Sanità, radiografia opaca

Sanità, radiografia opaca La Commissione della Camera apre un'indagine in Piemonte Sanità, radiografia opaca Ci sono letti da abolire, ma intanto si fanno prenotazioni di mesi per un posto -1 problemi difficili della grande città - Mondovì, un'isola felice dove non si sprecano medicine - Cardiochirurgia tutto bene, ma l'emodinamica è ancora un sogno La radiografia della sanità piemontese che la Commissione della Camera, presieduta dall'on. Casalinuovo, è venuta a fare, lascia dubbi suir efficienza delle Usi. Ieri, 1 nove parlamentari hanno visitato la cardiochirurgia e il nuovo reparto di radioterapia delle Mollnette e l'impressione è stata più che buona (a parte quella sull'emodinamica, che non riesce a partire). Ma nell'incontro del mattino con medici, sindacalisti, esponenti di alcune Usi, sono emersi tutti i problemi e le contraddizioni di questa regione dove il centro di attrazione continua ad essere, per la sanità come per il resto, Torino che inghiotte un terzo del bilancio. E che, se per quanto riguarda le grandi specialità offre prestazioni soddisfacenti, presenta grandi spazi bui in quella che è 1' assistenza normale. E' di pochi giorni fa un episodio alla Nuova Astanteria Martini. Un uomo con male all'orecchio va al pronto soccorso, lo specialista accerta che non è nulla di grave, un semplice tappo di cerume. « Vada a prenotarsi per un lavaggio», dice, perchè tutto nell'ospedale deve essere regolamentato, certificato, burocratizzato. Risposta allo sportello: « Torni tra un mese-. Quello' che dovrebbe essere un semplice trattamento ambulatoriale -siri territorio- per usare questa parola magica, diventa Invece un probema organizzativo. Ieri si è parlato, tra l'altro, dei 32 mila posti letto che debbono scendere a 27 mila secondo gli standard europei di sci ogni mille abitanti. Domando: «Afa come giustificate la riduzione quando ci sono liste d'attesa di irest per un posto in medicina o in chirurgia?:. La risposta è ovvia, l'ospedale non è un ricovero per anziani, bisogna creare strutture protette per i lungodegenti. E poi ci sono reparti dove 1 letti sono occupati al massimo per il 70 per cento. «Afa allora il costo medio di 250 mila lire per giornata di degema è puramente teorico». Però esiste e incide sul costo della sanità che la tabella indica analiticamente. Torino è un capitolo a parte. Nei giorni scorsi abbiamo detto che il suo bilancio sanitario è quasi analogo a quello del Comune. Il presidente dell'Usi 1-23, Poli, spiega che il bilancio preventivo per quest'anno è di 817 miliardi, 11 che significa 730 mila lire per abitante. Aggiunge: «Se si ricorda che II 36 per cento dei ricoverati è formato da residenti fuori Torino e che a questa categoria appartiene anche il 28 per cento del ricoverati nelle strutture private convenzionate, il costo della sanità pubblica scende a 560 mila lire per abitante, inferiore al costo medio nasionale che è di 600 mila». In questo scenario c'è un' isola felice, l'Usi di Mondovl. Ha progettato un ospedale nuovo per sostituire quello distrutto da uno scoppio e 11 tasso del letti è 3 per mille. «Sono sufficienti — dice il presidente Ferrua — perchè abbiamo recuperato le Jpab e le infermerie come strutture per gli anziani». C'è però da pensare che qualcuno venga a farsi ricoverare a Torino o vada a Cuneo («o addirittura in Liguria* si è anche detto). Comunque un'altra novità monregalesc è la contrazione della spesa farmaceutica. Era 472 milioni nel novembre '83 e 485 nel dicembre; è scesa a 272 nel gennaio e 265 in febbraio. Perchè? «Perchè i medici di base si sono accordati su protocolli di cura». Cosi il discorso è passato sui medici, su quelli di base e gli specialisti, con rivendicazioni e segnalazioni di cattivi, funzionameli. Compreso 11 contratto che pare di difficilissima applicazione. Tanto che il prof. Olivieri, ex presidente dell'Usi, ha consigliato 1 parlametarl: «Il prossimo fatelo fare, come quello dei metalmeccanici, da Annibal di, almeno sarà comprensibl le». Domenico Garbarino

Persone citate: Casalinuovo, Domenico Garbarino, Ferrua, Olivieri, Poli

Luoghi citati: Cuneo, Liguria, Mondovì, Piemonte, Torino