Due frati francescani sono decisi a mettere pace tra gli Usa e l'Urss di Guido Rampoldi

Due frati francescani sono decisi a mettere pace tra gli Usa e l'Urss Hanno già visto Reagan, tra pochi giorni partono per Mosca Due frati francescani sono decisi a mettere pace tra gli Usa e l'Urss Sono padri vicari delle basiliche di San Francesco e della Porziuncola - L'ambasciatore sovietico ha assicurato che saranno ricevuti dal Praesidium, ma sperano di incontrare Cerhenko ' ROMA — I frati francescani di Assisi si sono messi in testa di far sedere allo stesso tavolo Reagan e Cernenko, e ci • stanno provando sul serio: dopo aver incontrato Reagan ,' un mese fa a Washington, 1 due padri vicari delle basiliche di San Francesco e della Porziuncola partiranno la .settimana prossima per Mosca dove, ha garantito ieri mattina a Roma l'ambasciatore sovietico Nlcolay Lun?kov, 'saranno ricevuti al Praesidium del Soviet Supremo». Dallo stesso Cernenko? Malgrado sembri impossibile, ' loro ci sperano. Padre Michele Giura e padre Gianmaria Polidoro, 1 due. improvvisati ambasciatori di pace, hanno vissuto quasi sempre ad Assisi e nulla sanno di protocolli e prudenze diplomatiche; ma ugualmente sono riusciti a entrare nei Palazzi imperlali, la Casa Bianca e il Cremlino, proprio come molti secoli fa 11 francescano Giovanni da Pian del Carpine apparve nella reggia del Gran Khan dei mongoli, con un messaggio del Papa. A differenza del loro predecessore, i. due frati non si presentano come emissari pontifici e dal Vaticano hanno avuto più avalli che sostegno reale: i viaggi 11 paga una signora torinese, che vuole cosi onorare la memoria del figlio, morto tragicamente tempo fa. All'assistenza logistica provvede il presidente del Centro intemazionale tra i popoli, prò-; fessor Glanfraco Cosa, che è anche 11 giovane sindaco di Assisi. E alla delegazione è aggregato un rustico public relation man di San Giustino, vicino a Perugia, Luigi Panelli, che dei quattro sembra il più esperto del mondo. Come sia andata questa storia un po' incredibile lo racconta da Assisi il padre superiore della Porziuncola, Vincenzo Coli, che ha partecipato all'iniziativa. L'estate scorsa si tiene come ogni sei anni il Capitolo generale del frati minori conventuali, che riunisce i francescani della Porziuncola e della basilica di San Francesco, tuttora formalmente separati per effetto delle risse di sei secoli fa. •Pensammo di invitare il Presidente americano e quello sovietico a lavorare sul serio per la pace, a incontrarsi come fratelli, guardandosi negli occhio, narra Coli con la ruvida semplicità con cui parlerebbe di due parrocchiani litigiosi. Cosi padre Michele, padre Gianmaria, padre Vincenzo, il professor Costa e l'esperto in pubbliche relazioni di San Giustino partono per Roma. Incontrano l'ambasciatore Usa, Raab, e il primo consigliere dell'ambasciata sovietica. Gli americani non manife-. stano particolare scetticismo, ; 1 russi invece sono prudenti (« Volevano prima capire come sarebbe andata dall'altra parte», cioè negli Usa). Con la mezza promessa di un abboccamento con qualcuno dell'amministrazione Reagan, nel febbraio scorso i francescani arrivano a Washington. Riescono ad avere un colloquio con il segretario generale dell'Onu, De Ouellar, ma con Reagan sembrano esserci poche speranze. Poi qualcosa cambia, arriva 11 placet, è fissato un appuntamento: alla Casa Bianca, «dove Reagan riceve solo l personaggi più chic». Il colloquio dura 20 minuti. I frati spiegano che Assisi sarebbe 11 luogo ideale per un incontro con il Presidente sovietico, per discutere di pace. Dallo staff presidenziale viene una cauta obiezione: Assisi è in territorio italiano, potrebbero sorgere problemi. Ma padre Michele replica se¬ rafico: -Se è-per questo, la basilica di San Francesco è nona extraterrltorialé»..: Reagan ascolta con . un'espressione statica nella quale 1 francescani leggono 'grande attenzione». ,:i E adesso, a Mosca. Le diplomazie sovietica e.americana sembrano aver subito lo spontaneismo dei francescani, rappresentanti di una tradizione e di una storia cui forse neppure i Grandi ritengono opportuno sbattere la porta In faccia. Ma'Hon pensano, I fraticelli d'Assisi, che la pace sia una questione troppo compllpata per le loro forze? SI. se ne rendono conto, ma questo non li scoraggia, come spiegano padre Michele e padre Oianmarla davanti all'ambasciata sovietica, In attesa del funzionarlo che timbrerà 1 visti. E già sperano In un miracolo al Cremlino. Guido Rampoldi Malata ha voluto incontrare il Papa Città del Vaticano. Papa Giovanni Paolo II abbraccia una donna gravemente malata, che ha voluto partecipare all'udienza generale