Autoconvocati decidono gli scioperi atomizzati

Autoconvocati decidono gli scioperi atomizzati Autoconvocati decidono gli scioperi atomizzati BOLOGNA — OH 'autoconvocati» non hanno proclamato lo sciopero generale accogliendo cosi l'opinione di Lama che, nel comizio di Roma, lo aveva giudicato inopportuno. 1300 membri dei consigli di fabbrica provenienti da tulle le regioni italiane hanno, Invece, deciso «I* atóiMzzazlone delle lotte-. Uno dei promotori della riunione, il sindacalista Bruno Restelli, del consiglio di fabbrica della Compagnia generale trattori di Milano ci ha detto: «Atomizzazione delle lotte significa che i coordinamenti dei consigli di fabbrica delle varie regioni dovranno proclamare scioperi di un minimo di 4 ore nel giorni che crederanno pili opportuni, entro II 15 aprile; gli scioperi potranno essere anche di carattere provinciale o comprcnsoriale a seconda della situazione delle varie aree». Una parte degli «autoconvocati» era favorevole allo sciopero generale. Poi, noi corso del dibattito, è prevalsa la tesi che 'lo sciuperò generale è uno strumento e non può essere un obiettivo» per cui l'assemblea ha stabilito che potrà essere proclamalo se nel corso del dibattito in Parlamento si verificheranno situazioni politiche che lo rendano necessario. L'assemblea nazionale degli 'autoconvocati» che si doveva tènere a Roma si svolgerà, invece, a Torino il 10 aprile e sarà preceduta da assemblee regionali che «esprimeranno i delegati». •£' escluso fin da ora — ha detto Restelli — die l'assemblea di Torino abbia come obiettivo la proclamazione dello sciopero generale». ì membri dei consigli di fabbrica convenuti a Bolognahanno anche deciso di promuovere, in data da stabilirsi, una «giornatu nazionale della democrazia sindacale». In pratica i consigli di fabbrica dovrebbero riunirsi, in un giorno fissato, per discutere 11 documento che gli 'autoconvocati» approvarono nelle scorse settimane a Brescia per rivendicare alle strutture di base del sindacato un ruolo più incisivo e maggiormente rappresentativo. Infine; si 6 deciso di porre l'accento anche sui problemi dell'occupazione. Nel documento finale, approvato all' unanimità, si stabilisce di tenere, nei primi giorni di maggio (la data non è ancora slata fissata) due convegni sull'occupazione: uno a Torino e l'altro a Napoli. «Le date — ha specificato Restelll — dovranno essere diverse in modo da evitare che una manifestazione schiacci l'altra». , *■£'•* La proclamazione di scioperi regionali da parte dei coordinamenti degli «autoconvocatU riproporrà, in termini espliciti, il problema dei consigli di fabbrica come strutture unitarie di Cgll-Cisl-Uil. Un segnale è venuto Ieri dalla UH piemontese. In un documento approvato dalle segreterie piemontese e tori.^sd,'^'afferma che 1 consigli di fabbricanon possono| essere usati in contrapposizione alle confederazioni. La UH-chiède a Cgll e Clsl un pronunciamento chiaro su questo tema. -Noi — ha dichiarato il segretario piemontese della Uil. Ferro — non contestiamo il diritto al dissenso. Non possiamo però accettare che stano usate strutture unitarie della Cgil-Cisl-Uil per organizzare questo dissenso. E' chiaro che se'si continuasse in questa azione contro o in sostituzione di una o più. organizzazioni sindacali, si metterebbero in discussione t consigli stessi». Sergio Devecchl ÌÀ agitazioni saranno regionali e provinciali

Persone citate: Bruno Restelli, Lama, Restelli, Sergio Devecchl

Luoghi citati: Bologna, Brescia, Milano, Napoli, Roma, Torino