Referendum tra 1600 aziende La ricerca guadagna terreno di Bruno Ghibaudi

Referendum tra 1600 aziende La ricerca guadagna terreno L'industria copre il 30 per cento della spesa globale Referendum tra 1600 aziende La ricerca guadagna terreno ROMA — Un terzo della spesa che nel nostro Paese viene destinata globalmente alla ricerca scientifica viene sostenuto dalle imprese private. Lo conferma un'indagine della Coni industria, relativa al periodo 1979-84 (quattro anni a consuntivo e due per le previsioni), che è stata presentata Ieri presso il Centro di documentazione economica per giornalisti dall'ing. Mario Consiglio, della Confindustrla e dal prof. Umberto Ratti, dell'Università «La Sapienza» di Roma. L'Indagine, effettuata attraverso un dettagliatissimo questionarlo inviato a 1600 imprese, ha consentito di evidenziare meglio nel suoi contorni una realtà che prima d'ora era nota soltanto nelle principali linee di fondo. «Il principale obbiettivo dellinizlativa — ha spiegato ring. Consiglio — è stato quello di evidenziare l'evoluzione, sia a consuntivo die in chiave di previsione, di valori come, per esemplo, il tasso di crescita della spesa, e di fornire indicazioni di tipo quantitative sulla dinamica di taluni parametri e indicatori caratteristici, come l'incidenza della spesa per la ricerca scientifica sul fatturalo». Quanto alla spesa stessa, sono stati registrati incrementi annui superiori al 20 per cento, con un picco del 23,2 nel 1982. SI parte Infatti da 862 miliardi nel 1979 per arrivare a 1566 miliardi nel 1982 e alle previsioni di 1841 miliardi per il 1983 e di 2076 per 11 1984. In una valutazione più ampia, risulta che la spesa (pubblica e privata) per la ri cerca è passata da aliquote inferiori all'I per cento del Pll (Prodotto Interno lordo) fino al 1981, all'I per cento nel 1982 e a circa 1*1,3 per cento nel 1983. In quest'ultimo anno l'Impegno finanziarlo globale • la ricerca in Italia ha rag;tunto 1 7000 miliardi, il mastino ad oggi. Ji tratta di un aumento ebbene parzialmente doti processo inflazionisti ha sottolineato l'ing. ^Jo — attesta un magegno da parte deliprìvata». Per il prof. Ratti, la qualità dell'impegno emerge da tre elementi di rilievo: l'incremento di spesa da parte dell'industria privata deriva In gran parte dell'autofinanziamento, dal momento che il contributo dello Stato è limitato e giunge quasi sempre con molto ritardo; nel quadriennio 1981-84 risulta particolarmente accentuato l'aumento di spesa per l'acquisto di impianti, macchinari e attrezzature (dal 6,9 per cento al 9,1); il crescente interesse per la ricerca fondamentale e di base, tradizionalmente affidata al settore pubblico. Grazie a questo impegno la bilancia tecnologica con l'estero tende al pareggio. I finanziamenti statali per la ricerca privata, ha ricordato Consiglio, ammontano a un totale di 3700 miliardi ma per soddisfare tutte le domande giacenti ne sarebbero necessari altri 1700. Oltre a stanziamenti più adeguati sarebbe tuttavia necessaria una maggiore rapidità nelle concessioni: n fine '83,1 finanziamenti concessi coprivano appena il 10 per cento dei fondi stanziati. Altra difficoltà da superare è l'alto costo del denaro. 1 ricercatori impiegati a tempo pieno nella ricerca privata sono circa 33 mila e su di essi non grava il rischio della sottoccupazione. Nel settore della ricerca fondamentale spiccano il comparto farmaceutico (oltre 1140 per cento) e quello dell'industria chimica (circa 1118 per cento). L'indagine ha Inoltre confermato che la spesa per la ricerca tende ad aumentare nel settore del risparmio di energia e di materie prime e in quello del miglioramento ecologico e dell'ambiente di lavoro. Bruno Ghibaudi

Persone citate: Mario Consiglio, Ratti, Umberto Ratti

Luoghi citati: Italia, Roma