Nuova legge per le donne a San Marino

Nuova legge per le donne a San Marino Nuova legge per le donne a San Marino 8AN MARINO — Canti, applausi, cori di clacson: e sulla statua della Libertà, accanto a una bandiera bianca e azzurra coi colori della Repubblica, un altro insolito drappo: una grande bandiera rosa. Cosi l'altra sera, con una festa al castello di Serravalle e un corteo fino al .Palazzo pubblico», alcune centinaia di donne hanno festeggiato una riforma storica per la Repubblica del Titano. Finalmente, dopo una contrastata votazione (i rappresentanti della de e quello del partito repubblicano hanno abbandonato l'aula), San Marino ha modificato la legge che, fino all'altro ieri, impediva alle donne che sposavano un «forese», di mantenere la cittadinanza. E' stata una lunga battaglia. A sostenerla più di ogni altro gruppo era stata, fin dal '72, riunione donne sammarinesi», che su questo tema, l'anno scorso, si era anche resa promotrlce di un referendum. Ai ventimila abitanti della piccola Repubblica l'abrogazione dell'antica norma era stala proposta come un fatto di crescita civile. Il risultato, però, non era stato del più confortanti: solo un 42 per cento di si, contro una robusta maggioranza L'altra sera, finalmente, 11 problema è stato risolto anche In sede legislativa, sia pure attraverso una votazione piuttosto movimentata. Tutti 1 consiglieri della de (capeggiati da Clara Boscaglia, irriducibile avversaria dell'«apcrtura» agli stranieri) hanno abbandonato l'aula seguiti dall'unico consigliere repubblicano. La legge, abbinata a un'altra norma che consentirà la «naturalizzazione» degli stranieri che risiedono a San Marino da trentanni (poco più di mille persone, ovviamente quasi tutte italiane) è passala con 32 voti, quelli del pel. del partito socialista sammarinese e del partilo socialista unitario.

Persone citate: Clara Boscaglia

Luoghi citati: Castello Di Serravalle, San Marino