Sul fisco è scoppiata la polemica (e Visentini convoca le categorie) di Mario Salvatorelli

Sul fisco è scoppiata la polemica (e Visentin! convoca le categorie) LOTTA AGLI EVASORI/I sindacati all'attacco, il governo prende l'iniziativa Sul fisco è scoppiata la polemica (e Visentin! convoca le categorie) ROMA — «Sono curioso di sapere se i dati relativi all'anno di imposta 1982, e cioè quelli presentati nella primavera del 1983, sono migliori e meno iniqui di quelli del 1981», ha detto il ministro delle Finanze, Bruno Visentini, interrogato dai giornalisti nel «corridoi» della cerimonia per il giuramento degli allievi dell'Accademia della Guardia di Finanza, alla quale ha preso parte anche il capo del governo, Bettino Craxi, in una pausa dei lavori del Consiglio dei ministri. E' una curiosità, quella di Visentini, condivisa da decine dì milipni d'italiani, ancora sotto «choc» per i risultati delle denunce dei redditi 1981, di cui appena in questi giorni sono stati informati. Sembra che in futuro, grazie anche ai progressi delle tecnologie elettroniche, i tempi saranno abbreviati. E, a questo proposito, lo stesso ministro ha annunciato l'intenzione di chiedere all'anagrafe tributarla di «anticipare» al prossimo ottobre la consegna di quel dati, abbreviando,' cioè, da due anni a 18 mesi 11 tempo per elaborarli. Bruno Visentini ha.agglunto che, in alcuni casi, le classificazioni delle varie categorie di contribuenti sono, ai fini tributari, quanto meno «dubbie», specialmente per i livelli di redditi più bassi, portando l'esempio dei professionisti, i quali, dalle denunce, sarebbero 750 mila, «molto più numerosi di quanti risultino dai loro albi professionali». Infine, rispondendo indirettamente alle domande e alle polemiche sull'andamento della lotta all'evasione, il ministro ha parlato del ruolo della Guardia di Finanza nello sforzo di far osservare la legislazione tributarla, e ha dato una notizia abbastanza clamorosa, e cioè che per il prossimo corso di allievi ufficiali della Guardia di Finanza sono pervenute 5 mila domande, contro appena 70 posti disponibili. C'è. a questo punto, da domandarsi come sia possibile che in un Paese, di fronte alla realtà e alle conseguenze di un'evasione fiscale di dimensioni catastrofiche, si mettano a disposizione appena 70 posti, per chi dovrebbe combattere, con compiti di responsabilità, questa vera e propria guerra. Una guerra di fronte alla quale passano nelle retrovie altri problemi, come quello della revisione della legge valutarla italiana, per arrivare alla completa libertà di circolazione dei capitali, al quale ha accennato ieri lo stesso ministro delle Finanze. Un problema, certamente, «europeo», ma che diventa secondarlo in Italia, che deve ancora guadagnarsi il diploma di europeismo più importante, quale, appunto, quello d'una «coscienza fiscale». Su questa «guerra», ovviamente, battono i sindacati che rappresentano i lavoratori dipendenti, ancora una volta i primi della classe nell'ademplere, volenti o nolenti, questo dovere. Ieri, con una lettera del segretario generale aggiunto, Franco Marini, la Cisl ha chiesto al presidente Craxi un immediato Incontro con il governo per dare «piena e immediata attuazione» ad alcuni punti fondamentali dell'intesa del 14 febbraio, relativi all'evasione e all'erosione fiscali più o meno «legali», in particolare la determinazione del coefficienti di redditività presunta e la suddivisione del reddito d'Impresa tra 1 componenti del nucleo familiare. La lettera, che segue quella dell'Ull di cui abbiamo dato notizia ieri, afferma che i dati sul redditi dichiarati, per 11 1981 confermano «in maniera allarmante, ammesso che ce ne fosse bisogno», la fondatezza delle critiche e delle preoccupazioni del sindacato, «rispetto alla sostanziale indifferenza dei governi e dei Parlamenti di fronte al fenomeno, sempre più inaccettabile, della frode fiscale». Si può capire, e condividere, queste sollecitazioni dei sindacati, quando si pensi che 1 lavoratori dipendenti, categoria che, in base alle denunce dei redditi, è ormai assurta a pilastro principale del fisco, si vede poi «premiata» con la sterilizzazione del punti della scala mobile nel quadro di un'altra, e non meno decisiva lotta per l'avvenire del nostro Paese, quella contro l'inflazione. Di questo «sdegno» dei lavoratori dipendenti, naturalmente, Bruno Visentini è consapevole. Infatti, alle critiche delle categorie chiamate in causa dalla pubblicazionedelie denunce dei redditi del 1981, il ministro delle Finanze ha replicato preannunclando che, nel prossimi giorni, chiederà a tutte le rappresentanze Interessate di fornire tutti gli elementi in grado, eventualmente, di fornire dati e indicazioni per confutare i risultati scaturiti dall'anagrafe tributarla. Mario Salvatorelli

Persone citate: Bettino Craxi, Bruno Visentini, Craxi, Franco Marini, Visentin, Visentini

Luoghi citati: Italia, Roma