«Sono innamorato e voglio pagare» dice in tribunale il carceriere di Gaby
«Sono innamorato e voglio pagare» dice in tribunale il carceriere di Gaby Como, si è iniziato il processo per il sequestro della ragazza inglese «Sono innamorato e voglio pagare» dice in tribunale il carceriere di Gaby DAL NOSTRO CORRISPONDENTE COMO — Nell'aula grande del Palazzo di Giustizia, gremita di pubblico, è cominciato Ieri 11 processo contro 1 rapitori di Gaby Klss Maerth, la ragazza inglese sequestrata a Mollraslo e tenuta prigioniera per 147 giorni — dal maggio all'ottobre '82 — In una cascina di Traona, In Valtellina. Gaby ha fatto una breve apparizione In aula per confermare la sua decisione di costituirsi parte civile. Non ha degnalo di uno sguardo Roberto Piccapietra, 42 anni, l'uomo che le ha fatto; da carceriere e da amante. Bluejeans, golf marrone di Mlssoni, altera, la ragazza ha attraversalo l'aulapcr raggiungere il banco del cancelliere. Ha firmato c se n'e andata. Durante una breve sospensione del processo Roberto Piccapietra ha risposto alle domande del giornalisti dopo essere stalo a lungo bersagliato dai flash dei fotografi. «Iai voglio ancora bene — ha detto —, Mi spiace per tutto quello che è accaduto». Poi ha spiegata come mal ha accettato di partecipare a quel sequestro di persona: .Slavo attraversando un periodo difficile. Mi promisero dai 200 ai 300 milioni per- un lavoro di quindici-venti giorni. Pensai si trattasse di contrabbando di armi. Solo più turdi mi spiegarono che era un sequestro», «lo — ha aggiunto — voglio ancora bene a Gaby, mi spiace per quello che è accaduto. Spero che Gaby abbia dimenticato tulle le paure, sia insomma tornata felice. Voglio pagare per quello die ho fatto». — Ma in fin dei conti — gli è stato fatto notare — è stata proprio Oaby a tradirlo, a permettere agli inquirenti la sua cattura... «E' stato meglio così. Gaby Ita fatto il suo dovere. Io stesso quando i carabinieri mi hanno arrestato, ho raccontato tutto... Non ce la facevo più a tenere quel segreto, ho pre¬ ferito assumere le mie responsabilità». Insomma, la posizione di Roberto Piccapietra è ben definita. Lui dice di voler ancora bene alla ragazza, di aver reso la sua prigionia meno dura. Vuol passare per un pentito, spera cosi In una mite condanna. Ma —gli è stato domandato — lei a quanto sembra non è al primo sequestro di persona. Lei e altri componenti di questa banda avete ricevuto mandati di cattura per 11 rapimento della piccola Elena Corti di Lecco, e del fratello dell'ex presidente del Milan, Colombo... «lo non c'entro — ha risposto — in questi due rapimenti, proprio non c'entro». Il processo contro la banda che ha sequestrato Oaby Kiss è entrato nel vive solo verso le 11, superata la fase tecnica preliminare. Alcuni avvocati in precedenza avevano contestato 11 fatto che si costituissero parte civile anche le sorelle di Oaby. E hanno contestato che al posto di Oaby si fosse presentato, con delega, 11 suo legale avv. Roberto Vassallo di Mantova. Dopo una breve sospensione, 11 presidente del tribuna le, dott. Franco Vinciforl, sentito ti parere del pubblico ministero dott. Giovanni Logalo, ha accettato la costltu zlone di parte civile delle sorelle di Gaby e ha Invece preteso che Gaby stessa firmasse il verbale di costituzione di parte civile al posto del suo avvocato. Nella gabbia, oltre a Piccapietra, ci sono tutti 1 componenti della banda: Roberto Carissimi, 38 anni, di Malgrate, vicino a Lecco, arrestato a Morblo Inferiore nel Canton Ticino in casa di un'amica; Adriano Della Zoppa, 42 anni, di Dubino (Sondrio), l'unico <che si dice innocente; Darlo Bettiga. 34 anni, di Colico, e infine Natale Maffloli. 37 anni, di Cerclna (Sondrio). In sostanza tutti gli imputati hanno confermato le dichiarazioni rese in istruttoria. Non sono dunque emersi fatti nuovi. I ruoli sono quelli indicati dagli Inquirenti: Bettiga, Della Zoppa e Mattioli sono gli esecutori materiali del sequestro. Sono loro a catturare Gaby davanti alla villa di Moltraslo la mattina . del 6 maggio '82. La legano, la chiudono nel bagagliaio di una Bmw e la portano, come prima tappa, in un garage di Colico, in Altolago. Organizzatori del colpo sono Sergio Della Morte, 55 anni (poi morto per cancro dopo l'arresto), Della Zoppa e Carissimi. Sono loro che vedendo un articolo su un settimanale che parla di villa Passalacqua e del suo proprietario miliardario pensano al rapimento. Ieri al processo, tra il pubblico, c'erano alcuni parenti di Diego Bruga, un imprenditore di Brezzo (Como) sequestrato e ucciso nel 1975. Sono convinti che la banda che ha sequestrato Gaby Klss sia la stessa che ha ucciso il loro caro. Adolfo Caldarini
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