A Mano mandato di cattura per Terruzzi «re del nickel»

A Mano mandato di cattura per Terruzzi «re del nickel» Il noto finanziere coinvolto nell'inchiesta Ambrosiano A Mano mandato di cattura per Terruzzi «re del nickel» Da tempo fuori dall'Italia, è accusato di costituzione di capitali all'estero - Comunicazione giudiziaria anche all'avvocato Zanfagna - Una storia di 7 milioni di dollari MILANO — Ancora una volta l'inchiesta giudiziaria sul rapporti tra 11 gruppo Rizzoli e il Banco Ambrosiano ha 'colpito in alto: dal Palazzo di giustizia di Milano è trapelata ieri la notizia che i due giudici istruttori Pizzi e Bricchetti, che si stanno occupando del crack dell'Ambrosiano, hanno emesso mandato di cattura nel confronti del finanziere Angelo Guido Terruzzi; il reato: costituzione di fondi all'estero, in violazione della legge 159. Ma Terruzzi, considerato l'uomo più «liquido» d'Italia, finanziere, immobiliarista, operatore in metalli (è soprannominato anche 11 «re del nickel»), azionista della Bastoni. dcll'Eurogest e di altre società/legato da affari con Antonio Virgilio e Luigi Monti (arrestati nel blitz di San Valentino), manca da tempo dall'Italia: chi io vuole ad Acapulco, chi a Montecarlo, chi a Lugano, comunque in Paesi che non prevedono l'estradizione per reati valutari. Per lo stesso motivo sareb- Giunto a Roma l'ambasciatore Usa in Vaticano ROMA — L'ambasciatore degli Stati Uniti presso la Santa Sede, William Wilson, è giunto ieri mattina a Roma da Washington. L'ambasciatore Wilson, la cui nomina è stata ratificata dal Senato americano due settimane fa, è 11 primo ambasciatore degli Usa presso 11 Vaticano dopo 117 anni. All'aeroporto di Fiumicino — dove è giunto insieme alla moglie Elisabeth — William Wilson è stato salutato dall'ambasciatore degli Stati Uniti a Roma Maxwel Rabb e da rnons. Mario Carlomagno della segreteria di Stato Vaticana. bc stato indiziato anche un altro personaggio di rilievo, il padre dell'ex finanziere e imprenditore Raffaele Ursini, patron del gruppo'Liquigas, oggi fallito. Questi però è morto due anni fa, per cui attualmente 1 magistrati stanno indagando se per caso dietro il padre non si celasse anche il figlio, ora in Brasile. Infine, una comunicazione giudiziaria per reati valutari è stata inviata anche a Gennaro Zanfagna, noto avvocato di origine napoletana, da molti anni ài Banco Ambrosiano e alla Rizzoli, di cui è stato consigliere di amministrazione. I fatti che hanno determinato questi provvedimenti risalgono al 1981 e hanno già vi-' sto coinvolto 11 commissionario di Borsa, Aldo Ravelli, arrestato nel gennaio scorso e liberato una settimana fa su cauzione. Secondo la ricostruzione della magistratura nel feb- bralo del 1981 Umberto Ortolani e Bruno Tassan Din avevano la necessità di far affluire in Italia nelle casse della casa editrice Rizzoli circa 7 milioni di dollari. Questa somma "doveva coprire un buco» causato da tangenti elargite dalla Rizzoli a Ortolani per le sue consulenze politiche e finanziarle. Il ma- » quillage finanziario della Rizzoli era sollecitato da Roberto Calvi, che infatti due mesi dopo avrebbe acquistato 11 40 per cento della casa editrice attraverso la Centrale. Tassan Din si era rivolto per consigli al commissionarlo Aldo Ravelli che ha dichiarato di aver rinviato l'allora amministratore delegato della Rizzoli ad alcune banche di Chiasso e Lugano specializzate in passaggi di denaro di qua e di là del confine. Secondo i magistrati, però, alcuni clienti di Ravelli colsero l'occasione per esportare denaro in Svizzera. Attraverso il sistema della compensazione Terruzzi avrebbe consegnato alla Rizzoli 2,3 miliardi in Bot. Ursini padre. 3 miliardi, un miliardo In liquidi sarebbe stato messo a disposizione da Zanfagna, il resto da altri personaggi sino ad oggi ignoti. In cambio Tassan Din avrebbe accreditalo quasi contemporaneamente su conti svizzeri intestati agli stessi il controvalore delle cifre affidate in Italia alla Rizzoli. Di qui il reato di costituzione di fondi all'estero. Il meccanismo che ha consentito ai magistrati.di ricostruire l'intera vicenda è stato il mezzo usato per iar affluire quattrini alla Rizzoli, cioè l'acquisto di Bot; la Guardia di finanza, qualche mese fa, ha Inviato a banche e finanziarie milanesi i numeri di serie dei titoli di Stato, per risalire agli acquirenti. In questo modo sono emersi i nomi di Terruzzi e di Ursini. mentre nel confronti di Zanfagna,'che1 avrebbe operato" per contanti, si sarebbero rivelate, utili alcune testimoni ,| nianze. A questo punto l'episodio, uno dei tanti che costellano il crack dell'Ambrosiano, e le vicende della Rizzoli, potrebbe considerarsi chiuso, almeno sotto il profilo delle indagini. Il caso è stato infatti stralciato dal filone maggiore e quanto prima si andrà a giudizio. Gianfranco Modolo