Mossa a sorpresa del pci blocca il voto sul decreto scala mobile

Mossa a sorpresa del pei blocca il voto sul decreto scala mobile Uno stratagemma regolamentare fa slittare ad oggi la fiducia Mossa a sorpresa del pei blocca il voto sul decreto scala mobile Solo un'ora in tutta la giornata di ieri è stata dedicata alla discussione sul provvedimento - D'Onofrio (de): «Ci siamo fatti prendere in contropiede» ROMA — Il 22 è passato e il decreto sulla «scala mobile» non è stato ancora approvato. Probabilmente 1 senatori riusciranno a vararlo solo questa mattina. Ma la maggioranza si aspetta che i comunisti inventino qualche altro stratagemma regolamentare per sbarrare il passo. Dopo quello che è successo Ieri nulla si può più dare per certo. Nell'intera giornata, sino alle 20, solo un'ora è stata dedicata al dibattito sulla fiducia e tutto il resto se ne è andato con le varie contestazioni giuridiche mosse dal pel. A sera, il senatore democristiano D'Onofrio confessava sconsolato: «Ci siamo fatti prendere in con tropiede». E come lui erano stanchi e frustrati altri senatori della maggioranza. Più volte hanno manifestato rumorosamente Il loro nervosismo in aula contro 11 pel, urlando e protestando. Alla fine, hanno contestato persino il presidente del Senato Cosslga, quando alle 19,30 decideva che si doveva riunire la giunta del regolamento per risolvere l'ennesimo problema posto dalle opposizioni. I democristiani accoglievano la decisione con commenti negativi ad alta voce. E Cosslga rispondeva seccamente: «La convocazione della giunta è una mia esclusiva prerogativa che non mi può esser contestata con rumoreggiamenli della minoranza o della maggioiamo'. La giornata era cominciata con le critiche del pel al processo verbale della seduta precedente. Il sen. Alici chiedeva che fosse letto «in modo più. disteso e intelligibile: Cosslga invitava allora 11 segretario lettore ad-essere più lento del ritmo normale: Poi veniva contestato 11 contenuto del verbale, era chiesta una votazione e passavano cosi due ore. La maggioranza credeva che il peggio fosse passato ed ecco 11 senatore del pel Libertini sferrava un colpo a sorpresa che doveva lasciare sbalestrati 1 gruppi di governo sino a tutto 11 pomeriggio. A norma di regolamento. Libertini chiedeva e otteneva di potere illustrare, in quanto urgente, un disegno di legge del pei per la gestione del territorio e redif Ica biuta del suoli. Disegno che era collegato al decreto in discussione. In pratica, si trattava di sospendere 11 dibattito sulla fiducia. Cosslga si riservava una risposta per 11 pomeriggio. Parlava infine alle 13 11 primo oratore nel dibattito sulla fiducia, 11 comunista Bufallnl, che occupava un'ora. SI sospendeva e I senatori erano riconvocati per le 17, per permettere loro di partecipare alle 16 alla cerimonia funebre in onore di Darlo Valori. La seduta pomeridiana ricominciava con una nuova contestazione al processo verbale. E poi, nuovo colpo a sorpresa. Il pel ritirava la richiesta di urgenza per il suo disegno di legge sul suoli, mentre l'indipendente di sinistra Oozzlnl sviluppava 11 gioco con un'altra tattica. Chiedeva anche lui la procedura di urgenza, ma in base ad un altro articolo del regolamento. La maggioranza, frastornata, dal. «drlbblln«*_delle.6lnlr stre non ha reagito In tempo: «Non immaginavamo questo repentino cambio di strategia — spiegava D'Onofrio —. E' mancata per un attimo la rapidità di riflessi necessaria per prendere subito la parola e bloccarlo». Oozzlnl parlava per un'ora davanti alla maggioranza sempre più frustrata. Alla fine 11 de Mancino poteva contestare «/ermamente che nel corso della discussione sulla fiducia si possa parlare di altre cose: Probabilmente sperava che Cosslga decidesse subito l'inaccettabilità del rilievi delle sinistre. Ma invece 11 presidente demandava la sentenza alla giunta per 11 regolamento. Ed erano le 10,30. I comunisti apparivano assai soddisfatti di aver fatto ri¬ tardare di un giorno 11 voto, Ora, facevano capire, i giornali dovranno abbinare 1 titoli sul voto di fiducia a quelli della manifestazione di sabato.' La situazione ha preoccupato Craxl, 11 quale aveva telefonato ieri mattina a Cosslga per fargli presente che 11 governo avrebbe gradito una conclusione rapida. Cosslga, a sua volta, aveva proposto un patto ai comunisti: voi abbandonate l'ostruzionismo e io rinvio Il voto di fiducia a venerdì mattina. Ma Chlaromonte ha risposto «no», riservandosi forse qualche altro «blitz» regolamentare. Alberto Raplsarda

Persone citate: Alberto Raplsarda, Alici, D'onofrio, Mancino

Luoghi citati: Roma