Sordi Alberto ovvero l'amico della parrocchietta

Intervista al grande comico, diventato ragioniere per «far piacere soltanto a mamma mia» Intervista al grande comico, diventato ragioniere per «far piacere soltanto a mamma mia» Sordi Alberto, ovvero l'amico della parrocchietta «Fa bene la Carra: 4 miliardi son la cons decenni e dopo un lungo tirocinio è arrivato. Ma a questo punto va organizzato e io l'ho organizsato. Perché l'impatto col successo senna la validità morale può distruggere. Attenti. Bisogna stare attenti. Siamo uomini normali come un medico o un avvocato che si applicano e non si esibiscono. Se deve esserci esibizione sarà professionale». Alberto Sordi parla d'un flato, con la grande energia che possiede chi gode la voglia di vivere. Mai un momento di sfiducia, qualche depressione? .Mai. Delusioni e umiliazioni quelle si». E11 suo tono cambia di quel tanto che ricorda subito l'uomo disfatto, rappresentato tante volte sule schermo. «Ho avuto la grande fortuna di sapere creare. Sono autore di me stesso, ma non sono un virtuoso. Conosco i limiti delle mie possibilità. Io sono uno normale. Adesso vi spiego...» E subito 11 tono muta ancora, assumendo sfumature di ricordo lontano. .Ero uno normale, non bello, ma neanche brutto e come potevo "fà ride"? Il comico allora "ce doveva ave" il testone cosi con l'orecchie grandi da somaro e invece no. Io no. Ho dovuto inventa un genere. Insomma la commedia all'italiana. Perché io avevo la faccia come quelli della prima fila al cinema e come potevo "fà ride".? E' vero: dell'uomo vestito da giullare ride perfino l'ubriacone del quale ride anche la gentaglia. .Eccolo III E ho dovuto impormi. Già avevo ragione con quel Mario Pio radiofonico. "Compagnucci della parrochietta"l Con quella voce falsata, che però, se ce state attenti adesso fa riscontro in cer¬ Spesso aver talento ed essere un talento sono due cose che vengono confuse. Per nessun'altro però, questa confusione è stata legittimata all'origine, come per Alberto Sordi. Vi sono personalità piene che scoppiano anche fuori dell'arte per la loro disponibilità agli stimoli, persino quando tacciono: Alberto Sordi è fra questi. •Comprendi n"portanza?., Perché Sordi ha mille facce che entrano, sono entrate dentro di noi come una specie di cine-coscienza: con tutti quel nostri difetti che lui è riuscito a mettere in mostra. La sua voce ha il connaturato senso dell'equilibrio: corre ormai senza pericolo sul filo della lingua, consapevole che in nessuna lingua è cosi difficile capirsi come con le parole e allora aggiunge una sfumatura di tono o 11 minimo gesto che catalizza subito la comprensione. «Alberto Sordi fa ridere anche se attraversa la strada» ha osservato un critico. .Eravamo a Cannes, sulla Croisette. Lui mi ha visto dall'altra parte. Elegante in soprabito e cappello. Ha deciso di venire a salutarmi. E' sceso dal marciapiede: ha buttato uno sguardo alle auto, si è tolto il cappello in segno di saluto e con la mano arcuata ha imposto l'alt ad una macchina che arrivava: un po'sbllenco, con quel passo deciso e con il piede buttato fuori. E'mancato il suo "Ollahl", ma faceva gli ridere». E' gentile, semplice, alla mano, cordiale, saggio. E come tutti gli autori che prima vedono, vivono una cosa e poi la descrivono, è un reporter di cui ci si può fidare. «Non sono un genio: sono un professionista. Questo successo l'ho inseguito per nseguenza del successo ti che oggi detengono il potere. Poi le battaglie con i produttori per imporre un copione nel quale loro non credevano. Quelli leggevano: entra il marito e la moglie gli dice: "Alberto perché non parli mai con me?" E lui risponde: "Ma sai che% dopo otto ore di lavoro non posso stare a parlare con te". E quésto dovrèbbe fà ride? E certo che fà ride se lo dico lo». E Alberto Sordi ripete la stessa frase con la voce stanca, in falsetto, come rotta da un singhiozzo che tutti noi conosciamo. «Sai che dopo otto ore di lavoro non posso sta a discute con tei» E fa ri-: dere, inesorabilmente. .Dal 'SO al '60 ho girato 60, 70 film: dove mi voltavo c'era un personaggio che io dovevo fare, perché il costume si evolveva cosi in fretta che se non l'avessi interpretato subito sarebbe scomparso. E' così che è nata la storia di una fetta d'Italia. Poi me sono detto: se il pubblico accetta questo tipo di cinema me lo faccio da solo.. E' mai possibile che lei riesca a mettere in vetrina tanti tipi umani? Li ha davvero conosciuti tutti? •£ camme no. E' una passeggiata per me perché io quello ce l'ho in mente. Nei limiti delle mie possibilità lo interpreto, ma so già come si veste, come cammina, se il suo impermeabile ha la martingala alta o se porta i sandali e i calzini corti o se la sfumatura del capelli i'arriva fin in testa come all'emigrante australiano. E poi, come me inetto i sandali, so che faccia da perdente devo fà. Quello che ha l capelli un po'dritti davanti e l'occhio cisposo non sarà mica uno che apre una . porta in modo normale no? L'apre si, ma se rintorclna tutto.. Sordi racconta e ogni tanto interrom¬ so, ma più di 3 li becc cca il fisco» - «Ho sempre fatto ridere: già pe la descrizione perché ride. Una risata piena e contagiosa. . .Quel prete di Contestazione generale, l'ho conosciuto. Un santo, che se dava da fà; faceva piccoli favori ai suoi quattro parrocchiani di un paesino in cima a un cocuzzolo e quelli jè faceveno pure delle maldicente. Un santo che aveva problemi con la Ouria e la Curia con lui, perché l'unico problema della Chiesa è il prete povero»; Quando ha capito che poteva diventare un'attore? 'Ero un attore già da bambino. Io volevo essere un attore con tutte le mie forze. Da chierichetto facevo ridere: me piaceva fà gli scherzi... e come giocavo con quelVincenOerel I suoi genitori che cosa pensavano? •E ohe pensava mi padre? Lui non m'ostacolava ma era sempre ti a dirmi: ma come potrai riuscire: sai che ce sono milioni che tentano, vuoi che tocchi proprio a tetBh siche tocca a me. Ma lui, poveretto era un rinunciatario. Professore d'orchestra. Ma come può riuscire uno nella vita che già se sceglie come strumento il basso tuba?». E sua madre? -Albe me diceva (lei insegnante), prendi 'sto diploma da ragioniere che qualcosa te rimane: E io... oh! Il diploma per farle piacere l'ho preso: con l bienni, i corsi accelerati, ma l'ho preso. Me dicevo: ma che me servirli se sarò di sicuro un attore? Poi la prima scrittura nella compagnia di rivista. Qui qualche pasto l'ho saltato. Me facevoil cappuccino e 'a brioche per risparmia perché il corredo di un attore di rivista allora era ricchissimo: ci voleva il tight, lo smoking, mantelli e camicie e la paga era di 30 lire e me trattenevano l costi del corredo e allora... via a cappuccini.. Ohe cosa pensa del miliardi offerti a Raffaella Carra? .11 compenso è una conseguenza del successo. Determina un forte utile: quindi è giusto che venga pagata. Ma facciamo un po'di conti. Mi sembra si sia parlato di 4 miliardi... e allora poveraccia lei. Perché oltre 3 miliardi te li becca il fisco. Bisognerebbe che come in altri poeti il successo fosse favorito, che so, ci dessero delle spese di rappresentanza così uno potrebbe tenere venti, trenta persone al suo servizio e te rimedierebbe pure alla disoccupazione. Invece questo è un Paese che se hai la bicicletta col freno te dicono: come, hai il freno e ce metti pure il campanello? Insomma, se ha successo, uno vale 10 lire più. di un altro e poi Raffaella con quelle gambe/ E allora damoie 'sii sordi!». E Alberto Sordi ride, coinvolgendoti sempre. Perché non si è sposato? .Il successo ti impone dedizione e alcune rinunce. Alla famiglia ho scelto la professione.. La vita familiare é un'Interferenza in quella privata. 'Eh si. Ogni tanto c'è una certa solitudine ma da come stanno le cose... Tutti 'sti matrimoni in sfacelo! Esempi vicini de coppie che si lasciano! Me dico che è stato meglio cosi». Le donne? • ficco. Tutte le donne al mondo sono da me adorate. Ho con loro un fidanzamento sempre etemo.. Si vorrebbe poter rimproverare a Sordi qualcosa, fargli dire qualche cattiveria. Ma non possiamo far altro che essergli grati. Nevio Boni da chierichetto»

Luoghi citati: Cannes, Italia