Domenica voto in Salvador

Demente® w®§® in S&lwadm Demente® w®§® in S&lwadm (Segue dalla l'pagina)' verso una natura dal colori acrilici, e si spalanca al tuoi occhi la terra di nessuno. Il grande ponte in cemento armato è crollato per un'esplosione, accanto ne corre uno militare. Soldati in tuta mimetica fanno la guardia al ponte, oltre al quale si allunga una strada incenerita. Nel cielo è una sarabanda di avvoltoi che a turno, si direbbe, s'avventano sui cadaveri carbonizzati distesi ai margini della strada. Sono cadaveri di guerriglieri uccisi in un'azione cosiddetta di «contenimento», .1 soldati gli han dato fuoco. Ci s'inoltra in un paesaggio da Day after, sopraffatto da un innaturale silenzio. I villaggi sono deserti, molte case stravolte dal colpi di mortalo. Su di un muro si legge: Muerte al imperialismo panqui. Due vecchie stupefatte di vivere ancora razzolano fra le macerie di un negozletto di alimentari. Senza dire una parola offrono ciotole d' acqua a ristoro dell'arsura e dello sgomento. Il 9 febbraio scorso, Toppo-, sizlone salvadoregna ha proposto il dialogo «per risolvere la tragedia». Dialogo tra la guerriglia, l'esecutivo attuale, le forze armate e un qualificato rappresentante americano, allo scopo di varare un governo di solidarietà nazionale. Per 11 socialista Gulllermo Ungo, presidente del Fronte democratico rivoluzionarlo, il dialogo potrebbe aversi 'anche dopo le elezioni del 25 marzo che rispondono solo agli interessi elettorali di Reagan e costituiscono un per ricolo per la soluzione pacifica della crisi». In sintonia con Ungo, l'arcivescovo Rivera y Damas afferma di non vedere altra soluzione che non sia quella d' un dialogo con l'opposizione. «£' una posizione conforme con II Vangelo, ma anche con la realtà del Centro America», spiega. E aggiunge: «Tuffi credono nelle elezioni, però esse non sono l'unico «frumento per realizzare la pace. La grande speranza è che nel futuro et sta la pace».. Ma, cprae scrive sul Foreign Affai™ Alan Rldlng, quali che possano essere le fantasie proiettate- sul Centro America dall'idealismo o dall' ambizione umana, alla fine è il puro sottosviluppo (politico, religioso, culturale) «a porre limiti alla speranza. Il Centro America è una regione in cui esiste soltanto il breve termine. Con decine idi mlgltata di persone che ogni amo muoiono di morte violenta, ti futuro a lungo termine appare solo un poco mena lugubre del presente. Il Salvador è un'ulcera cronica ohe ci farà soffrire molti anni ancora». •j Igor Man I guerriglieri «Non votate» SAN SALVADOR — I guerriglieri salvadoregni del Pronte democratico rivoluzionarlo e del Fronte Farabundo Marti hanno diffuso un comunicato che Invita la popolazione a non votare per alcun candidato, perché «nessuno rappresenta un'alternativa popolare». Ricordando che un quinto del territorio è sotto 11 loro controllo, I ribelli affermano che in queste zone il boicottaggio del voto è «uh ordine». Le eiezioni, afferma 11 documento della guerriglia, sono una strategia del governo americano..

Persone citate: Farabundo Marti, Igor Man, Reagan, Rivera, Ungo

Luoghi citati: Centro America, San Salvador