gli occhi di tutti I solchi si approfondiscono tra le varie forze politiche, sullo sfondo di una città incerta da identificare. Napoli è più vicina alle con dizioni intraviste dal sociologi del rapporto Censls, o alla realtà quotidiana denunciata da Nanni Loy In MI manda Picene ? E' una città a livello levantino intessuta di violenze e di illegalità o è protesa verso connotati europei ? L'interrogativo forse non si pone per chi ci vive dentro, per chi affronta, giorno dopo giorno la pesante esperienza del caos negli ospedali e nelle Usi disastrate, dell'assistenza sanitaria bloccata da mesi, dei trasporti fantasma, del traffico stressante, del mare d'Immondizia che invade le strade. L'immagine di Napoli è quella di una metropoli che si sforza di adattarsi ad un' esistenza normale ma è governata da una cronica emergenza. Sicché rinvìi é ritardi costi tuiscono una norma di governo di fronte all'incalzare dei bisogni collettivi,- alle esigenze di una popolazione che cerca di inserirsi in una realtà diversa, di riappropriarsi delle risorse disperse per l'inefficienza della macchina amministrativa, ma soprattutto di uscire dal ghetto delle incertezze, del pressappochismo e della provvisorietà. L'aspirazione ad un modo di vivere diverso, più umano, è diffusa ih tutti gli ambienti. SI coglie vibrante nelle proteste del disoccupati, di coloro che vivono nel contatners, si legge nello sguardo degli alunni di ogni scuola, costretti a studiare in uno stato di precarietà e di scarso profitto per 1 doppi e tripli turni di le zioni, nelle discussioni che si accendono al mercatini rionali, sul mezzi pubblici Un'ultima denuncia sulla condizione insostenibile napoletana viene dal commercianti. Mesi orsono attuarono, in nome della lotta alla camorra che soffoca con il racket delle estorsioni le attività, una compatta serrata: ora ne minacciano un'altra per sensibilizzare le forze politiche ai problemi della città. Soprattutto vogliono Impe¬ tradizione laica, socialista e cattolica. Una democrazia di quella sorta — ha osservato Spadolini — deve contare su un esecutivo solido, perché chiamato a confrontarsi con un capitalismo forte; ma ha anche bisogno di un sindacato forte. La modernità del partito d' azione, ha poi fatto notare Dino Cofrancesco, sta anche nella proposta di una cultura attenta a fissare con chiarezza le fondamenta ideali dello Stato, a individuare una «filosofia* della società moderna, aperta al futuro, capace di spiegare la politica, altri menti destinata a decadere a cieco pragmatismo. Ml Konia.ll Papa accompagna la statua della Madonna di Fatima duratile la processione di ieri mattina' in piazza San Pietro. Aldo A. Mola ri delitti gli incendiari della discoteca «Melamara» protesta attuata mesere iniziative contro gnarsi'In prima persona per arginare 11 degrado che rappresenta un brutto biglietto di visita da offrire al turisti,' spesso giunti a Napoli sull' onda di una consolidata romantica letteratura. I commercianti alzano 11 tiro del loro malcontento: Gli interessi della città —dicono con tono polemico—devono essere al primo posto. Se i nostri amministratori non fanno ti.loro dovere ma pensano soltanto alla politica, slamo disposti a farci promotori di valide iniziative. Napoli non vuole conclusioni politiche ma operative...-. SI offrono di ripulire vie e piazze, di dare una mano alla soluzione del problema igienico, dell'ordine carente. -Su 1900 vigili urbani — affermano i commercianti — ben 859 non sono Idonei a scendere In strada-, e suggeriscono soluzioni alternative come quella di trasferire nel settore il personale In soprannumero nella pubblica amministrazione. I medici di fami i fa, adesso si can la crisi della città Per l'approvazione del documento contabile al Comune le forze politiche hanno privilegiato la salvaguardia del quadro istituzionale. Ora, superato lo scoglio, occorre colmare a Palazzo San Giacomo 11 vuoto di potere che si protrae da un anno, dalle dimissioni dalla giunta Valenzl. Servono un grosso impegno, una volontà politica, serve soprattutto — come sottolinea l'ex-vlcesindaco, il parlamentare socialista Guido Di Donato — «recuperare credito atto classe dirigente napoletana-. Il compito è gravoso, lo scontro a livello nazionale non favorisce valide convergenze. Si corre dietro alle formule, si mettono da parte I programmi. L'importante invece è fare presto. La città non può più attendere. -E' il momento delle scelte — afferma il dimissionarlo sindaco Picardi —, la cosa peggiore è non scegliere e attardarsi nelle dispute-. Adriaco Luise glia in sciopero