La sfida dei cugini-rivali di Ezio Mauro

La sfida dei cugini-rivali Storie parallele di repubblicani e liberali uniti per l'Europa La sfida dei cugini-rivali TORINO — SI toglie la sciarpa bianca, si ferma sulla soglia, si guarda attorno: è la mezza e finalmente Giovanni Spadolini, promesso per le dieci, annunciato per le undici, inseguito per telefono a mezzogiorno, sbuca davanti al congresso del plt. Tutti lo aspettano, capi, gregari e curiosi, ma lui adesso prende tempo, ha come un attimo di indecisione. In realtà, studia la scena e annusa l'aria. Sa benissimo che questa è la sua grande giornata, solo davanti all'amore-odlo del plt, un partito-alleato ma freddo, unito al prl da un patto elettorale ma ancora diffidente e dubbioso. Insomma, un partito da conquistare, strappandolo alla partnership di Bettino Craxl. Una sfida difficile e Spadolini, sorridente e Irrequieto, lo sa benissimo mentre cammina tra la platea puntando alla prima fila. Arriva mentre Claudio Martelli sta incominciando a parlare e l'Involontaria regìa del congresso accavalla gli applausi di consenso al psi agli applausi di saluto al prl. 'Eccolo questo pli degli Anni '80 — diagnostica dalla Uibuna 11 presidente del partito Aldo Bozzi, con gli occhi fissi sul congresso —. il cuore batte perii psi, ma lawgione dice Pri»:._ .... t sotrtQ Mn Al centro di questa sfida, Valerlo Zanone è immobile al suo posto, imparziale nei sa- luti e negli applausi, impenetrabile e guardingo. Ascolta Martelli che parla, osserva Spadolini che si agita in prima fila, stringendo mani, fissando appuntamenti, combinando Interviste, chiacchierando con Giorgio La Malfa e, soprattutto, ricevendo alla spicciolata una processione di delegati liberali: arriva una donna a stringergli la <mano, un'altra a chiedere un favore, si avvicina un discendente di Quintino Sella, c'è anche chi ha in mano un libro su.«Marx-e-Pro^e/j aiuole regalarlo pròprio ài segretario del prl; Segno'che' ir dialogo tra i «cugini-rivali» liberalrepubbllcanl funziona, che la base del pli è d'accordo ad* andare avanti? 'Segno che questa intesa è una scelta obbligata<t— sussurra Spadolini prima di salire alla tribuna — che dimostra con chiarezza come nell'area laica i "poli" siano due e non uno soltanto. Nessuno dunque può illudersi di egemonizzarla. Di qua nasce il nervosismo del psi per V accordo pli-pri, di qua deriva il corteggiamento insistente del socialisti verso Zanone. Craxi è venuto al congresso liberale proprio per parare il colpo, altrimenti non si sarebbe mosso da Roma». 'Sciocchezze, non abbiamo gelosie di questo tipo, anzi — risponde Martelli — l'intesa pli-pri semplifica il paesaggio elettorale e sollecita i socialdemocratici e anche gli stessi radicali a trovare un raccordo con il psi. Che poi ci sia un po' di concorrenza tra di noi, non mi fa paura, perché è un segno che l'area laica è in crescita. Ma si tratta dì una Concorrenza politica, non elettorale, perché prl e pli si muovono sul versante moderato, socialisti, socialdemocratici e radicali sul versante progressista». Meno prudente e controllato, 11 segretario del psdl, Pietro Longo, rivela Invece 11 malumore che cova nell'area socialista per questo dialogo ravvicinato tra liberali e repubblicani: 'Per ora mi sembra un dialogo a torte in faccia. Una di quelle comiche in cui a scene alterne i protagonisti litigano tra di loro e si giurano amicizia». Durerà, dunque, non durerà? 'Io ci credo, questa intesa per le europee non sarà una parentesi», promette Valerlo Zanone. Giorgio La Malfa, addirittura, ha raccolto al volo da Roma la voce di un sondaggio elettorale benaugurate, cor) la de al 29 per cento,.il pel $ 28, Lspjgalisu starjlii ' ìè la' nuòva coppia prl-pHrd'un balzora-quota-13 per- cento. Un. gran salto che, se fosse vero, inchioderebbe insieme Spadolini e Zanone, obbligandoli a una vita politica da siamesi. Ma 1 due, al di là del patti di convenienza, hanno davvero qualcosa in comune? «7/ buon senso ~ elice il ministro Renato Altissimo — e non è una cosa da poco». .Hanno la stessa tradizione europea; quella liberale, perché quella repubblicana non esiste», aggiunge perfido Martelli. 'Siamo molto diversi — ammette Spadolini — ma in comune abbiamo almeno un nome: Gobetti. Zanone ha esordito tanti anni fa con un saggio su di lui in cui io sono ampiamente citato». 'Credo di aver letto almeno una parte dei libri che Ita letto Spadolini», spiega Zanone. Un po' poco per un patto di ferro, quanto basta per mettere in piedi un tentativo di dialogo che rompa, in una spallata a due, 11 tetto del dieci per cento. Resta 11 problema del terzo incomodo, Bettino Craxl. Ma secondo gli uomini di Zanone/ conciliare il cuore e la ragione non è Impossibile. 'Per noi oggi il psi è come un'amante — spiega Attilio Bastlaninl, vicepresidente dei senatori liberali —, il prl è come una moglie: con cui si litiga, ma con cui si è scelto di continuare a vivere». Ezio Mauro

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