Ocleppo, un chiodo fìsso superare gli australiani

Ocleppo, un chiodo fìsso superare gli australiani TENNIS Dopo il successo in Coppa Davis con la Gran Bretagna Ocleppo, un chiodo fìsso superare gli australiani DAL NOSTRO INVIATO MILANO — Gianni Ocleppo tre settimane dopo l'esordto-trionfo di Telford contro la Gran Bretagna. Il risultato ptU eclatante del primo turno eliminatorio della Coppa Davis 1984, dato che alla .nuova Italia», capitanata da Adriano Panatta, nessuno concedeva i favori del pronostico. Ma, da quell'ultima domenica di febbraio, Gianni non ha più giocato un match ufficiale, non ritenendo — chi scrive-—-tali quelli del campionato nazionale a squadre. Ocleppo doveva fare ti suo esordio stagionale Individuale all'open di Lorena ma unlnfluenea, che lo ha messo ko per una settimana, gli ha impedito di gareggiare a Mete. Cosi il ritorno all'attività è stato rinviato a questa 'Cuore Cup» milanese, un po' svilita dal forfait di quelli che avrebbero dovuto essere t due principali'protagonisti, John McEnroe e Jimmy Connors, e che nel primo giorno di gara ha visto la repentina eliminazione degli altri due italiani ammessi. Barazzuttl sconfitto in due sets dall'australiano Drewett e il giovane Simone Colombo, brianzolo ventenne, grande speranza, soprattutto come doppista, costretto alla resa nel terzo set da un Gerulattls in fase calante ma sempre capace di ottimi momenti di gioco. «Mi sono allenato da giovedì scorso qui a Milano nell'ottimo Impianto dell' Accademia del Tennis — spiega Ocleppo — e penso di avere ritrovato una buona condizione, certo l'influenza non ci voleva proprio. Avessi avuto l'opportunità di riprendere a giocare in Francia sarebbe stato meglio. Sarei arrivato più preparato a questo appuntamento». Gianni parla nel ristorante riservato ai giocatori del Palasport milanese e ogni tennista die fa la sua apparizione gli si fa Incontro per congratularsi per la prova di Telford. E' una processione incessante e i piU intetessatt alle spiegazioni sull'exploit di Gianni sono proprio i prossimi avversari, John Fìtzgerald e Mark Edmondson. I due australiani confermano che a luglio, la settimana dopo la conclusione di Wimbledon, il match con l'Italia lo giocheranno sull' erba di Brisbane dove II tempo è slmile al mese di marzo in Italia, con qualche rischio di pioggia. Poi Ocleppo spiega come ha vissuto II ritórno da Telford: «I primi dieci giorni sono stati terribili e magnifici nello stesso tempo. Telefonate, Inviti, feste, ancora telefonate ad ogr.l ora del giorno e della notte. C era quasi da impazzire. Non avevo mal provato qualcosa del genere. Una slmile notorietà». «Dopo questo torneo milanése — prosegue — incomincerò a giocare sulla terra rossa dove non ho mal fatto gran che. Voglio provarci con impegno. Sto bene, gioco un buon tennis, perché non tentare? Inizlerò a Bari o In Lussemburgo, poi Montecarlo, dove sono In pratica di casa, Firenze, Roma, la Coppa del Mondo a Dusseldorf con Barazzuttl e Claudio Panatta. Infine Parigi. Finite le prove su terra, quattro settimane sull'erba inglese per preparare Wimbledon e soprattutto 11 match di Davis. So che è difficilissimo, ma 11 mio sogno è quello di battere 1' Australia». Rino Cacioppo