Ricetta di Khomeini

Ricetta di Khomeini Ricetta di Khomeini DIDIMO E' noto che l'ayatollah Khomeini ha! facili il piombo e la corda: circostanza che, insieme con alcune altre, non ci consente di parteggiare cordialmente per lui e neanche per la guerra santa, ch'egli conduce non soltanto contro l'Iraq ma un po' contro il mondo intero. Ma alla sua prassi di giustiziare i trafficanti di droga, si è tentati di applaudire. Coloro che si arricchiscono vendendo morte e degradazione morale per i giovani, nonché rovina per le famiglie, meritano bene quel trattamento. Che cosa succederebbe se si adottasse questo rimedio anche in Italia? Non sapremmo dirlo con certezza, perché il commercio della droga ha curiosi effetti di retroazione, per ciascuna politica che si voglia seguire: maggiore severità, addirittura morte, per i responsabili, oppure distribuzione gratuita di droga ai drogati. Se si decidesse, come è stato proposto, di lasciar vendere quelle sostanze in farmacia come se fossero bicarbonato oppure di regalarle addirittura, il prezzo di esse subito scenderebbe. Molti, che oggi il bisogno della droga spinge alla delinquenza, per procurarsi ad ogni costo di che bucarsi o annusare, rientrerebbero nell'ordine sociale; come sono tali fumatori o bevitori che con poca moneta si comprano i loro veleni. I grossi guadagni di quel commercio sparirebbero, perché esso si alimenta appunto della proibizione. Nello stesso modo, negli Stati Uniti degli Anni 20, i contrabbandieri' o fabbricanti di alcolici .erano favorevoli a quel proibizionismo, che permetteva loro il lucroso spaccio clandestino. Se si scegliessc la liberalizzazione non sarebbero più da impiccare o fucilare i trafficanti di droga: essi si ritirerebbero, di loro scelta, da un commercio divenuto misero o nullo. Se invece si avesse il coraggio di giustiziare i trafficanti essi diminuirebbero di numero, non soltanto perché la morte troncherebbe la loro attività,- ma perché non pochi, presi da paura (benché si dica il contrario, la pena di morte un qualche effetto dissuasivo lo ha), cambi crebbero mestiere. I pochi matricolati rimasti a trafficate avrebbero ragione di aumentare il prezzo di un prodotto, il cui commercio sarebbe divenuto molto più rischioso; talché l'accesso alla droga diventerebbe più costoso per gli addetti: il numero dei quali probabilmente diminuirebbe. In un caso come nell'altro la cessazióne 0 l'impoverimento del traffico della droga porterebbero a un minor giro di denaro, a un minor benessere in alcuni luoghi e ambienti che, direttamente o no, se ne giovano. li' dubitabile che nell'Italia di oggi molto affezionata alla dimostrazione dei buoni sentimenti, sia applicabile la ricetta di Khomeini, soprattutto con la determinazione e la prontezza che ci vorrebbero, l'orse la seconda via quella della liberalizzazione sarebbe da tentare, in parallelo con un accresciuto sforzo diretto al recupero dei drogati. Il perdurare della situazione presente è — temiamo — il modo che assicura il maggior profitto di venditori di morte, quella che conduce al crescente numero di vittime di cui riportano 1 giornali.

Persone citate: Khomeini

Luoghi citati: Iraq, Italia, Stati Uniti