I cento giorni del generale

I cento giorni del generale PRESENTATO IN ANTEPRIMA IL FILM SU DALLA CHIESA I cento giorni del generale .Vivace, prolungato il dibattito che ha concluso, martedì al cinema Dorla, la serata a Inviti per l'anteprima di -Cento giorni a Palermo», il, film di Giuseppe Ferrara che, in asciutti toni cronistici, rievoca i tre ultimi mesi del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, prefetto nella citta siciliana dove, con la moglie, venne assassinato dalla mafia la sera del 3 settembre 1982. Il cinema era gremito, presenti il sindaco Novelli, i presidenti della Regione e della Provincia, Viglione e Benzi, numerose autorità militari e civili. Nel dibattito, introdotto dal critico Gianni Rondolino, ha parlato per primo il regista Ferrara, autore di «un film collettivo che solleva problemi- e la cui elaborazio¬ ne, tra inchieste, discussioni pubbliche e no, è durata circa un anno. Ferrara ha precisato che 11 copione si basa sulla realtà dei fatti, su testimonianze di-: verse e precise. Dopo 11 regista ha parlato, con accento spesso polemico, il giornalista Corrado Staja- no. Un intervento, il suo, che ha sottolineato le difficoltà incontrate da Dalla Chiesa nella sua attività prefettizia (durata esattamente 126 giorni) di «servitore di quello Stato di cui intendeva ricreare il senso, a Palermo perduto-. Terzo interlocutore il giudice torinese Maurizio Laudi, ch'ebbe concrete esperienze di lavoro con Dalla Chiesa quando era a Torino, impegnato a fondo nella lotta anjtlterrorlsmo. Agli appunti rivoltigli dal partecipanti al dibattito e dal pubblico ha poi risposto 11 regista facendo rilevare Y-opera di denuncia» esercitata dal film e ricordando che 10 copie in 16 mm di «Cento giorni a Palermo» sono state ordinate dalla Regione siciliana per proiezioni scolastiche, a. v.

Luoghi citati: Ferrara, Palermo, Torino