Genoa, secco no di Fossati a Gadolla di Giorgio Bidone

Genoa, secco no di Fossati a Gadolla Il presidente ha respinto un'offerta di sette miliardi per cedere la società Genoa, secco no di Fossati a Gadolla Si prevedono a questo punto contestazioni più dure da parte I dei tifosi - Potrebbe essere Burgnich il nuovo allenatore GENOVA — Renzo Fossati ha respinto l'offerta (complessivamente sette miliardi) fatta da Gianfranco Gadolla per rilevare il pacchetto azionario del Genoa e ottenere la presidenza della società rossoblu. La notizia è stata ufficializzata ieri sera con un comunicato degli avvocati che hanno assistito l'aspirante presidente in queste trattative, ma era già nell'aria da alcuni giorni: da alcune mezze parole di Fossati infatti si era capito che il presidente-padrone del Genoa (Fossati possiede oltre il 90 per cento delle azioni) non avrebbe passato la mano. Nel comunicato emesso dai legali dl^Gadolla si afferma che questi ha proposto a Fossati la sottoscrizione iniziale di un miliardo di nuovo capitale con rispetto dei piccoli azionisti e con riserva di ulteriori aumenti di capitale; V accollo dei debiti della società fino alla concorrenza di sei miliardi di lire con conseguente liberazióne delle esposizioni di Fossati; il tutto però era subordinato ad un risanamento da parte di Fossati delle perdite accumulate dal Genoa durante l'attuale gestione. Avendo Fossati respinto questa offerta, conclude il comunicato, Gianfranco Gadolla rassegna le sue di¬ missioni da consigliere del Genoa, carica alla quale era stato eletto nell'assemblea dell'inverno scorso. Che cosa succederà adesso? Probabilmente Gadolla si metterà alla finestra e attenderà lo sviluppo degli eventi, mentre cresce la contestazione dei tifosi che avevano creduto ad una svolta nella gestione del Genoa. Per questa sera tra l'altro è previsto un nuovo incontro tra i rappresentanti del comitato di coordinamento del clubs e i capigruppo dei partiti rappresentati in Consiglio comunale. E' probabile che vengano messe allo studio nuove iniziative di contestazione,'magati già da domenica prossima in occasione della partita casalinga con {'Ascoli. L'unica cosa certa è che la contestazione nel confronti di Fossati, considerato quasi da tutti l'unico responsabile della pesantissima situazione tecnica e amministrativa della squadra e della società, è destinata ad aumentare. Il presidente a sua volta apre un fronte di guerra anche con Simoni. Che il trainer non resti a Genova era ormai scontato, ma fino a ieri Fossati aveva recitato la parte di quello che aspettava una risposta dal tecnico in merito ad una possibile riconferma. Invece in un intervento ad una televisione privata cittadina il presidente ha parlato apertamente di Burgnich e ha detto di essere in attesa per la prossima settimana di una risposta dell'allenatore del Como per affidargli il Genoa nel prossimo campionato. Cosi ieri quando i giornalisti hanno chiesto a Simoni se avrebbe lasciato il Genoa si sono sentiti rispondere: «Non lo dico lo, ma 11 presidente». Insomma, anche tra Fossati e Simoni si è creata una situazione di rottura come del resto si era capito da tempo quando il presidente aveva cominciato a lanciare frecciate nei confronti del tecnico e dei giocatori. Giorgio Bidone

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