Cuorgnè punta a espandersi

Cuorgnè punta a espandersi Approvato il piano regolatore per gli Anni Duemila Cuorgnè punta a espandersi E' previsto un incremento di almeno tremila abitanti • Una particolare attenzione posta dai progettisti al recupero del centro storico - Largo spazio all'edilizia pubblica La crescita urbanistica di Cuorgnè sarà disciplinata nel prossimo decennio da un plano regolatore, atteso per oltre vent'anni e finalmente approvato dal Consiglio comunale. Una «svolta storica» come qualche consigliere l'ha definita, seguita a ritardi e inconvenienti che hanno portato l'avvicendamento di numerosi professionisti Incaricati dall'amministrazione precedente della stesura del complesso documento urbanistico. Cuorgnè ha «fame- di case, come gli stessi progettisti' hanno potuto constatare nel redigere 11 plano: e nel decennio che porterà verso 11 2000 potranno sorgere in città abitazioni per complessivi 300 mila metri cubi. E' un calcolo che si fonda su una. previsione di incremento abitativo di 2900 unità, certamente ottimistica ma comunque necessaria per proclamare uno sviluppo del tessuto urbano. Il tosso demografico dell'ultimo periodo presenta infatti ima curva discendente, dopo gli anni del boom che dal dopoguerra avevano portato la popolazione a superare le 10 mila unità. I progettisti (Bastianinl, Parenti e Mollano) hanno posto una particolare attenzione al recupero del centro storico, profondamente degradato dal tempo e soprattutto dall'incuria degli uomini. La parte vecchia della città è sempre meno abitata, visto l'esodo degli aventi diritto in direzione delle case popolari. Ma d'ora in avanti esisteranno concrete possibilità di attuare 1 piani di recupero d'interi isolati o di singoli edifici, realizzati dal privati anche in forma cooperativistica. E non è esclusa nemmeno l'opportunità di ottenere concessioni individuali che consentirebbero tra l'altro di recuperare sull'esistente le cubature perse nella demolizione di bassi fabbricati e box sorti disordinatamente e di grave impedimento alla rivalutazione estetica della zona. L'edilizia si svilupperà secondo 1 criteri di legge: il 40 per cento delle nuove costruzioni sarà infatti destinato all'edilizia pubblica, nelle sue varie forme, mentre 11 restante 60 per cento sarà affidato all'iniziativa privata. Nell'ambito del plani particolareggiati è prevista la dismissione di aree a servizi, che porterà al coni]iuto totale a 42 metri quadrati per abitanti. L'industria e l'artigianato potranno contare su due zone di rllocalizzazlone, destinate anche a nuovi Insediamenti e ritagliate nell'immediata periferia, in località Bandone, e ai margini della frazione più popolosa, Alto. Per le aziende che invece sorgono ancora in zone divise in residenza è prevista una graduale trasformazione: «Fino a quando l'attività procederà regolarmente — spiega Franco Mollano — saranno concesse tutte le agevolazioni, quali la possibilità di ampliare e ristrutturare. Ma è chiaro che le aree occupate dovranno nel tempo cambiare destinazione: questo avverrà quando le aziende si trasferiranno o cesseranno la produzione. A quel punto il proprietario del terreno dovrà stipulare, una convenzione con 11 Comune per 11 suo utilizzo più opportuno. E questo per consentire la graduale trasformazione delle aree ed evitare al tempo stesso attività speculative». Come tutti I plani regolatori anche quello di Cuorgnè punta al riordino del patrimonio esistente, con 11 completamento di alcune zone comprese anche nel centro storico. Restringe le possibilità operative pur rilanciando l'attività edilizia, curandosi soprattutto che la crescita della città avvenga secondo diritti ben precisi. Il plano di attuazione che presto entrerà in funzione e avrà vali dita triennale dirà con quali ritmi l'attività edilizia si muoverà nel futuro. La delibera è stata approvata con voto compatto dalla maggioranza'Giampicro Pavlolo

Luoghi citati: Alto, Bandone, Cuorgnè