I missili a Comiso, dice Mosca sono una rinuncia di sovranità di Fabio Galvano

I missili a Comiso, dice Mosca sono una rinuncia di sovranità Il Cremlino smentisce trattative segrete e critica l'Italia I missili a Comiso, dice Mosca sono una rinuncia di sovranità «Gli Stati Uniti diffondono ad arte voci di dialogo dietro le quinte» - Solo il ritiro di Pershing e Cruise può permettere la ripresa dei negoziati sai disarmo in Europa DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — Il Cremlino tronca sul nascere qualsiasi speculazione su un presunto -dialogo dietro le quinte», con . gli Stati Uniti, sulla questione nucleare. Un editoriale della Pravda, successivamente ampliato da un commento Tass, accusa gli Stati Uniti di -diffondere ad arte» voci di quello stampo, al fine di «dista/ordinare» l'opinione pubblica e ;rldurre 1 «topici timori» che, lanche in Occidente, suscita - l'attuale stato dei rapporti fra Est e Ovest. Il messaggio è chiaro: tutto è fermo fra le superpotenze, e tutto resterà I fermo finché gli Stati Uniti e 1 loro alleati non rinunceranno al Pershing e ai Cruise già in* stallati. Da un commento parallelo, diramato dall'agenzia Novosti, l'Italia viene particolarmente presa di mira per 1 ■missili attivati o In via d'attivazione a Comiso. Il governo italiano è accusato di avere '«abbassalo la soglia nucleare», e ciò a neppure un mese dall'atteso incontro moscovita fra Gromyko e il nostro ministro degli Esteri, Andreotti. Dopo il fallimento del negoziato ginevrino, afferma la Pravda, -Washington cercò dapprima di creare llmpres- sione che non fosse accaduto gran che: l'Urss, diceva, sarebbe tornata al negoziato domani, se non oggi: Di fatto, dice il Cremlino, «i sipnori di Washington e di certe altre capitali Nato gradirebbero nascondersi dietro una facciata negoeialo mentre sviluppano in Europa occidentale una nuova forea di missili nucleari puntati contro l'Urss». Fallito quel tentativo, quando secondo Mosca ^l'Urss disse che non avrebbe partecipato a un negoziato destinato a ingannare i popoli» e anzi precisò che avrebbe ripreso le trattative solo se Cruise e Pershing fossero scomparsi, -Washington — scrive la Pravda — si rese conto di essere caduta nel ridicolo con le sue previsioni di una rapida ripresa del negoziato». Ecco allora il secondo atto: anziché -discutere onestamente», accusa 11 Cremlino, gli Usa decisero di -ricorrere a un altro stratagemma, pili sofisticalo». Sebbene non fosse in corso alcuna trattativa sulle armi nucleari, afferma il giornale del pcus, sono state messe in circolazione voci secondo le quali «non c'è da temere perché di fatto tali questioni continuano ad essere discusse». Queste -favole», dicono 1 sovietici, sono state -sussurrate nelle orecchie degli alleati europei». -Sono una nebbia sempre più densa che cala sui viaggi a Mosca di personaggi Usa anche non governativi; se ne specula anche a proposito dei normali incontri degli ambasciatori sovietico e americano, a Washington e a Mosca, con i funzionari della controparte». 11 riferimento al recente viaggio di Scowcroft, e al suo mancato incontro con Cernenko, nonché alla polemica che ne è seguita, è esplicito; ma anche quello ai lunghi colloqui dell'ambasciatore Hartman con Oromyko e di Dobrynin con Shultz. Ebbene, dice la Pravda. le cose non stanno cosi: da parte Usa «non c'è un grano di verità sui "contatti informali" con l'Urss in merito alle questioni precedentemente discusse a .Ginevra». Si tratta unicamente di -un trucco per illudere la gente», per distrarre l'attenzione dalla lotta che l'opinione pubblica occidentale avrebbe scatenato, secondo Mosca, contro gli euromissili Usa. Vittime di quelle che la Tass definisce -eccezionali giravolte politiche» sarebbero soprattutto, secondo Mosca, Paesi come l'Italia. Noi siamo colpevoli, nel giudizio che 11 Cremlino esprime per bocca della Novosti, di -non avere ascoltato il richiamo a risolvere il problema de-, gli euromissili su una base reciprocamente costruttiva». L'Italia, insomma, non ha avuto 11 coraggio di dire «no» alle pressioni americane — un'accusa non nuova da parte dei sovietici — e avrebbe in questo modo «rinunciato a una parte della sua sovranità nazionale». -Il risultato dell'attuale politica italiana — dice Mosca — è un accrescimento del pericolo di guerra». Non appare molto chiaro, secondo taluni osservatori, come il ministro Andreotti possa — in questo clima — programmare un viaggio a Mosca. A meno che, dietro le quinte, si dicano cose diverse, si svolga una sorta di «dialogo discreto» senza il quale 1 rapporti diplomatici non avrebbero più senso. Non potrebbe essere proprio quello 11 tipo di dialogo al quale gli Usa fanno riferimento e che Mosca si adopera con tutto 11 peso della Pravda a negare? Fabio Galvano