Sul progetto di riforma salariale Lama e Del Turco di nuovo insieme di Gian Carlo Fossi

Sul progetto di riforma salariale Lama e Del Turco di nuovo insieme In quattordici punti la proposta Cgil che sarà ora discussa in fabbrica Sul progetto di riforma salariale Lama e Del Turco di nuovo insieme ROMA — La Cgil ha «sparato» ieri la sua proposta per la riforma del salarlo e della contrattazione, compresa la revisione del sistema di scala mobile, che sarà discussa da oggi in numerose assemblee di quadri e delegati prima di essere dibattuta, a meta aprile, in un'apposita conferenza nazionale. Comunisti e socialisti hanno raggiunto un accordo sulla premessa e sul quattordici capitoli della proposta (definita «un telalo a maglie larghe, di supporto e di sollecitazione»), che perù non affronta — anche per 1 persistenti dissensi tra le due compónenti storiche — il problema immediato di una ipotesi alternativa al decreto antlnflezione. In discussione al Parlamento. La Confederazione ha cosi compiuto un passo Importante, ma non tale certamente da' superare completamente I contrasti Interni e tanto meno la spaccatura di fondo dalla Cisl e dalla UH, che peraltro riconoscono la minore rigidità del comunisti e la possibilità di avviare un confronto. La' proposta prevede: — Paga minima nazionale. Dovrebbe essere costituita la «paga minima nazionale» sommando 1 minimi tabellari e l'Indennità di contingenza maturata fino ad oggi, indipendentemente dal meccanl- sino di indicizzazione che sarà adottato In futuro. Andrebbe anche esaminato l'assorbimento nella tredicesima mensilità di eventuali «quattordicesime» o di voci similari, comunque denominate e calcolate. I nuovi «minimi conglobati» dovrebbero essere di esclusiva competenza della contrattazione nazionale di categoria. — Scala mobile. Due alternative con varie sottolpotesl. In particolare: 1) un sistema di Indicizzazione a percentuale (anziché a punti) che mantenga un grado di copertura equivalente a quello della scala mobile. Può essere riferito alle retribuzioni globali di fatto o ai minimi conglobati. Nel primo caso, si dovrebbe «modulare» l'adeguamento automatico all'80% del tasso d'inflazione sulle prime 840 mila lire e al 3% sulla restante parte della retribuzione; nel secondo, si dovrebbe realizzare un grado di copertura unico (circa l'80%). Entrambe le Ipotesi possono essere poi Integrate con la proposta formulata di recente dall'ex governatore della Banca d'Italia, Baffi: l'indicizzazione dovrebbe scattare quando venga superata «una soglia d'inflazione* da determinare (ad esempio, il 3%), al di fuori cioè di una periodicità fissa. 2) Il mantenimento dell'attuale livello, ma con periodicità semestrale degli scatti di scala mobile e con punti di contingenza differenziati. In ogni caso, sarebbe opportuno rivedere il «paniere» (sul quale si basano le variazioni dell'Indice Istat). — Drenaggio fiscale. Indicizzare annualmente le detrazioni di Imposta o procedere ogni quattro o cinque anni alla «revisione del con/ini deh le aliquote Irpef». — Assegni familiari. Fusione di assegni familiari, assegni integrativi per i figli a carico, detrazioni di imposta Irpcf In un'unica voce soggetta ad una sola normativa, che «verrebbe ad avere l connotati di un'imposta negativa». — Professionalità e Inquadramento. L'inquadramento unico nazionale resterebbe il supporto della scala delle paglie minime nazionale, ma «disinquinato» dalle applicazioni distorte e ridimensionato con un •inquadramento a griglia di classificazione: Con la contrattazione aziendale potrebbero essere assegnate quote retributive, a titolo di professionalità, corrispondenti a specifiche capacità e responsabilità. — Scatti di anzianità. Va confermata ed estesa la scelta di ridimensionare drasticamente l'istituto degli scatti e di realizzare una perequazione tra operai e Impiegati. — Aumenti e produttività. 61 Ipotizza di «corroborare determinati programmi di produzione, di ristrutturazione organizzativa, di Innovazione tecnologica con avanzamenti retributivi, pur essi contrattualmente programmati: — Orari di lavoro. 61 Indicano quattro direttrici: puntare a flessibilità di orarlo (nell'arco della giornata, della settimana e perfino dell'anno) legate ad una migliore e maggiore utilizzazione degli Impianti; superare uniformi rigidità dell'orarlo, sperimentare una compensazione delle ore straordinarie o delle ore «faticose» non più solo mediante maggiorazioni salariale, ma attraverso riduzione dell'orarlo normale complessivo, diffondere forme di contratti di solidarietà. OH altri capitoli riguardano: diritti di informazione, articolazioni contrattuali, organizzazioni del lavoro, ambiente. Gian Carlo Fossi

Persone citate: Baffi, Del Turco, Lama

Luoghi citati: Roma