Cambierà la nostra politica d'assistenza al Terzo Mondo

Cambierà la nostra politica d'assistenza al Terzo Mondo & Dopo JLfeilijngntp, iniziative dei vari partiti Cambierà la nostra politica d'assistenza al Terzo Mondo ROMA — La politica di aluto del governo italiano ai Paesi sottosviluppati è fallita. Lo avevano denunciato sabato scorso i radicali, chiedendo che venga sospesa. Ora, sul fallimento (che peraltro non è una novità) si dichiarano d'accordo tutte le forze politiche, e tra esse si è aperta una gara di iniziative per combattere la fame nel mondo. C'è una proposta di legge presentata una settimana fa dal pei per interventi urgenti, ieri un'alleanza di partiti di governo (democristiani, socialisti, socialdemocratici e liberali) ha presentato insieme con i radicali una proposta di legge con le firme di 116 deputati della maggioranza (esclusi i repubblicani) per salvare dalla morte -almeno tre milioni di persone». Alla politica «fallimentare» del governo denunciata da tutti bisogna sostituirne una nuova. -Quando le cose sono fatte male — ha detto Flaminio Piccoli, presidente della de, il primo dei firmatari (insieme con il socialista Formica, il socialdemocratico Reg¬ giani, il liberale Battistuzzi, 11 radicale Clcclomessere) — bisogna avere il coraggio di cambiare strada-. La proposta di legge prevede che la gestione e il controllo degli aiuti al Paesi affamati vengano tolti dal «Dipartimento per la cooperazione allo sviluppo» del ministero degli Esteri (nel quale lavorano 220 persone, assistite da 750 volontari sparsi in tutto il mondo) e che per dare da mangiare agli affamati venga creato un organismo ad hoc, un «Alto Commissariato per gli interventi straordinari contro lo sterminio per fame», collegato con 11 ministero degli Esteri. Per salvare dalla morte per fame entro 1 prossimi due anni almeno tre milioni di vite umane dovranno venire stanziati, nel biennio '84-85,4 mila miliardi di lire (1200 miliardi quest'anno, 2800 miliardi l'anno prossimo) da reperire mediante riduzioni di alcune spese agli Esteri e al Tesoro, aumenti sul tabacchi, ritocchi a tasse su concessioni, anticipi sull'a u to tassazione. Non è stato spiegato in modo molto chiaro dal firmatari: dell'iniziativa parlamentare in quale maniera l'istituzione potrà agire, sostituendosi al criticato «Dipartimento» che appena ora, dopo due anni e mezzo, stava uscendo dalla difficile fase di rodaggio. Sono previsti la costituzione e l'invio, nelle regioni prescelte, di «Unità di intervento straordinario». l'acquisto, l'invio, lo stoccaggio di derrate e prodotti alimentari, di mezzi di trasporto, di impianti per l'acqua potabile e iglenlco-sanitarl La lodevole Iniziativa, che -ha le sue radici nell'etica cristiana e nell'etica socialista» (come ha detto Formica), deve ; venire tradotta in legge entro; il più breve tempo possibile. ; -Non c'è tempo da perdere: hanno convenuto tutti i firmatari, ricordando le cifre note della mortalità per fame. 40 mila persone al giorno. 15 milioni l'anno. «Se a maggio ci ■ troveremo a cercare ancora, spazio per questa legge, allora: avremo fallito», ha constatato Flaminio Piccoli. t.s.

Persone citate: Battistuzzi, Flaminio Piccoli, Formica

Luoghi citati: Roma