Circeo, piccolo parco coraggioso di Liliana Madeo

Circeo, piccolo parco coraggioso Nato 50 anni fa, è sopravvissuto a inquinamenti, abusi edilizi, bracconaggio Circeo, piccolo parco coraggioso Archeologi, naturalisti e altri scienziati arriveranno da tutto il mondo per festeggiare l'anniversario L'anno scorso, 160 mila visitatori nel nuovo museo della riserva - Straordinaria varietà di ambienti rispecchiata da una fauna ricchissima - Il promontorio fu «sottratto» alle bonifiche mussoliniane DAL NOSTRO INVIATO SABAUDIA — Piuttosto che mostrare le rughe dei suoi cinquantanni, il Parco Nazionale del Circeo—11 più piccolo d'Italia, con 1 suoi 8400 ettari attuali, contro 1134 mila dello Stelvlo — sciorina invece 1 galloni che nel suo mezzo secolo di vita si è conquistati sul 1 campo, combattendo contro gli interessi, le speculazioni, l'ignoranza e la stupidità degli uomini che fin dal 1934 — quando con Regio Decreto fu istituito — hanno congiurato contro la sua nascita e la sua sopravvivenza. I festeggiamenti sono già incominciati, e promettono di andare avanti nel prossimi mesi con un buon ritmo, grazie alla partecipazione di archeologi, naturalisti, paleontologi, geologi, botanici, zoologi, che vengono da tutto il mondo per celebrare l'anniversario. I momenti più brutti per la sorte del Parco sembrano definitivamente superati. C'è stato un tempo, dopo la fine degli Anni Sessanta, che la sua stessa esistenza era in forse: la situazione ambientale era talmente deteriorata, che l'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura ne aveva chiesto la cancellazione. Erano diventate intollerabili le dimensioni dell'abusivismo edilizio, che s'era mangiato le coste seminando a manciate villette e condomini. Si parlò, allora, del «sacco del Circeo: CI furono processi, campagne di stampa, polemiche infuocate. Crociani, uno dei protagonisti dello scandalo Loocked, qui aveva una casa bellissima. Contemporaneamente, e in maniera non meno brutale, si svolgeva la «guerra» del cacciatori, che si scontravano, con le guardie del Parco e a nessun costo volevano rinunciare alla selvaggina che la legge invece salvaguardava. Il boom economico e la confusa quanto convulsa trasformazione della società penalizzarono Il territorio, che a sua volta non era tutelato con sufficiente chiarezza dalla legge (l'ambiguità ci fu fin dall'inizio, nel '34, quando all'interno dell'area del Parco fu costruita un'intera città, Sabaudla). Nacquero in quel periodo nuove strade, si verificò un'impressionante concentrazione turistica nei mesi estivi, i motori delle auto andarono a scoppiettare su per i monti e nel cuore della boscaglia. La situazione è incominciata a cambiare all'inizio degli Anni Settanta. Una diversa coscienza del bene ambientale si è fatta strada negli amministratori locali, anzitutto. E il Parco si è allargato. Sono nate nuove riserve, sono stati inclusi 1 tre laghi, è stata comprata l'isola di Zannone, 6 nato Il bellissimo Museo che — nel solo 1983 — sono venuti a visitare in 160 mila. Qui, passando fra, foto, diapositive, canti d'uccelli registrati, diagrammi, animali imbalsamati, con immediatezza si coglie il,motivo per cui questo Parco è davvero tanto straordinario, sia per la varietà degli ambienti (bosco, lago, palude, mare, duna, ecc.) e quindi degli animali e delle piante che vi si incontrano, sia per i tanti aspetti di interesse che racchiude in sé (l'archeologia, la storia, la geologia, ecc.). I problemi aperti sono ancora tanti e scottanti. Ma i difensori dell'ambiente non si sentono più paladini isolati di un bene che sembra non interessare nessuno. Negli ultimi anni sono state vinte battaglie che in altri tempi forse avrebbero avuto un altro esito: è «saltato» 11 progetto di un porto turistico al lago di Paola e di nuove lottizzazioni sulla duna, sul promontorio del Circeo, dietro il lago di Fogliano; è stata chiusa una cava che tagliava un fianco del Circeo; l'abbattimento delle querce secolari della Foresta Demaniale di Sabaudla è cessato; 11 divieto di caccia è stato esteso senza eccezioni a tutto il Parco c il bracconaggio è stato stroncato quasi completamente. I suol galloni 11 Parco se 11 incominciò a guadaganre fin dal momento della nascita. Nel '3011 fascismo, con grande impegno e spettacolarità, aveva deciso di avviare 11 prosciugamento delle Paludi pontine. Se ne salvò una fetta di appena 3 mila ettari, difesi a spada tratta da un manipolo di testardi: l'Azienda di Stato per le Foreste Demaniali 11 acquistò, dal comune di Terraelna che ne era 11 proprietario. E questo fu 11 primo nucleo del Parco Nazionale del Circeo. Liliana Madeo

Persone citate: Crociani, Fogliano, Zannone

Luoghi citati: Italia, Sabaudia