Primi no all'alternativa di Magri di Giuseppe Fedi

Primi no all'alternativa di Magri Al congresso del pdup dibattito sulla proposta del segretario Primi no all'alternativa di Magri Il socialista Covatta bito» - Solo sfiorato : «Non siamo oggetti, se volete il compromesso verifichiamolo suda Zangheri il tema della nuova sinistra - Dissensi anche nel partito DAL NOSTRO INVIATO MILANO — La seconda giornata del congresso del pdup è stata caratterizzata dagli interventi del rappresentanti del partiti ospiti e dal delinearsi di un'area di dissenso all'interno del partito. Una. frangia abbastanza contenuta che, pur non mettendo in discussione la conferma di Magri alla segreteria, potrebbe condizionarne la leadership. Insomma, il compromesso che Magri vede dietro l'angolo, compromesso fra una nuova sinistra ed il nascente partito neo borghese, non convince tutto il pdup. E nelle caselle loro assegnate non si ritrovano neppure gli altri partiti che dt questo compromesfclovrebbero essere i>prot«P-' gonlsti. Non ci si .ritrova solattufcMWlpsl. «Io —Ìia<ìettQ: ì Covatta portando il saluto del socialisti — non sono d'accordo. Forse che il filo rosso di questo rostro congresso se da una parte ha un nodo dall'altra ha un taglio?». E se Covatta, rivolto ai delegati, ha affermato: «slefe forse contenti delle assenze alla manifestazione del 24-marzo?», anche Bruno Ravasio, della segreteria nazionale Filtea Cgil, ha detto chiaro e tondo a Magri che è «troppo semplicistico bollare il psi come partito neo borghese, perché borghesia e craiismo possono entrare in rotta di collisione prima di quanto si immagini. Sta ami a noi — ha aggiunto — lavorare per questo». Ancora più provocatoriamente, Paolo Degli Espinosa, ricercatore clell'.Enea», della direzione nazionale del pdup, ha detto: «Io non vedo alcun partito neo borghese qui in Italia. Se ci fosse, oltretutto, rischierebbe di togliere spazio all'alternativa. Nell'intervento più atteso, quello del pei, Renato Zangheri, ha solo sfiorato il tema dell'alternativa: «E' necessario giungere r qualcosa di simile ad una costituente per l'Al(ei{mtì.vatfJi#\nwi.4.ovrebbc essere un incontro di vertiCft, vn&go.stl^rfaUfrvunto di convergenza e di confronto di una pluralità di partiti, 7novimentl, associazioni che si muovono per un rinnovamento della società, per una riforma della politica, per programmi avanzati e per modi nuovi di governare».' Dopo aver apprezzato il contributo del pdup alle iniziative della sinistra, Zangheri ha insistito molto sullo sforzo dei comunisti per difendere la pace. Ed ha ripro¬ posto la necessità di giungere ad un referendum popolare di valore legale sul tema degli euromissili, ricordando che il pel ha portato questa richiesta all'interno della commissione per le riforme Istituzionali, dove, però, ha trovato una sorprendente sordità. Un lungo applauso ha salutato la fine del discorso di Zangheri. Freddezza, invece, e qualche fischio nei confronti di Covatta, intervenuto poco dopo. L'unica porta aperta che Magri aveva lasciato al psi di Craxl era davvero stretta. «Potrà essere oggetto di una iniziativa unitaria», aveva detto il segretario del pdup. «Il psi — gli ha replicato Covatta — non sarà mai un oggetto. E' invece soggetto di unalstqgtQiie.difficile*. E ancora: «Se la sinistra deve dividersi, pen di alternativa proprio nel momento in cui la sinistra è divisa, e quindi più debole». E a Magri che aveva proposto 11 compromesso ha risposto: «La sua praticabilità va verificata qui ed ora, rendendosi disponibili alle mediazloìil necessarie per evitare ulteriori rotture nel movimento sindacale». Come Covatta. preoccupato per la frattura nel sindacato, ■si, che almeno ne valga, lei uà. Év'pàWd6'ssatè parlare il repubblicano Del Pennino che ha ammonito a non confondere patto sociale e patto politico. La via da percorrere, ha affermato «deve condurre al superamento delle condizioni talora soffocanti della democrazia bloccata, senza alternativa». Questo è.un problema che non può esseve eluso ed è presente anche In chi, come il prl, nell'alternativa di sinistra non si riconosce. Molto applauditi gli Interventi di Stefano Rodotà, della sinistra indipendente, ed Emilio Molinari, di democrazia proletaria. Se però per il primo il compromesso di Magri è una strada percorribile, insieme a quella di una costituente per l'alternativa, per 11 secondo 1'inpontro fra la sinistra e I . neo borghesi, neJitìbhfèlitól'H cui più alto è lo scontro, è impraticabile. nj-i.i>.Ti_i?<aa Giuseppe Fedi

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