«Martello» Roldan sfida Hagler

€< Martello» Roldan sfida Hagler S lanette a Las Vegas mondiale dei medi, sul ring anche Nino La Rocca €< Martello» Roldan sfida Hagler L'Argentina pugilistica, dopo aver vissuto sette anni di meravigliosa gloria nella scia dei trionfi del distruttore di Nino Benvenuti, Carlos Monzon, dal 1978 ormai è sparita dalla scena mondiale dei pesi medi, salvo la breve comparsa della «meteora- Hugo Corro. Ora è venuto il turno di Juan Domingo Roldan, un rozzo picchiatore, di tentar di rinverdire i tempi di Monzon, presentandosi stanotte, sul ring statunitense di Las Vegas, come ottavo sfidante di Purtroppo il grande Carlos non può trasferire in Roldan quel complesso impalpabile di.doti fisiche e tecniche, che si chiama genericamente classe, che il numero uno dei pesi medi argentini edizione 1984 proprio non possiede. Juan Domingo Roldan, detto «El martillo», il martello, ha una potenza di pugno eccezionale, elle gli ha permesso dimetterek.o. 38 dei SI avversari da lui battuti. A questa dote però, salvo una notevole capacità di incassatore, Roldan non può aggiungere al ■. tro'r il sudamericano è un peso medio «corto», dalle gambe tozze e dal fisico piuttosto sgraziato, che spara randellate all'impazzata non sostenute né da un'adeguata impostazione tattica né dalla necessaria mobilità sulle gambe. Può risultare un fulmine di guerra contro avversari statici quanto lui — Frank Fletclier, infatti, è stato stroncato dall'argentino in cinque riprese — ma può fare anche una figuraccia di fronte a chi, come Hagler, sappia sfruttare sul ring soprattutto le armi dell'intelligenza e della velocità. Intendiamoci, il rischio teorico cMjunpJgt «missi^alla cieca di Roldan approdi sulla mascella di Hagler trasformando il match di stanotte nella sorpresa dell'anno indubbiamente esiste. Ma questo rischio ha le proporzioni indicate dal bookmakers di Las Vegas, che danno Marvin Hagler favorito per ben sei a uno. Sulla carta, insomma, è un match tecnicamente a senso unico, giustificalo dalla -novità» del ritorno di un argentino tra gli aspiranti al titolo dopo l'altro, gli avversari veri Hagler li ha già eliminati tutti. Resta comunque un grosso affare, come tutti quelli in cui la boxe si sposa alla televisione Usa (con registrata anche su Raiuno, domani pomeriggio) tanto è vero che Hagler, per quella che dovrebbe essere solo una formalità, incasserà circa due miliardi di lire (1 milione 250 mila dollari) contro il mezzo miliardo di Roldan. Il sottoclou della riunione &Lasjregas feajHtoE&setpit diretto -per >noU-iMn.': quanto coincide col ritorno sul ring di Nino La Rocca, dopo la sfortunata avventura europea contro il francese Elbllla. Quella del 19 febbraio a Capo d'Orlando è stata la prima sconfitta e la prima ferita della carriera del mulatto di Genova. I rischi del match di Las Vegas stanno quindi non tanto nel valore dell'avversario — il messicano Canela, buono ma non insuperabile — quanto nell'impossibilità di sapere die tipo di reazione psicologica avrà La Rocca, risalendo sul ring senza lo «0. nella casella delle sconfitte e con il sopracciglio rattoppato dai chirurghi. Gianni Pignata

Luoghi citati: Genova, Las Vegas, Martello