Formica sbatte la porta per un diverbio con Craxi

Formica sbatte la porta per un diverbio con Craxi Polemica sulla scelta degli esterni al congresso psi Formica sbatte la porta per un diverbio con Craxi ROMA — La direzione socialista ha approvato all'unanimità le tesi congressuali che saranno discusse nei precongressi sino all'appuntamento di Verona, fissato daini al 15 maggio. E' stato risolto anche l'unico problema che ha provocato negli ultimi giorni un vivace dibattito nel psi. Si trattava, cioè, di stabilire come e da chi sarà formata l'«assemblea nazionale» che dovrà sostituire il vecchio comitato centrale. Il nuovo organo statutario dovrebbe essere formato da 200 tra membri «interni» eletti dal congresso e parlamentari, e da 100 membri «esterni». Nessun problema per gli interni; ma, si sono chiesti 1 rappresentanti della sinistra del psi, con De Mlchelis e Formica, chi dovrebbe scegliere gli esterni? A quanto pare, nell'introduzione, il vicesegretario Martelli avrebbe fatto capire ohe la scelta del. rappresentanti del mondo della cultura, della produzione e del lavoro sarebbe spettata al segretario Craxi. Si alzava per primo il «lombardiano» Claudio Signorile per dire che non era d'accordo. Si associava il ministro De Mlchelis, mentre Craxi dava segni di nervosismo. Interveniva infine Rino Formica, capo del deputati socialisti: «Non capisco questa divisione tra compagni che vengono dall'esterno e compagni che si sporcano le mani nel lavoro del partito. E poi, la quota dt esterni non mi pare giusta. Io ho esperienza...». Lo interrompeva Craxi, secondo la ricostruzione dell'Agenzia Asca, dicendo: «Anch'io ho esperienza di congressleso che molto spesso escono fuori rappresentanze che poco hanno a che fare con quello che il partito rappresenta nel Paese. Se bisogna discutere bisogna farlo con argomentazioni serte*. Obiettava Formica: «Se questo doveva essere un congresso unitario debbo dtre che è iniziato bene*, e se ne andava sbattendo la porta dopo un acceso scambio di battute. La discussione proseguiva con interventi di Signorile e De Mlchelis, e alla fine si arrivava ad un compromesso: la direzione uscente preparerà la lista degli esterni da sottoporre al voto del congresso. •Il partito ha ritrovato il gusto della .discussione ed è certamente un fatto positivo: unità non vuol dire appiattimento*, commentava Felice Borgolio, «slgnoriliano». In effetti, la schermaglia Craxl-Formica non significa che vi siano divergenze politiche tra 1 due; casomai, il problema che continua a tenere vivace il confronto interno è quello che riguarda 11 nome o i nomi di chi dovrà guidare il psi mentre Craxi è alla presidenza del governò. a. r.

Luoghi citati: Roma, Verona